22/02/2011
In materia di licenziamento disciplinare, la contestazione degli addebiti va fatta tempestivamente al fine sia di salvaguardare il diritto di difesa del lavoratore sia di evitare che ci sia incertezza sulla sorte del rapporto di lavoro. E' quindi da considerare come illegittimo il licenziamento la cui contestazione disciplinare degli addebiti venga notificata al lavoratore dopo due mesi.
Con tali motivazioni i giudici di Cassazione – sentenza n. 3043 depositata lo scorso 8 febbraio 2011 -...
22/02/2011
In caso di licenziamento ritenuto illegittimo dal giudice, nel calcolare la somma riconosciuta come risarcimento del danno per il lavoratore occorre considerare le altre attività remunerate svolte, nel lasso di tempo tra il licenziamento e la reintegra nel posto di lavoro, dal dipendente.
L'importante principio è contenuto nella sentenza n. 4146 del 21 febbraio 2011 della sezione lavoro della Corte di Cassazione.
La pronuncia ha rammentato che per licenziamenti reputati illegittimi,...
21/02/2011
La via per una risoluzione arbitrale delle liti sul lavoro, in alternativa al ricorso diretto al tribunale, è stata introdotta nel nostro ordinamento del Collegato lavoro (legge. 183/2010).
Scopo della norma è di velocizzare e risparmiare tempo in tutte le ipotesi in cui si intenda verificare la legittimità e la correttezza dei comportamenti nell'ambito di un rapporto di lavoro o di collaborazione. Il rinvio della legge è all’articolo 31, che disciplina appunto le ipotesi di conciliazioni e...
19/02/2011
Il dipendente, una volta adito il giudice per contestare il demansionamento, non può poi successivamente accettare l'esecuzione di mansioni inferiori al fine di evitare il licenziamento per giusto motivo oggettivo. Lo ha fermamente precisato la Corte di cassazione, sezione lavoro, con sentenza n. 3968 del 18 febbraio 2011, ritenendo che il primo atteggiamento del lavoratore, la contestazione, sia incompatibile con il secondo atteggiamento, l'accettazione.
Nei fatti, tre dipendenti avevano...
16/02/2011
A seguito della pubblicazione dell’accordo del 21 gennaio 2011, relativo all’aggiornamento della tabella dei minimi retributivi fissati dalla Commissione Nazionale, prevista dall’art. 43 del Ccnl lavoro domestico, dal 1° gennaio 2011 decorrono i nuovi minimi retributivi stabiliti dal Contratto collettivo del 1° febbraio 2007.
L’aggiornamento dei minimi retributivi e dei valori convenzionali di vitto e alloggio è stato disposto sulla base della variazione del costo della vita registrato...
16/02/2011
È pubblicata nel sito delle Entrate la circolare Entrate-Lavoro n. 3, del 14 febbraio 2011.
Come preannunciato, viene chiarito che oggetto di detassazione sono solo gli importi versati a seguito di accordo collettivo territoriale o aziendale, anche se non scritti. In tal caso, il datore di lavoro attesterà nel Cud che le somme sono state erogate in attuazione di uno specifico contratto o accordo e che sono legate all’incremento della produttività.
Ancora, si spiega che la norma che...
15/02/2011
Il Tribunale del Lavoro di Padova il 4 febbraio 2011 ha emesso una sentenza in cui viene chiarito che l’indennità sostitutiva del risarcimento, ex articolo 32, comma 5, della legge 183/2010, è applicabile anche ai rapporti di lavoro nell'ambito della somministrazione di manodopera.
Rientra, così, per i giudici del Lavoro di Padova, tra i contratti a tempo determinato anche il contratto di somministrazione.
Si ricorda che la legge citata prevede che il lavoratore che impugna il contratto...
15/02/2011
Con ordinanza dello scorso 8 febbraio 2011, la Corte d'Appello di Firenze ha accolto, su iniziativa del ministero dell'Istruzione, la richiesta di sospensione dell'esecutività delle sentenze di primo grado del Tribunale di Siena con cui, nell'ambito di alcune delle prime pronunce favorevoli alla disapplicazione della normativa nazionale sui precari della scuola - articolo 36 del dlgs 165/2001 - a vantaggio della direttiva comunitaria 1999/70, era stata statuita l'illegittimità dei termini...
15/02/2011
Il ministero del Lavoro, con la circolare 1/05, aveva già ribadito che nell’ambito del lavoro domestico, il datore di lavoro per assumere deve dimostrare di possedere un reddito annuo di importo almeno doppio rispetto all’ammontare annuale dovuto al lavoratore da impiegare, aumentato dei costi connessi. Le indicazioni ministeriali non riguardano gli altri tipi di contratti di lavoro subordinati, per i quali la capacità economica del datore di lavoro deve essere valutata singolarmente, tenendo...
14/02/2011
Dal Collegato lavoro arriva un’altra novità: in caso di accertamento della presenza di lavoratori non dichiarati, l'azienda avrà un termine per regolarizzare le posizioni e così pagare una sanzione in misura ridotta.
Inoltre, viene riconosciuto agli ispettori Inps il potere di contestare/notificare la sanzione sul lavoro nero a partire dal momento di entrata in vigore della legge n. 183/2010 (24 novembre scorso) anche con riferimento agli illeciti commessi prima e proseguiti oltre tale data....