Via libera alle domande di nulla osta per 60mila stagionali
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 22 marzo 2011
Condividi l'articolo:
Il Dcpm del 17 febbraio 2011, che prevede l’ingresso in Italia di 60mila lavoratori extracomunitari da impiegare in attività stagionali, è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 65 del 21 marzo 2011.
Così, a partire dalle ore 8 del 22 marzo e fino alle ore 24 del 31 dicembre, sarà possibile inviare le domande di richiesta di nulla osta al Ministero dell’Interno, esclusivamente con modalità telematica. La novità del decreto flussi 2011 è che i datori di lavoro, nel formulare la domanda, possono specificare che la loro richiesta ha durata pluriennale.
I soggetti interessati, che saranno ripartiti tra le regioni e le province autonome italiane, sono i lavoratori di Serbia, Montenegro, Bosnia-Herzegovina, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Repubblica delle Filippine, Kosovo, Croazia, India, Ghana, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka, Ucraina, Gambia, Niger e Nigeria. Coinvolti anche i lavoratori dei Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto.
Si ricorda che l’Enpals ha emanato il messaggio 3/2011, con cui si specifica che per regolarizzare l’ingresso di stranieri da impiegare nella realizzazione e produzione di spettacoli non occorre più il preventivo parere del dipartimento dello spettacolo del Ministero per i beni e attività culturali.
- DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 febbraio 2011
- ItaliaOggi, p. 28 - Stagionali, è l'ora del click - Cirioli - www.lavoro.gov.it
- ItaliaOggi, p. 28 - Spettacolo, procedure semplificate - De Lellis - www.lavoro.gov.it
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 39 - In breve - Porte aperte a 60mila stagionali - www.lavoro.gov.it
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: