Diritto Penale

Confermata la condanna al regista palpeggiatore

12/09/2009 Con sentenza n. 3597, la Cassazione ha confermato la condanna a due anni di carcere impartita dai giudici di merito per il reato di violenza sessuale ad un regista siciliano che, con la scusa di un provino, aveva fatto pesanti avances ad una giovane attrice promettendo una sicura carriera.
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Gli errori del legale non ricadano sull'assistito

11/09/2009 Con sentenza n. 35149 del 10 settembre 2009, la Cassazione ha accolto, con rinvio, il ricorso presentato da un uomo, accusato per maltrattamenti nei confronti dei familiari, che si era opposto avverso la decisione con cui la Corte d'appello aveva considerato inammissibile, in quanto non corredato da motivi, il ricorso presentato personalmente dall'imputato. L'uomo si era opposto alla decisione denunciando l'erroneo mancato riconoscimento di una situazione di caso fortuito o di forza maggiore in...
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Assolto il tifoso che aveva accusato l'avversario di portare sfortuna

11/09/2009 La Cassazione, con la sentenza n. 35048 del 2009, ha assolto dall'accusa di ingiuria un uomo, tifoso della Juventus, che, nel rivolgersi ad un avversario milanista, lo aveva accusato di portare sfortuna proprio perché supporter di quella squadra. Denunciato per diffamazione, lo juventino si è ritrovato di fronte al Giudice di Pace, prima, ed al Tribunale di Venezia, poi, ed era stato assolto in entrambi i gradi del giudizio. Prosciolto, infine, anche dai giudici di Cassazione i quali hanno...
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Niente riparazione per ingiusta detenzione in caso di colpa grave

10/09/2009 Con una sentenza del 9 settembre 2009, la n. 35030, la Cassazione ha confermato una decisione con cui la Corte d'appello di Roma aveva rigettato l'istanza di riparazione per ingiusta detenzione avanzata da un uomo che era stato prosciolto dall'accusa di aver partecipato, con finalità eversive, a un'organizzazione criminale. I giudici di secondo grado, in particolare, avevano ravvisato nella condotta dell'uomo una “colpa grave” nella determinazione del suo stato detentivo in quanto soleva avere...
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L'avvocato non può insinuare, nelle difese, la scorrettezza del giudice

10/09/2009 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 34821 dell'8 settembre 2009, ha confermato la condanna per calunnia impartita dai giudici di merito nei confronti di un avvocato che, in un atto di opposizione a precetto intimato per il pagamento dell'assegno di mantenimento, aveva accusato il magistrato della separazione di essere compiacente con l'altra parte. Iniziativa, questa, giudicata dai giudici di legittimità come certamente non funzionale al corretto e legittimo espletamento della difesa...
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Misura cautelare per il professionista che aiuti il cliente mafioso a distrarre i beni

09/09/2009 Con sentenza n. 34567, depositata lo scorso 7 settembre, la Corte di cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un noto avvocato milanese contro la misura cautelare degli arresti domiciliari impartitagli dal Gip di Palermo per aver consentito, al fine di sottrarre alla giustizia i proventi dell'attività illecita di un cliente mafioso, la fittizia intestazione di alcuni beni alla moglie di quest'ultimo. L'avvocato, con la propria opera professionale, si era cioè mobilitato...
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Bancarotta: nel capo di imputazione non è necessario indicare le singole voci distratte

09/09/2009 La Corte di cassazione, con sentenza dell'8 agosto scorso, la n. 32177, ha respinto il ricorso presentato dal presidente di una S.r.l. contro la sentenza di condanna impartitagli per bancarotta patrimoniale e documentale. A detta dell'uomo, la decisione impugnata faceva riferimento ad un capo di imputazione impreciso - in quanto non erano state indicate le voci patrimoniali distratte – e si basava sulla considerazione di scritture contabili non inesistenti o false ma, al massimo, incomplete. Di...
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Il giudice penale non può sindacare sulla dichiarazione di fallimento

09/09/2009 Con sentenza n. 32178 depositata l'8 agosto 2009, la Cassazione ha confermato una condanna per bancarotta patrimoniale impartita nei confronti di una S.r.l.; quest'ultima aveva presentato ricorso sostenendo che, se le fossero state applicate le nuove norme del diritto fallimentare, non sarebbe stata dichiarata fallita. Secondo la Suprema Corte, tuttavia, non è sindacabile, da parte del giudice penale, la dichiarazione di fallimento emessa sulla base del superamento delle soglie di fallibilità da...
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Mancata esibizione documenti: reato anche per i clandestini

08/09/2009 La Corte di cassazione, con sentenza n. 34068 del 4 settembre 2009, ha annullato, senza rinvio, la sentenza di assoluzione pronunciata dal Tribunale di Venezia nei confronti di un cittadino sudanese che, ad un posto di blocco, non aveva esibito i documenti di identificazione personale. I giudici veneziani avevano ritenuto che non fosse applicabile, nei confronti dell'imputato, immigrato clandestino, la norma di cui all'art. 6, comma 3 del D. lgs n. 286/1998 (cosiddetta Bossi -Fini) in quanto...
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Consulta adita sull'applicazione del mandato d'arresto europeo in Italia

08/09/2009 Con ordinanza n. 34213 del 4 settembre 2009, la Cassazione ha sollevato questione di legittimità costituzionale, di fronte alla Consulta, con riferimento all'art. 18 della legge n. 69 del 2005 nella parte in cui non prevede il rifiuto della consegna del residente non cittadino. Per i giudici di legittimità, la norma in questione sarebbe in contrasto con gli articoli 3, 27 e 117 della Costituzione in quanto, prevedendo che solo nei confronti degli stranieri cittadini viene comunemente negata la...
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