Il giudice penale non può sindacare sulla dichiarazione di fallimento

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Con sentenza n. 32178 depositata l'8 agosto 2009, la Cassazione ha confermato una condanna per bancarotta patrimoniale impartita nei confronti di una S.r.l.; quest'ultima aveva presentato ricorso sostenendo che, se le fossero state applicate le nuove norme del diritto fallimentare, non sarebbe stata dichiarata fallita. Secondo la Suprema Corte, tuttavia, non è sindacabile, da parte del giudice penale, la dichiarazione di fallimento emessa sulla base del superamento delle soglie di fallibilità da parte dell'imprenditore. Nel caso di specie, cioè, non è ammissibile un'applicazione retroattiva delle nuove norme più favorevoli.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore, p. 39 – Le soglie non fanno sconti – G. Ne.

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