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Eleonora Pergolari

Eleonora Pergolari, avvocato, si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Perugia. E’ redattrice della testata giornalistica Edotto e ha esperienza decennale nell’ambito dell’informazione telematica dedicata all’aggiornamento di studi professionali, studi legali e aziende.

Nella Redazione Edotto scrive quotidianamente articoli specialistici di aggiornamento normativo e giurisprudenziale, nelle materie di diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto tributario e diritto del lavoro.


Decesso per amianto: la Cassazione riconosce il risarcimento agli eredi

Confermata, dalla Cassazione, la responsabilità di una società per la mancata tutela di un lavoratore esposto all’amianto: ribadito l’obbligo del datore di garantire la massima sicurezza ex art. 2087 c.c.


Il mancato superamento del test di operatività non osta al rimborso IVA

Il tema delle società di comodo e delle limitazioni al diritto alla detrazione IVA è al centro di due recenti pronunce della Cassazione: recepiti i principi con cui la Corte UE ha dichiarato l’incompatibilità della normativa italiana con la Direttiva IVA.


Controlli investigativi sul lavoro: la Cassazione chiarisce quando sono legittimi

I controlli del datore tramite agenzia investigativa sono leciti se mirati ad accertare condotte fraudolente dei dipendenti. La Cassazione ha confermato la legittimità dei controlli investigativi posti alla base di due licenziamenti, per falsa timbratura e uso improprio di mezzi aziendali.


Consulta: legittimo il raffreddamento della rivalutazione pensionistica 2023

La Corte Costituzionale ha confermato la legittimità del "raffreddamento" della perequazione pensionistica introdotto dalla Legge di bilancio per il 2023, ritenendolo proporzionato e coerente con la sostenibilità finanziaria e la tutela delle fasce più deboli.


Fisco e società estinte: accertamento necessario per la responsabilità dei soci

Sezioni Unite di Cassazione: nei casi di società cancellata dal registro imprese, spetta al Fisco che notifica l’accertamento dover provare che i soci abbiano percepito somme dal bilancio finale per poter far valere la loro responsabilità.