redattore profile

Eleonora Pergolari

Eleonora Pergolari, avvocato, si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Perugia. E’ redattrice della testata giornalistica Edotto e ha esperienza decennale nell’ambito dell’informazione telematica dedicata all’aggiornamento di studi professionali, studi legali e aziende.

Nella Redazione Edotto scrive quotidianamente articoli specialistici di aggiornamento normativo e giurisprudenziale, nelle materie di diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto tributario e diritto del lavoro.


Licenziamento e rinnovo CCNL: le norme disciplinari non sono retroattive

No all'estensione retroattiva delle previsioni del codice disciplinare contenute nei contratti collettivi rinnovati, quando le condotte contestate siano antecedenti alla stipulazione del nuovo contratto. Irrilevante la presenza di una clausola generica di retroattività. Lo ha precisato la Cassazione.


Indebita compensazione: no concorso per chi certifica crediti R&S

Secondo la Cassazione, il reato di indebita compensazione si perfeziona con l’invio del modello F24; pertanto, la successiva certificazione dei crediti da parte del commercialista, se priva di incidenza causale sull’illecito, non è penalmente rilevante.


Demansionamento: il risarcimento richiede prova del danno, no ad automatismi

La Cassazione chiarisce che il risarcimento per demansionamento richiede prova concreta del danno, non basta la sola illegittimità dell’assegnazione a mansioni inferiori. Presupposti, tutele e risarcibilità del danno da demansionamento.  


Coniuge superstite e IMU: quando si è soggetti passivi d’imposta

Cassazione: il coniuge superstite è soggetto passivo IMU solo se ha diritto di abitazione ex lege su immobile esclusivo del de cuius o in comunione, non se vi sono altri comproprietari.


Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

Licenziamento legittimo se, durante la malattia, il lavoratore svolge attività che possono compromettere, anche potenzialmente, la guarigione, violando gli obblighi di diligenza e buona fede contrattuale. La conferma della Cassazione.