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Michele Siliato

Esperto in diritto del lavoro, relazioni sindacali, contrattualistica e contenzioso amministrativo e del lavoro. Esercita la professione di Consulente del Lavoro in Messina e Roma, assistendo PMI e prestando consulenza per gruppi societari.

Collabora con l'editore Edotto per la redazione di approfondimenti e prontuari in materia di diritto del lavoro, diritto sindacale e contenzioso, e con noti centri studi del settore per la pubblicazione di articoli in materia giuslavoristica.

Relatore in convegni per professionisti ed aziende sulle principali tematiche del diritto del lavoro e delle relazioni industriali.


Mance e trattamento integrativo speciale: cosa cambia nel 2025 nel turismo

Detassazione delle mance con applicazione di un’imposta sostitutiva del 5% per i dipendenti di strutture ricettive e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Trattamento integrativo speciale nel settore turistico, ricettivo e termale


Lavori usuranti, comunicazioni obbligatorie e diritto alla pensione

Il datore di lavoro deve comunicare, entro il 31 marzo di ogni anno e con il modello LAV_US, le attività di lavoro notturno e/o usurante svolte dai lavoratori dipendenti. Lo svolgimento di tali attività dà diritto all'accesso alla pensione anticipata


Ricorsi amministrativi INAIL, cosa cambia con il Collegato Lavoro

Il datore di lavoro può presentare ricorsi amministrativi sulle tariffe dei premi assicurativi direttamente presso le Direzioni regionali INAIL anziché al Consiglio di Amministrazione. È una novità del Collegato lavoro, in vigore dal 12 gennaio 2025.


Ticket licenziamento: tra nuovi importi 2025 e causali di cessazione

Aumenta il massimale NASpI e pertanto anche l'importo del ticket licenziamento 2025 dovuto dai datori di lavoro per interruzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato con teorico diritto alla NASpI. Escluse le dimissioni per fatti concludenti.


Trasferta e tracciabilità delle spese: novità per aziende e lavoratori

Trasferta: la legge di Bilancio 2025 prevede che le spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto effettuate mediante autoservizi pubblici non di linea non concorrono alla formazione del reddito se i pagamenti sono eseguiti con strumenti tracciabili