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Michele Siliato

Esperto in diritto del lavoro, relazioni sindacali, contrattualistica e contenzioso amministrativo e del lavoro. Esercita la professione di Consulente del Lavoro in Messina e Roma, assistendo PMI e prestando consulenza per gruppi societari.

Collabora con l'editore Edotto per la redazione di approfondimenti e prontuari in materia di diritto del lavoro, diritto sindacale e contenzioso, e con noti centri studi del settore per la pubblicazione di articoli in materia giuslavoristica.

Relatore in convegni per professionisti ed aziende sulle principali tematiche del diritto del lavoro e delle relazioni industriali.


La conciliazione monocratica

La conciliazione monocratica, strumento di risoluzione extragiudiziale delle controversie nell'ambito dei rapporti di lavoro, consente di definire il rapporto intercorso o intercorrente con un accordo tra le parti senza necessità di adire l'autorità giudiziaria.


Al via l’esonero contributivo per le aziende non in CIG

L’INPS, con il messaggio 13 novembre 2020, n. 4254, fornisce le indicazioni operative per la richiesta di autorizzazione dell’esonero contributivo per le aziende non richiedenti ulteriori trattamenti di integrazione salariale.


Positività al Covid-19 e periodo di comporto

L'art. 2110, Cod. Civ., tutela i lavoratori dipendenti dagli eventi di infortunio, malattia, gravidanza o puerperio, prevedendo una sospensione del rapporto di lavoro con diritto alla retribuzione ovvero ad un'indennità nella misura e per il tempo determinato dalla legge o dalla contrattazione collettiva. Come si colloca il periodo di malattia legato alle patologie conseguenti all'infezione da Covid-19?


Ristori-bis, cortocircuito sulle integrazioni salariali

Il Decreto Legge 9 novembre 2020, n. 149, c.d. Decreto Ristori-bis, estende la platea dei beneficiari dei trattamenti di integrazione salariale e rinvia i termini decadenziali che si collocano tra il 1° settembre ed il 30 settembre 2020.


Cessione d'azienda e trattamenti del contratto individuale

Con l'ordinanza 30 ottobre 2020, n. 24145, la Corte di Cassazione afferma che, anche in caso di cessione d'azienda, il lavoratore conserva il diritto all'elemento distinto della retribuzione previsto dal contratto individuale di lavoro.