05/07/2011
Il Tribunale di Roma si è pronunciato, ieri, 4 luglio, sulla vicenda per la quale erano stati accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta, preferenziale e distrattiva, oltre che di truffa, i vertici del gruppo Cirio, quelli della Banca di Roma ed altri 34 imputati tra amministratori e sindaci per i fatti risalenti al 2003, quando il fallimento della società determinò il default di obbligazioni per 1.125 milioni di euro.
Condannati, nel dettaglio, sia l'ex patron della Cirio, Sergio...
02/07/2011
La Quinta sezione penale di Cassazione, con la sentenza n. 26028 del 1° luglio 2011, ha annullato, con rinvio, la decisione con cui la Corte d'appello aveva confermato la sentenza di condanna per bancarotta fraudolenta e documentale impartita dai giudici di primo grado nei confronti dell'amministratore di fatto di una srl che era stato oggetto di fallimento.
I giudici di Cassazione hanno, in particolare, precisato che nelle ipotesi, come quella di specie, in cui l'oggetto della materiale...
02/07/2011
La manovra del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, è intervenuta anche a modifica dell'articolo 420-bis del Codice di procedura penale introducendo la sospensione del giudizio penale per i soggetti cosiddetti “irreperibili”.
In particolare, la nuova disposizione prevede che il giudice, nel caso in cui sia provato o appaia probabile che l'imputato non presente all'udienza preliminare non abbia avuto effettiva conoscenza del relativo avviso, dovrà disporre la rinnovazione della notifica...
30/06/2011
La Quarta sezione penale della Cassazione, con la sentenza n. 25674 del 28 giugno 2011, ha rigettato il ricorso presentato dal Procuratore generale presso la Corte d'appello di Catanzaro avverso la decisione con cui il Gup del Tribunale di Paola aveva dichiarato il non luogo a procedere per il reato di “Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope” nei confronti di un uomo che era stato sorpreso a coltivare una piantina di canapa indiana.
Per il giudice...
28/06/2011
Con sentenza n. 25615 del 27 giugno 2011, la Corte di cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall'amministratore unico di una srl che era stato ritenuto penalmente responsabile dai giudici di merito per essersi avvalso di otto lavoratori privi del permesso di soggiorno.
L'imputato aveva impugnato la decisione del grado precedente lamentando che, nella specie, lo stesso non poteva essere considerato come il datore di lavoro in quanto non era lui che aveva provveduto alle...
27/06/2011
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20025 del 2011, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano dichiarato estinto, per intervenuta prescrizione, il reato di truffa contestato ad alcuni soci di maggioranza di una società che avevano indotto in errore gli altri soci a proposito del valore di alcune azioni del gruppo e dell'utilità economica della loro cessione a due società di cui gli stessi erano risultati detentori di una larga fetta di azioni.
Secondo i soci che...
25/06/2011
Le Sezioni unite penali di Cassazione, con una sentenza di cui si conosce, per ora, la sola informazione provvisoria mentre si rimane in attesa del deposito delle motivazioni, hanno escluso che le società di revisione contabili possano essere ritenute responsabili ex Decreto 231/2001 per gli illeciti commessi dai propri dipendenti.
La questione era stata rinviata dalla Quinta sezione al massimo consesso di legittimità lo scorso marzo 2011 e discendeva dall'abolizione della fattispecie di...
24/06/2011
L'evasione di imposte per un ammontare superiore rispetto alle soglie di punibilità determina la responsabilità penale del contribuente anche se questi non sia, di fatto, consapevole dell'effettivo importo del proprio debito con il Fisco.
E' quanto sottolineato dai giudici di Cassazione con la sentenza n. 25213 del 23 giugno 2011, nel cui testo viene, altresì, rilevato come la punibilità del fatto sia subordinata alla condizione che da esso sia derivata un'evasione delle imposte sui redditi...
22/06/2011
La Corte di cassazione, con sentenza n. 18137 del 2011, ha accolto, con rinvio, il ricorso presentato da un imprenditore il quale, dopo aver patteggiato in un procedimento in cui era imputato per false comunicazioni sociali e bancarotta documentale fraudolenta, aveva successivamente instato per la revoca della sentenza di patteggiamento in quanto, alla luce della riforma del 2002, erano mutati i requisiti applicabili per verificare la sussistenza dei reati contestatigli; nel dettaglio, era...
22/06/2011
Nell'accertamento della configurabilità del reato tributario per omessa annotazione obbligatoria ai fini delle imposte dirette e dell'Iva è legittimo che l'organo giudicante si basi sull'informativa fornita dalla Guardia di finanza “che abbia fatto ricorso a una verifica delle percentuali di ricarico attraverso una indagine sui dati di mercato” nonché sull'accertamento induttivo dell'imponibile quando la contabilità imposta dalla legge sia stata tenuta irregolarmente.
Ed infatti, anche...