09/07/2011
Con sentenza n. 24583 depositata il 20 giugno 2011, la Cassazione è intervenuta in materia di responsabilità ex Decreto legislativo n. 231/2001 per affermare che anche la società capogruppo di una holding può essere chiamata a rispondere del reato commesso nell'ambito dell'attività di altra società del gruppo; ciò – sottolineano i giudici di legittimità - sempre che nella consumazione del reato concorra una persona fisica che agisca per conto della holding perseguendo anche l'interesse di...
09/07/2011
I giudici di Cassazione, con sentenza n. 26819 dell'8 luglio 2011, hanno ritenuto “abnorme” la prescrizione contenuta in una misura cautelare che, nel dettaglio, intimava al destinatario accusato di stalking, di mantenere una distanza "non inferiore a metri 100 in caso di incontro occasionale" con la persona offesa.
Per la Corte, infatti, nel provvedimento ex articolo 282 ter del Codice di procedura penale il giudice deve necessariamente indicare in maniera specifica e dettagliata i luoghi...
08/07/2011
La Terza sezione penale di Cassazione, con la sentenza n. 26368 del 6 luglio2011, ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso presentato da un uomo avverso la decisione con cui i giudici di merito lo avevano condannato per il reato di maltrattamento di animali in conseguenza del fatto che lo stesso deteneva tre cani in condizioni incompatibili con le loro caratteristiche, tali da cagionare loro lesioni. Nel dettaglio, i cani erano legati con delle catene molto corte e tenuti in un ambiente...
08/07/2011
La Corte di cassazione, terza sezione penale, con la sentenza 26723 depositata il 7 luglio 2011, si occupa di abuso del diritto. Nella pronuncia si spiega che è possibile il sequestro, da parte del Gip, dei beni di un contribuente – sequestro preventivo per equivalente - che abbia tenuto una condotta elusiva o censurabile, che faccia ipotizzare l’abuso del diritto, fino a sfociare nella violazione penale della dichiarazione infedele.
La sentenza muove dal ricorso di un contribuente al quale...
08/07/2011
Con sentenza n. 26746 del 7 luglio 2011, la Cassazione ha spiegato come il reato di riciclaggio di cui all'articolo 648-bis del Codice penale si consideri integrato anche nel caso in cui venga depositato in banca del denaro di provenienza illecita; ed infatti “stante la natura fungibile del bene, per il solo fatto dell'avvenuto deposito il denaro viene automaticamente sostituito, essendo l'istituto di credito obbligato a restituire al depositante il mero equivalente”.
In tale fattispecie...
07/07/2011
Con sentenza n. 23222 del 9 giugno 2011, la Quinta sezione di Cassazione si è pronunciata su di una vicenda in cui un uomo era imputato per diffamazione dopo che lo stesso aveva inviato al Consiglio dell'Ordine degli avvocati un esposto particolarmente offensivo nei confronti del proprio avvocato.
In particolare – sottolinea la Corte – può integrare il reato di diffamazione anche la comunicazione denigratoria inviata a un solo soggetto qualora la stessa sia destinata a essere comunicata a...
06/07/2011
La Corte di cassazione, con sentenza n. 26158 del 5 luglio 2011, ha annullato l'ordinanza con cui il Gip del Tribunale di Firenze aveva rinnovato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un notaio che era stato accusato di peculato continuato.
I giudici di legittimità, accogliendo l'impugnazione avanzata dal professionista, hanno ritenuto che fossero venuti meno i presupposti di fatto per la reiterazione degli episodi di peculato e ciò in considerazione della...
06/07/2011
I giudici di Cassazione, con la sentenza n. 26153 del 5 luglio 2011, hanno dichiarato l'inammissibilità del ricorso presentato da un uomo avverso la decisione con cui i giudici dei precedenti gradi di merito lo avevano condannato per maltrattamenti in famiglia e lesione personale aggravata nei confronti della moglie, reati ritenuti unificati nel vincolo della continuazione.
La difesa dell'imputato sosteneva l'episodicità degli atti di maltrattamenti ritenendo, altresì, i comportamenti dallo...
05/07/2011
Il Tribunale di Roma si è pronunciato, ieri, 4 luglio, sulla vicenda per la quale erano stati accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta, preferenziale e distrattiva, oltre che di truffa, i vertici del gruppo Cirio, quelli della Banca di Roma ed altri 34 imputati tra amministratori e sindaci per i fatti risalenti al 2003, quando il fallimento della società determinò il default di obbligazioni per 1.125 milioni di euro.
Condannati, nel dettaglio, sia l'ex patron della Cirio, Sergio...
02/07/2011
La Quinta sezione penale di Cassazione, con la sentenza n. 26028 del 1° luglio 2011, ha annullato, con rinvio, la decisione con cui la Corte d'appello aveva confermato la sentenza di condanna per bancarotta fraudolenta e documentale impartita dai giudici di primo grado nei confronti dell'amministratore di fatto di una srl che era stato oggetto di fallimento.
I giudici di Cassazione hanno, in particolare, precisato che nelle ipotesi, come quella di specie, in cui l'oggetto della materiale...