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Giuseppe Moschella
Giuseppe Moschella si è laureato in Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari presso l’Università di Napoli, lavora nel campo della consulenza fiscale e tributaria da oltre 12 anni. Ha conseguito l’abilitazione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile maturando esperienza come revisore degli Enti Locali. Durante gli anni si è specializzato sulle diverse tematiche fiscali/tributarie, nella consulenza alle PMI e agli Enti No Profit occupandosi anche di finanziamenti europei. Parallelamente all’attività di Dottore Commercialista ha iniziato nel 2008 l’attività editoriale collaborando con alcune redazioni e società di consulenza e formazione. Interessato alla normativa fiscale e tributaria, segue costantemente la materia e le sue frequenti evoluzioni. Nella Redazione della Testata giornalistica eDotto si occupa della redazione di articoli, circolari operative, approfondimenti e guide operative fiscali e tributarie.
Tutta la redazione Edotto vanta una specializzazione comprovata nell'ambito dell’informazione tecnico-normativa per Professionisti, Associazioni ed Aziende. Informa, ogni giorno, gli oltre 53000 utenti attraverso le 20 linee editoriali con aggiornamento quotidiano, settimanale, quindicinale e mensile. Pubblica - sul portale www.edotto.com - articoli, approfondimenti e prontuari.
Nuove regole per il bilancio 2016
Il D.Lgs. 139/2015 (“decreto bilanci”) ha dato attuazione alla direttiva 2013/34/UE, relativamente al bilancio d’esercizio e al bilancio consolidato delle società di capitali e degli altri soggetti che adottano la stessa disciplina. La suddetta direttiva ha l’obiettivo di migliorare la portata informativa del bilancio e avviare un processo di semplificazione degli oneri amministrativi e del carico normativo che regola la redazione e la pubblicazione del documento.
Il suddetto decreto integra e modifica anche il codice civile per allineare la normativa alle disposizioni della direttiva, ed è destinato a determinare numerosi e rilevanti impatti nella redazione del bilancio d’esercizio delle società di capitali, a decorrere dagli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal 1° gennaio 2016.
Il recepimento della direttiva 2013/34/UE potrà generare implicazioni non soltanto dal punto di vista civilistico, ai fini della redazione del bilancio d’esercizio, ma anche dal punto di vista fiscale, e sicuramente il legislatore fiscale dovrà intervenire su alcuni specifici aspetti che riguardano la determinazione delle imposte.
Abitazione principale e Leasing finanziario
La Legge di Stabilità 2016 (Legge n. 208 del 28 dicembre 2015) introduce alcune disposizioni fiscali sul leasing finanziario abitativo applicabili dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2020. E’ prevista in particolare una detrazione Irpef con riguardo ai “canoni e relativi oneri accessori” ed al “costo di acquisto a fronte dell’esercizio dell’opzione finale” per degli utilizzatori di immobili concessi in locazione finanziaria e destinati ad abitazione principale.
E’ prevista inoltre un’aliquota ridotta dell’imposta di registro proporzionale (pari all’1,5%) per i trasferimenti nei confronti delle banche e degli intermediari finanziari autorizzati all’esercizio del leasing finanziario di immobili acquisiti in locazione finanziaria da parte di utilizzatori per i quali ricorrono le condizioni relative all’acquisto della prima casa.
Nello studio del Notariato n. 4-2016/T sono esaminate queste e altre disposizioni, che sembrano considerare l’accesso alla proprietà dell’abitazione realizzata mediante il ricorso al leasing finanziario equivalente per determinati effetti fiscali, ad un acquisto diretto della stessa. Il Notariato con specifico riferimento all’imposizione indiretta dell’acquisto di immobili abitativi tramite leasing finanziario, esamina anche l’applicabilità rispetto ai trasferimenti a favore della società di leasing di quanto disposto dalla nota II-bis all’art. 1 della tariffa, parte prima, del D.P.R. n. 131/1986 e dalle altre disposizioni che regolano sotto altri profili, gli acquisti della prima casa.
La nuova disciplina del super ammortamento
La Legge di stabilità 2016 (Legge 28.12.2015, n. 208) ha introdotto una agevolazione finalizzata ad incentivare gli investimenti, anche in locazione finanziaria, in beni materiali strumentali nuovi. L'agevolazione consiste in una maggiorazione del 40% del costo di acquisizione degli stessi beni che verrà applicata ai soli fini delle imposte sui redditi con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria.
L'agevolazione è rivolta ai contribuenti titolari di reddito d’impresa, agli esercenti arti e professioni non rilevando il diverso regime contabile adottato (ordinario o semplificato).
Per beneficiare del super ammortamento, gli acquisti dei beni strumentali agevolabili devono essere perfezionati nel periodo compreso tra il 15 ottobre 2015 (data di approvazione del disegno di Legge di stabilità 2016) ed il 31 dicembre 2016 (termine ultimo del periodo agevolato)
Tasi e Imu, le novità
La Legge di stabilità 2016 ha sicuramente portato delle buone notizie per i possessori di immobili, in particolare con l'abolizione della Tasi per l'abitazione principale sia per il proprietario, o per chi gode di altro diritto reale sull’immobile, sia per l'inquilino.
Altre agevolazioni sono state previste per gli immobili dati in uso gratuito ai familiari, con ulteriori casi di assimilazione all’abitazione principale. Con riferimento all’assimilazione, una specifica norma della Legge di stabilità 2016 sottrae all’autonomia comunale la possibilità di assimilazione ad abitazione principale dell’immobile concesso in comodato tra genitori e figli. In luogo di tale assimilazione viene introdotta una agevolazione che consiste nell'abbattere del 50% la base imponibile per Imu e Tasi. Di conseguenza dal 2016 i casi di assimilazione dell’immobile all’abitazione principale sono solo quelli previsti per legge.
Sanzioni amministrative e tributarie al 2016
La Legge Delega sulle disposizioni per un sistema fiscale più equo e trasparente (Legge n. 23 dell'11 marzo 2014), ha previsto anche la revisione del sistema sanzionatorio tributario (penale e amministrativo). L'articolo 8 in particolare, ha dettato le guide per il legislatore relativamente alla revisione del sistema sanzionatorio penale tributario.
I punti salienti di cui si occupa la delega riguardano:
- l'individuazione dei confini tra le fattispecie di elusione e quelle di evasione fiscale e le relative conseguenze sanzionatorie;
- la revisione del regime della dichiarazione infedele e del sistema sanzionatorio amministrativo per meglio correlare le sanzioni all'effettiva gravità dei comportamenti;
- la possibilità di ridurre le sanzioni per le fattispecie meno gravi o di applicare sanzioni amministrative anziché penali.
Le suddette disposizioni sono state recepite dal D.Lgs. n. 158 del 24 settembre 2015, che ha disposto la revisione del sistema sanzionatorio penale tributario in vigore il 22 ottobre 2015. Le modifiche sono state disposte anche relativamente al sistema sanzionatorio amministrativo tributario (presenti nel Titolo II del decreto), la cui entrata in vigore era prevista al 1° gennaio 2017. Tale ultima disposizione è stata modificata dalla recente Legge di stabilità (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), che con il comma 133 dell'unico articolo, ha disposto l'entrata in vigore della revisione delle sanzioni amministrative-tributarie al 1° gennaio 2016.