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Giuseppe Moschella
Giuseppe Moschella si è laureato in Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari presso l’Università di Napoli, lavora nel campo della consulenza fiscale e tributaria da oltre 12 anni. Ha conseguito l’abilitazione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile maturando esperienza come revisore degli Enti Locali. Durante gli anni si è specializzato sulle diverse tematiche fiscali/tributarie, nella consulenza alle PMI e agli Enti No Profit occupandosi anche di finanziamenti europei. Parallelamente all’attività di Dottore Commercialista ha iniziato nel 2008 l’attività editoriale collaborando con alcune redazioni e società di consulenza e formazione. Interessato alla normativa fiscale e tributaria, segue costantemente la materia e le sue frequenti evoluzioni. Nella Redazione della Testata giornalistica eDotto si occupa della redazione di articoli, circolari operative, approfondimenti e guide operative fiscali e tributarie.
Tutta la redazione Edotto vanta una specializzazione comprovata nell'ambito dell’informazione tecnico-normativa per Professionisti, Associazioni ed Aziende. Informa, ogni giorno, gli oltre 53000 utenti attraverso le 20 linee editoriali con aggiornamento quotidiano, settimanale, quindicinale e mensile. Pubblica - sul portale www.edotto.com - articoli, approfondimenti e prontuari.
Regime forfetario più accessibile dal 2016
Con le modifiche introdotte dalla Legge di stabilità per il 2016 il regime forfetario assorbe il regime di vantaggio per le nuove attività, prevedendo una aliquota ridotta al 5%. Sarà inoltre possibile coniugare attività di lavoro dipendente e attività di lavoro autonomo e professionale, ed è stato risolto anche il nodo della previdenza per artigiani e commercianti, con la conferma del minimale, e la possibilità di beneficiare di una contribuzione ridotta.
Con la revisione del regime forfetario si vuole semplificare il sistema fornendo un quadro più chiaro a chi vuole iniziare una nuova attività con adempimenti ridotti al minimo, e una tassazione ridotta per la fase di avvio. Dal 2016 tale regime resta l'unica alternativa a quello ordinario per le persone fisiche che svolgono o iniziano un'attività d'impresa, di arte/professione, e che possiedono determinati requisiti.
Il regime dei minimi infatti, è stato abrogato rimanendo in vigore fino a scadenza naturale solo per i soggetti che, avendone i requisiti, ne hanno fatto opzione entro il 31.12.2015, o per coloro che lo applicavano già da prima. Chi inizia una “nuova” attività dal 2016, e possiede i requisiti previsti, può adottare il regime forfetario "start up", di durata quinquennale e con aliquota agevolata al 5%.
Incentivi per le imprese nella Stabilità 2016
La Legge di stabilità 2016 (Legge n. 208 del 28 dicembre 2015 pubblicata nella G.U. n. 302 del 30 dicembre 2015), oltre ad interessanti agevolazioni e novità fiscali per i contribuenti, contiene diverse disposizioni per imprese e professionisti. Incentivi agli investimenti nel mezzogiorno, sconti fiscali per le imprese, eliminazione dell’IMU per i terreni agricoli e per gli “imbullonati”, novità all’IRAP per il settore agricolo, sono tra le più interessanti novità per le imprese. Novità anche per i professionisti, i quali sono equiparati alle PMI nell’accesso ai fondi UE (piani organizzativi regionali e nazionali, POR e PON, nell’ambito del Fondo sociale europeo, FSE, e del Fondo europeo di sviluppo regionale FESR).
Sempre relativamente ai professionisti dal 2016 l’accesso al regime forfetario per le persone fisiche che svolgono o iniziano un'attività d'impresa, arte o professione, e che possiedono determinati requisiti diventa più semplice. Chi inizia una nuova attività dal 2016 e possiede i requisiti previsti, può optare per un regime forfetario di durata quinquennale e con aliquota agevolata al 5% (anziché 15%). Novità anche per i medici e gli avvocati. Analizziamo di seguito alcune delle norme in vigore.
Legge di stabilità 2016
La Legge di stabilità 2016 (Legge n. 208 del 28 dicembre 2015 pubblicata nella G.U. n. 302 del 30 dicembre 2015 S. O. n. 70), contiene una serie di disposizioni per imprese, professionisti e contribuenti, che vanno da quelle più annunciate come l'abolizione della TASI sulla prima casa e la proroga dei bonus fiscali per ristrutturazione e risparmio energetico, a quelle “a sorpresa” come l'allungamento dei termini per le verifiche fiscali.
Un primo interessante intervento è costituito dal congelamento degli aumenti di imposta e delle accise, vale a dire le c.d. clausole di salvaguardia che dovevano scattare dal 2016.
Sul fronte della tassazione immobiliare di rilievo vi è l’esenzione IMU sui terreni agricoli e sui macchinari “imbullonati”, nonché l’esenzione della TASI per la prima casa. Novità anche per gli immobili dati in comodato d’uso a figli o genitori, per i quali è prevista una riduzione del 50% della base imponibile IMU. Sono introdotte inoltre norme per favorire la locazione finanziaria di immobili adibiti ad uso abitativo.
Tra le misure fiscali viene istituita una nuova aliquota ridotta IVA al 5% cui sono assoggettate le prestazioni socio-sanitarie ed educative rese da cooperative sociali e loro consorzi. E' prevista la riduzione (questa dal 2017) dell’aliquota IRES dal 27,5 al 24%, e un bonus del 140% sugli ammortamenti fiscali connessi agli investimenti in macchinari ed attrezzature. Altre novità riguardano la proroga dei termini per la rivalutazione di quote e terreni da parte delle persone fisiche, con raddoppio dell’aliquota della relativa imposta sostitutiva e la riapertura per i soggetti IRES della possibilità di rivalutare i beni d’impresa e le partecipazioni.
Responsabilità del Commercialista
La figura del commercialista si inserisce nell'ambito delle cosiddette professioni intellettuali, e si caratterizza in particolare per la specifica competenza tecnica ad essa attribuita.Nell’ambito delle stesse professioni intellettuali si individuano le cosiddette professioni regolamentate di cui fa parte il dottore commercialista.Queste sono determinate dalla legge e l’esercizio delle stesse è subordinato in base a quanto disposto dall’art.2229 del codice civile, all’iscrizione in appositi albi o elenchi la cui tenuta è demandata agli ordini e collegi professionali.
La subordinazione dell’esercizio di tali professioni al controllo da parte dei menzionati ordini o collegi, è garanzia del regolare e buon esercizio della professione, e costituisce un elemento di interesse pubblico. L’esercizio abusivo della professione comporta infatti una responsabilità verso il cliente che implica la nullità assoluta del rapporto tra professionista e lo stesso cliente privando il contratto di ogni effetto.
Sindaco unico nelle SRL: linee guida
La figura del sindaco unico viene introdotta con l’art. 2477 c.c., che disciplina l’assetto dei controlli nelle società a responsabilità limitata, articolo oggetto di diversi interventi modificativi e integrativi, volti a ridurre gli oneri per le imprese. Tra gli aspetti innovativi dell’art. 2477 vi è l’utilizzo dell’espressione “organo di controllo” in sostituzione del riferimento al “sindaco” introdotto della legge di stabilità (n.183/2011) e prima ancora quello al collegio sindacale.
Quanto alle funzioni viene ricompresa dalla norma, fra le funzioni e le competenze attribuibili all’organo di controllo interno, anche “la revisione legale dei conti”. Nei confronti del sindaco unico trovano applicazione in quanto compatibili anche le “Norme di comportamento del collegio sindacale” e “le Linee Guida per l’organizzazione del Collegio sindacale incaricato della revisione legale dei conti” emanati dal CNDCEC. Le funzioni collegate alla figura del sindaco unico sono state oggetto di un interessante documento pubblicato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, ovvero delle “Linee guida”, che costituiscono uno strumento per lo svolgimento della funzione di organo di controllo nella versione monocratica nelle srl.