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Giuseppe Moschella

Giuseppe Moschella si è laureato in Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari presso l’Università di Napoli, lavora nel campo della consulenza fiscale e tributaria da oltre 12 anni. Ha conseguito l’abilitazione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile maturando esperienza come revisore degli Enti Locali. Durante gli anni si è specializzato sulle diverse tematiche fiscali/tributarie, nella consulenza alle PMI e agli Enti No Profit occupandosi anche di finanziamenti europei. Parallelamente all’attività di Dottore Commercialista ha iniziato nel 2008 l’attività editoriale collaborando con alcune redazioni e società di consulenza e formazione. Interessato alla normativa fiscale e tributaria, segue costantemente la materia e le sue frequenti evoluzioni. Nella Redazione della Testata giornalistica eDotto si occupa della redazione di articoli, circolari operative, approfondimenti e guide operative fiscali e tributarie.

Tutta la redazione Edotto vanta una specializzazione comprovata nell'ambito dell’informazione tecnico-normativa per Professionisti, Associazioni ed Aziende. Informa, ogni giorno, gli oltre 53000 utenti attraverso le 20 linee editoriali con aggiornamento quotidiano, settimanale, quindicinale e mensile. Pubblica - sul portale www.edotto.com - articoli, approfondimenti e prontuari.


Interpello abbreviato

L’adempimento collaborativo noto anche come “cooperative tax compliance” viene introdotto nel nostro ordinamento tributario dal D.Lgs. 5.8.2015, n. 128 in attuazione della Legge delega 23/2014. Alla base di questo regime vi è un rapporto di trasparenza fra contribuenti ed Amministrazione finanziaria da realizzare attraverso la condivisione preventiva di aree fiscali di particolare rilevanza individuate tramite un sistema di rilevazione, misurazione, monitoraggio e gestione del rischio fiscale.

Il regime di adempimento collaborativo comporta l’assunzione di impegni sia per l’Agenzia delle Entrate sia per i contribuenti ammessi allo stesso, e risponde ad esigenze di certezza e di stabilità nell’applicazione della norma tributaria, nonché di riduzione del contenzioso. Un istituto di sicuro interesse per coloro che saranno ammessi al regime di adempimento collaborativo è il cosiddetto interpello “abbreviato”, uno strumento certo e veloce per comunicare con l'Agenzia.


Al via l'interpello abbreviato

L’adempimento collaborativo noto anche come “cooperative tax compliance” viene introdotto nel nostro ordinamento tributario dal D.Lgs. 5.8.2015, n. 128 in attuazione della Legge delega 23/2014. Alla base di questo regime vi è un rapporto di trasparenza fra contribuenti ed Amministrazione ...


Problematiche fiscali delle locazioni turistiche

In un paese ad alta vocazione turistica come l'Italia la locazione di case stanze e appartamenti per le vacanze può risultare una attività che crea un rilevante riscontro economico. Nell’ambito della nozione di locazione turistica in particolare viene riscontrata un’attività ricettiva, che consiste nella messa a disposizione totale o parziale di immobili ad uso abitativo a favore di turisti per soggiorni di breve durata. Questa attività viene regolata in ambito amministrativo solo in parte da normative statali (vi è ad esempio il c.d. Codice del turismo le cui disposizioni in parte sono state dichiarate costituzionalmente illegittime), essendo per lo più disciplinata a livello locale da leggi regionali e regolamenti locali, e di conseguenza per una esaustiva analisi delle singole fattispecie di locazione turistica non si può non fare riferimento alle diverse discipline territorialmente vigenti.


Agevolazioni e retribuzioni premiali

La Legge di Stabilità 2016 (Legge n. 208 del 28 dicembre 2015) ha previsto delle agevolazioni fiscali relative alle retribuzioni premiali, in collegamento con la partecipazione dei dipendenti all’organizzazione del lavoro aziendale, nonché per lo sviluppo del welfare aziendale che si sostanzia nell’attribuzione di opere o anche somme sostitutive (dette benefit) connotati da particolari rilevanza sociale.

Le disposizioni interessano diverse componenti del reddito di lavoro dipendente collegate tra di loro in un disegno finalizzato a ridurre l’onere fiscale gravante sul lavoro subordinato, sia per i dipendenti, che per alcune voci retributive sono assoggettati ad una minor tassazione, sia per i datori di lavoro, per il risparmio degli oneri contributivi dovuto all’ampliamento delle componenti escluse dal reddito di lavoro dipendente ed alla possibilità di dedurre spese sostenute per il welfare aziendale in passato a deducibilità limitata.

Con le nuove disposizioni si attribuisce anche rilevanza alla contrattazione aziendale o territoriale di cui all’articolo 51 del Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, le cui previsioni assumono un ruolo centrale nella applicazione dei benefici.


Il procedimento arbitrale

L’arbitrato si colloca nell’ambito delle procedure di (ADR) Alternative Dispute Resolution (ADR) e si configura come uno strumento deflattivo del contezioso civile e commerciale che, seppur con ritardo rispetto ad altri paesi, si sta positivamente affermando nell’ordinamento italiano. Il procedimento arbitrale è un mezzo alternativo rispetto al sistema giurisdizionale di risoluzione delle liti.

Tra i diversi profili dell’istituto individuiamo quello relativo:

  • all’autonomia delle parti che nel rispetto di alcuni principi basilari sono libere di procedere alla nomina di uno o più arbitri e di determinare le norme che gli stessi devono osservare nel procedimento;
  • alla durata massima durata massima del procedimento significativamente più veloce rispetto ad un giudizio ordinario.