Nautica da diporto: contributi a fondo perduto per passare ai motori elettrici
Pubblicato il 19 marzo 2025
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha recentemente pubblicato un provvedimento che definisce le modalità di accesso alle agevolazioni per favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto. La misura mira a incentivare la sostituzione dei motori endotermici alimentati da carburanti fossili con motori elettrici per imbarcazioni, contribuendo così alla sostenibilità ambientale.
Il decreto direttoriale dell’11 marzo 2025 segue il decreto del ministro Adolfo Urso, di concerto con i ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze del 5 settembre 2024, volto a promuovere la sostituzione e la rottamazione dei motori endotermici delle imbarcazioni, alimentati da carburanti fossili, con motori ad alimentazione elettrica nonché l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’istallazione nelle unità da diporto.
Risorse finanziarie
Le risorse finanziarie destinate alla misura per la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto ammontano a 3 milioni di euro.
Le risorse saranno erogate sotto forma di contributi a fondo perduto, destinati a coprire fino al 50% delle spese ammissibili per l'acquisto dei motori elettrici e degli eventuali pacchi batterie.
Soggetti beneficiari e contributi concedibili
La misura dedicata alla nautica da diporto è destinata a due categorie principali di beneficiari.
- Persone fisiche:
- singoli privati che possiedono unità da diporto che intendono sostituire i motori endotermici con motori elettrici. In questo caso, ogni persona fisica può presentare una sola domanda di agevolazione, che potrà riguardare l’acquisto di un massimo di due motori elettrici. Il contributo massimo per una persona fisica può arrivare fino a 8.000 euro.
- Imprese:
- che possiedono unità da diporto utilizzate per scopi commerciali, sportivi o sociali, possono richiedere incentivi per più motori elettrici. Le imprese possono quindi beneficiare della misura in misura maggiore rispetto ai privati. Il contributo massimo per un'impresa può arrivare fino a 50.000 euro, a seconda del numero di motori acquistati.
Entrambi i gruppi di beneficiari possono ricevere un contributo sotto forma di contributo a fondo perduto, coprendo fino al 50% delle spese ammissibili per l'acquisto di motori elettrici e pacchi batterie.
Rispettando i limiti soggettivi previsti, il contributo:
- per ciascun motore elettrico fuoribordo con batteria integrata, con potenza da 0,5 kW a 12 kW, è pari a 2.000 euro,
- per i motori fuoribordo con batteria esterna, entrobordo, entrofuoribordo o POD di propulsione, il contributo sale a 10.000 euro.
Presentazione domande di agevolazione: apertura sportello
Lo sportello per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per la nautica da diporto sarà aperto dalle ore 12:00 dell'8 aprile 2025 fino alle ore 12:00 dell'8 maggio 2025.
Le domande dovranno essere redatte in lingua italiana e presentate esclusivamente tramite la piattaforma informatica disponibile sul sito di Invitalia, accessibile anche dal sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. È necessario l’accesso tramite SPID, Carta Nazionale dei Servizi o Carta d'Identità Elettronica.
Ogni soggetto proponente potrà delegare una persona fisica per la compilazione della domanda, seguendo le formalità previste dalla legge. È obbligatorio possedere una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva. Alla presentazione della domanda, verrà rilasciato il codice unico di progetto (CUP), che dovrà essere riportato su ciascun giustificativo di spesa relativo al programma di investimento.
Le domande dovranno contenere, tra le altre informazioni:
- i dati anagrafici del richiedente,
- una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che certifichi il possesso dei requisiti,
- i dettagli della licenza di navigazione,
- la descrizione delle spese per cui si richiede l'agevolazione.
È anche necessario allegare un preventivo di spesa che attesti i costi per la sostituzione del motore endotermico con uno elettrico e, se applicabile, il costo del pacco batterie.
Inoltre, ogni soggetto proponente può presentare una sola domanda di agevolazione, che deve riguardare l’acquisto di motori elettrici e pacchi batterie, come specificato nel decreto 5 settembre 2024.
Infine, qualora le risorse disponibili vengano esaurite prima della scadenza, il Soggetto gestore provvederà a comunicare al Ministero l’esaurimento dei fondi e l’adozione dell’avviso di chiusura dello sportello.
Valutazione e erogazione delle agevolazioni
La valutazione delle domande di agevolazione avviene secondo un’istruttoria effettuata in base all'ordine cronologico di presentazione delle istanze.
Il processo prevede la verifica della completezza delle domande, il controllo del rispetto dei requisiti di ammissibilità stabiliti dal decreto 5 settembre 2024 e la determinazione delle spese ammissibili e dell'agevolazione concedibile.
Se le verifiche sono positive, il Soggetto gestore comunica al Ministero le domande ammesse, che riceveranno un provvedimento di concessione entro 60 giorni dalla chiusura dello sportello. Tali provvedimenti, con i codici unici di progetto, vengono poi pubblicati sui siti web del Ministero e del Soggetto gestore.
Per l’erogazione delle agevolazioni, i beneficiari devono presentare una richiesta esclusivamente tramite la piattaforma online, entro 180 giorni dalla pubblicazione del provvedimento di concessione.
La documentazione da allegare include fatture quietanziate relative all'acquisto dei beni, prova dell'avvenuto pagamento, dichiarazioni dei rivenditori attestanti il ritiro del motore endotermico e la conformità del motore elettrico. Una volta completate le verifiche, l’erogazione avviene in un'unica soluzione, entro 60 giorni dalla presentazione della richiesta, sul conto corrente indicato dal beneficiario.
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