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Ispezione del lavoro

Il concorso dell’illecito amministrativo con l’illecito penale: principio di specialità e orientamenti della giurisprudenza di legittimità

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 31/01/2014 Nel caso in cui un lavoratore percettore d’indennità di disoccupazione (ASPI) venga trovato dal personale ispettivo a svolgere prestazioni di lavoro in nero, ricorrono gli estremi della truffa, con l’ulteriore conseguenza che in applicazione del principio di specialità ricorre un’ipotesi di concorso apparente di norme tra la fattispecie di cui all’art. 640 c.p. e l’art. 115, comma 1, R.D.L. n. 1827 cit., con prevalenza della fattispecie penale, in virtù della clausola di riserva contenuta in quest’ultima disposizione.

Il concorso dell’illecito amministrativo con l’illecito penale: principio di specialità e orientamenti della giurisprudenza di legittimità

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 31/01/2014 Tizio, a seguito di licenziamento, è percettore di indennità di disoccupazione (ora ASPI). Nel corso di tale trattamento Tizio svolge prestazione di lavoro in nero per conto dell’impresa Gamma. Nel corso di alcune verifiche di competenza, gli ispettori della DTL accertano i fatti sopra descritti. Quali conseguenze ci si possono attendere dagli atti che verranno adottati dagli ispettori?

È applicabile la maxisanzione per il lavoro occasionale accessorio non preventivamente comunicato all’INAIL?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 20/12/2013 Nel corso di una verifica, il personale ispettivo della DTL riscontra l’impiego di lavoratori occasionali accessori per i quali sono state omesse le comunicazione preventive all’INAIL. Gli ispettori debbono decidere se applicare o meno la maxisanzione. Quali conseguenze possono attendersi dall’operato degli ispettori? (Clicca su accedi per visualizzare il documento integrale e i relativi allegati)

È applicabile la maxisanzione per il lavoro occasionale accessorio non preventivamente comunicato all’INAIL?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 20/12/2013 La preventiva comunicazione all’INAIL d’instaurazione del rapporto di lavoro accessorio di cui all’art. 70 D.lgs. n. 276/2003 non è prevista da alcuna norma di legge. Sebbene il Ministero del Lavoro, attraverso la nota n. 12695 del 2013, abbia manifestato diverso avviso, in applicazione del principio di legalità l’omessa comunicazione non dovrebbe costituire requisito per l’applicazione della maxisanzione.

Il decesso del coobbligato solidale estingue l’obbligazione del responsabile principale?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 13/12/2013 La DTL, all’esito di procedimento ispettivo, adotta ordinanza ingiunzione sia nei confronti dell’amministratore delegato Tizio quale autore materiale del fatto, sia nei confronti di Gamma S.r.l. e di Caio in qualità di obbligati solidali. L’ordinanza emessa nei confronti degli obbligati solidali viene giustificata per omesso esercizio dei poteri di vigilanza sull’operato illecito di Tizio. Successivamente alla notifica degli atti sanzionatori Caio decede. Come incide tale evento sull’obbligazione di Tizio e di Gamma S.r.l.?

Il decesso del coobbligato solidale estingue l’obbligazione del responsabile principale?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 13/12/2013 La morte dell’autore del fatto determina l’estinzione del rapporto obbligatorio; nel caso in cui a decedere sia invece un coobbligato solidale, l’obbligazione non si estingue e il trasgressore dovrà far fronte alle prestazioni sancite nel provvedimento di ordinanza-ingiunzione.

L’assunzione di alcol o droga può escludere l’assoggettabilità a sanzione?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 06/12/2013 L’assunzione di alcol o droga non comporta automaticamente l’esclusione dell’imputabilità e la conseguente assoggettabilità a sanzione amministrativa del trasgressore. È possibile invocare l’art. 2 della L. n. 689/1981 solo laddove il trasgressore dimostri, allegando idonea documentazione medica, che l’assunzione di alcol o droga è pervenuta a un tale stato e grado da determinare un’autentica affezione cerebrale o una permanente alterazione psichica, così da sfociare in un’infermità mentale.

L’assunzione di alcol o droga può escludere l’assoggettabilità a sanzione?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 06/12/2013 Caio amministratore unico di Beta cade obnubilato per l’abuso di alcol e droga e commette una serie di illeciti in materia lavoristica, che, riscontrati dagli ispettori della DTL, vengono puntualmente sanzionati. La DTL conclude il procedimento adottando il provvedimento di ordinanza ingiunzione, il quale viene opposto dal Caio che adduce a propria discolpa l’assenza di una effettiva capacità di discernimento causata dall’abuso delle predette sostanze. È fondata la censura di Caio?

Lo stato di depressione causata da crisi economica esclude l’eventuale sanzione amministrativa?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 29/11/2013 Lo stato di depressione causato da crisi economica esclude l’imputabilità e la conseguente assoggettabilità a sanzione amministrativa, laddove il trasgressore dimostri che al momento del fatto le proprie facoltà mentali erano significativamente menomate e gravemente compromesse a causa di una patologia psichica invalidante e comprovi che quest’ultima si ponga in relazione di causa-effetto con l’illecito commesso.

Lo stato di depressione causata da crisi economica esclude l’eventuale sanzione amministrativa?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 29/11/2013 Caio, amministratore unico di Beta, cade in uno stato di agitazione e depressione causato dalla grave congiuntura economica, i cui effetti hanno invero generato pesanti passivi nel bilancio aziendale. In tale contesto emotivo Caio commette una serie di illeciti in materia lavoristica, che vengono riscontrati e sanzionati dagli ispettori della DTL. La DTL conclude il procedimento adottando un provvedimento di ordinanza ingiunzione, la quale viene opposta da Caio, il quale adduce a propria discolpa l’assenza di un’effettiva capacità di discernimento causata dal disturbo della personalità accusato in ragione delle perdite subite dall’azienda. È fondata la censura di Caio?