Acconti IRPEF 2025, in Gazzetta Ufficiale il decreto correttivo

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Acconti IRPEF 2025, in Gazzetta Ufficiale il decreto correttivo

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 94 del 23 aprile 2025 ed è entrato in vigore il 24 aprile il Decreto Legge n. 55/2025, recante “Disposizioni urgenti in materia di acconti IRPEF”. Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri il 22 aprile, si rende necessario per correggere un disallineamento normativo tra il decreto attuativo della riforma fiscale (D.Lgs. 216/2023) e la Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024), riguardo alla stabilizzazione della riduzione delle aliquote IRPEF da quattro a tre. 

Con l’entrata in vigore del decreto, viene meno il rischio per molti contribuenti con redditi fissi, in particolare lavoratori dipendenti e pensionati, di dover anticipare importi maggiori all’Erario rispetto a quanto effettivamente dovuto, e di essere costretti ad attendere l’anno successivo per recuperare eventuali versamenti in eccesso. L’intervento legislativo consente quindi di ripristinare coerenza e certezza del diritto, salvaguardando l’equità del sistema fiscale.

Disallineamento normativo

Il problema nasce da un difetto di coordinamento tra il DLgs n. 216/2023, attuativo della delega fiscale, e la Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024). Il decreto legislativo del 2023 prevedeva per il solo anno 2024 una riduzione delle aliquote IRPEF da quattro a tre, rendendo tale misura temporanea. Tuttavia, la Legge di Bilancio ha successivamente stabilito che la riduzione a tre aliquote fosse strutturale e valida a regime dal 2025.

Questo contrasto ha generato incertezza sulla determinazione degli acconti IRPEF per il 2025: secondo il decreto delegato, gli acconti si sarebbero dovuti calcolare come se le nuove aliquote non fossero mai state introdotte, mentre la Legge di bilancio imponeva l’opposto.

L'intervento del DL 55/2025: chiarimento e correzione

Il nuovo decreto interviene modificando il comma 4 dell’art. 1 del DLgs n. 216/2023, eliminando il riferimento all’anno d’imposta 2025, in modo da consentire l’utilizzo delle nuove tre aliquote IRPEF nella determinazione degli acconti. In questo modo, si garantisce coerenza normativa e si scongiura un potenziale aggravio fiscale.

Tra le principali disposizioni:

  • confermata l’applicazione delle tre aliquote IRPEF anche per il calcolo degli acconti;
  • esclusione dall’obbligo di versamento degli acconti per il 2025 per lavoratori dipendenti e pensionati senza redditi aggiuntivi, come confermato anche da note ufficiali del MEF e dai CAF;
  • aggiustamento di bilancio: incremento del fondo di parte corrente per il 2026 di 245,5 milioni di euro, coperto da riduzioni di fondi esistenti.

La segnalazione dei CAF e la risposta del MEF

La necessità del correttivo era stata segnalata da alcuni CAF, che avevano denunciato il rischio di un’errata determinazione degli acconti da parte dei contribuenti. Il MEF ha risposto con una nota ufficiale il 25 marzo 2025, anticipando l'intenzione di intervenire.

Pertanto, con la pubblicazione e l’immediata entrata in vigore del Decreto legge n. 55/2025, il Governo mette fine a una criticità normativa che avrebbe potuto generare confusione e aumenti di imposta ingiustificati per milioni di contribuenti. L’intervento si configura come un esempio di pronto adeguamento legislativo per garantire chiarezza e stabilità nel sistema fiscale italiano.
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