01/11/2006
D’ora in poi, il datore che commette infrazioni nel rapporto con il lavoratore non sarà più ammesso alla regolarizzazione ed ai conseguenti sconti premiali, allorquando l’accertamento riguardi un vincolo lavorativo già cessato. Il ministero del Lavoro fornisce questo chiarimento restrittivo in materia di diffida – articolo 13 del Dlgs 124/04 – superando una prassi operativa già consolidata che attribuiva alla diffida – conosciuta, di conseguenza, come “obbligatoria – un valore di condizione di...
31/10/2006
Di recente la Corte di Cassazione si è espressa con una serie di sentenze che riaffermano il principio di autonomia della contrattazione collettiva. Dalle pronunce dei Supremi giudici si desumono i seguenti principi di diritto:
- l’apposizione di un termine alla durata del contratto di lavoro può avvenire, oltre che nelle ipotesi di legge, anche nelle diverse ipotesi individuate nei contratti collettivi stipulati con i sindacati nazionali o locali;
- il rinvio della legge ai sindacati e...
30/10/2006
Il licenziamento del dirigente d’azienda deve essere considerato di natura disciplinare se il datore di lavoro gli addebita un comportamento negligente oppure, in senso lato, colpevole. In tal caso, al licenziamento disciplinare del dirigente si applicano le garanzie procedimentali dell’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori (legge 300/70). Finora la Cassazione aveva però riconosciuto l’applicazione delle suddette garanzie solo al dirigente in posizione medio-bassa e non pure al dirigente...
30/10/2006
La giurisprudenza recente in materia di mobbing si sta facendo sempre più ricca. Un aspetto di rilievo su cui viene posta l’attenzione dei giudici riguarda il profilo risarcitorio e, in particolare, quali danni possono essere risarciti al lavoratore in conseguenza dell’illegittimo comportamento del datore di lavoro, qualificabile come mobbing, e quali prove devono essere prodotte in giudizio per ottenerne il risarcimento. I giudici sono sempre più rigorosi nel richiedere al lavoratore...
25/10/2006
La Cassazione – sentenza n. 19554 del 13 settembre 2006 – legittima il recesso datoriale nel caso in cui il dipendente diffonda, all’esterno dell’azienda, dati che permettano a terzi l’accesso abusivo alle informazioni. Perciò se il lavoratore divulga indebitamente la propria password aziendale può essere licenziato per giusta causa. Con la innovativa sentenza i giudici di legittimità sia civili che penali (richiamando quanto disposto dall’articolo 2105 del Codice civile sull’obbligo di fedeltà...
23/10/2006
Il rapporto di lavoro dirigenziale non è soggetto alla disciplina limitativa dei licenziamenti individuali che interessa gli altri lavoratori subordinati (quadri, impiegati ed operai) ex articolo 10, legge 604/1966, ma rientra nell’area della libera recedibilità. Tuttavia, un recente orientamento giurisprudenziale (che trae origine dalla sentenza della Cassazione n. 6041/1995) detta la regola della licenziabilità ad nutum dei dirigenti e l’esclusione delle garanzie procedimentali unicamente per...
21/10/2006
La Cassazione, con la sentenza n. 19558 del 13 settembre 2006, chiarisce che il patto di prova per essere correttamente eseguito deve avere una durata che risulti adeguata, inoltre, il lavoratore deve essere effettivamente impiegato nelle mansioni per le quali è stato assunto. L’eventuale licenziamento basato sull’esito negativo della prova che non abbia le citate prerogative è ritenuto illegittimo, poiché non può essere ricondotto alla facoltà di recesso che il Codice civile riconosce alle...
20/10/2006
Il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ieri in conferenza stampa con il direttore generale dei servizi ispettivi, Massimo Notaro, traccia un bilancio positivo delle misure per il sommerso introdotte con la legge 248/06, per effetto della quale da agosto 88 cantieri edili, che presentavano una soglia di lavoratori in nero superiore al 20% degli occupati, sono stati sospesi. Mentre già 50 provvedimenti presi sono stati revocati in conseguenza della regolarizzazione dei lavoratori ed il pagamento...
20/10/2006
Governo e parti sociali hanno raggiunto, ieri, l’accordo di massima sul Trattamento di fine rapporto, optando per un meccanismo di fondo che anticipa al primo gennaio 2007 il varo della previdenza integrativa, che era previsto un anno più tardi.
I lavoratori decideranno la sorte del loro Tfr: se destinarlo ai fondi della previdenza integrativa oppure tenerlo in azienda. Non pronunciandosi sino al 1° semestre 2007 (30 giugno) si atterrano obbligatoriamente al dirottamento del Tfr a favore dei...
19/10/2006
Con la nota n. 4908/2006, il ministero del Lavoro rilascia una lettura flessibile del decreto legislativo 66/2003, rispondendo ad un interpello formulato da un’associazione di categoria. L’articolo del decreto di riforma che viene preso in considerazione è quello che stabilisce che, fermo restando l’articolo 2109 del Codice civile, il prestatore di lavoro ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane. Il periodo, salvo quanto previsto dalla contrattazione...