25/09/2006
La Cassazione, con le sentenze n. 13380 dell’8 giugno 2006 e n. 13732 del 14 giugno 2006, in contrasto con il pregresso, ha stabilito che un lavoratore dipendente presso un datore di lavoro con meno di quindici dipendenti, in caso di licenziamento in tronco invalido ha diritto sia all’indennità sostitutiva del preavviso che all’indennità risarcitoria (legge 604/66 modificata dalla legge 108/90). Dunque, non sussiste incompatibilità ontologica né sovrapponibilità tra i due indennizzi nel caso di...
25/09/2006
La Corte di cassazione, nella sentenza n. 18144 del 10 agosto 2006 della Sezione lavoro, chiarisce che la previsione contenuta nel contratto collettivo di ipotesi tipiche di giusta causa non deve ritenersi vincolante per il giudice, quindi è compito di quest’ultimo verificare se il fatto addebitato sia tale da legittimare il recesso. La sentenza muove dal caso del licenziamento di un lavoratore in conseguenza di un fatto considerato dalla legge come reato, poiché il dipendente durante un...
22/09/2006
Il ministero del Lavoro, nella nota protocollo n. 1759/2006, rispondendo alla richiesta di chiarimenti formulata dalla direzione regionale del lavoro del Veneto in merito alle norme sulla decadenza dei trattamenti previdenziali e assistenziali, afferma che il lavoratore che rifiuti un’offerta di lavoro decade dal beneficio dell’indennità che sta fruendo (cigs, disoccupazione o mobilità), a prescindere dal fatto che l’offerta sia riferita a un rapporto a tempo indeterminato o determinato o a una...
18/09/2006
La Sezione lavoro della Cassazione, con la sentenza n. 18698 del 2006, intervenendo nel caso del licenziamento di un dipendente di una clinica privata reo di aver chiesto in prestito piccole somme di denaro ai degenti, regolarmente restituite in breve tempo, ha stabilito che tale licenziamento è illegittimo ritenendo il comportamento del dipendente non così grave da ledere in maniera irrimediabile il rapporto di fiducia con il datore di lavoro. Tanto più che, nel caso esaminato, non si è...
18/09/2006
La Suprema Corte di cassazione, con la sentenza n. 16377 del 18 luglio 2006, stabilisce che anche la semplice partecipazione alla costituzione di una società in concorrenza con quella del datore di lavoro legittima il licenziamento del dipendente. La Corte, quindi, ritiene che anche la mera costituzione di una società in concorrenza costituisce una violazione dell’obbligo di fedeltà (articolo 2105 del Codice civile) ed è circostanza potenzialmente produttiva di danno per il datore di lavoro.
18/09/2006
Con la sentenza n. 19553/06 la Corte di Cassazione ha confermato la decisione di una banca di interrompere il rapporto di lavoro di un impiegato che aveva fatto ricerche sui computer dell’ufficio per verificare l’esistenza di protesti a carico di persone non clienti. La banca gli ha contestato gli addebiti e poi si è rifiutata di ascoltarlo personalmente, in quanto la richiesta di audizione era stata inviata dopo cinque giorni dalla contestazione. La difesa del dipendente ha puntato...
18/09/2006
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 16008 del 14 luglio 2006, chiarisce che nel caso di scadenza di un contratto a termine illegittimamente stipulato con comunicazione della disdetta da parte del datore di lavoro, il lavoratore non può ricorrere né all’articolo 6 della legge 604 del 15 luglio 1966 (impugnazione entro 60 giorni), né all’articolo 18 della legge 300 del 20 maggio 1970 (reintegrazione e risarcimento del danno per recesso illegittimo). La Corte, dunque, precisa che la disdetta...
16/09/2006
Il ministero del Lavoro con nota protocollo n. 3508 del 14/09/2006 rilascia delle precisazioni in materia di apprendistato e spiega i momenti di entrata a regime della riforma, ricordando che in fase transitoria, ai datori di lavoro resta ferma la possibilità di assumere apprendisti in base alle regole previgenti la riforma del lavoro (dlgs n. 276/03).
In particolare, si specifica quanto segue:
- è legittima la previsione normativa di una legge regionale che, in fase di avvio...
15/09/2006
La Cassazione sentenzia – sezione lavoro, decisione numero 19554 – il licenziamento per il dipendente che diffonde la propria password consentendo ad altri di connettersi al sistema dell’azienda dall’esterno. Rispetto al caso sottoposto, la Corte ha infatti affermato: “il comportamento del lavoratore si è concretato nella diffusione all’esterno di dati idonei a consentire a terzi di accedere ad una gran massa di informazioni attinenti l’attività aziendale e destinate a restare riservate”. E’ per...
14/09/2006
I giudici della Cassazione, intervenendo in merito al licenziamento di un dirigente che aveva aggredito fisicamente un collaboratore che lo aveva provocato, hanno ritenuto giustificato detto licenziamento, poiché il capo deve dimostrare sempre estrema correttezza. Ma hanno stabilito che le spese processuali dovranno essere pagate sia dall’ex dirigente che dall’azienda.