11/08/2006
La Corte di Cassazione – sentenza n. 17956 del 9 agosto 2006 – ha respinto il ricorso di un datore di lavoro e fissato una serie di presupposti per la validità del licenziamento disciplinare. I giudici hanno infatti stabilito che un dipendente che reagisce in maniera violenta in seguito alle continue provocazioni dei colleghi non va licenziato. Per la Corte la reazione è, infatti, da giudicare “conseguenza del rancore che era venuto accumulandosi a causa del continuo e irritante scherno” per cui...
11/08/2006
Con la sentenza 17564 del 2 agosto passato, la Cassazione ha affermato che il lavoratore dequalificato non ha diritto al risarcimento del danno, se il datore prova che il demansionamento non dipende dalla propria condotta. Nella fattispecie sotto esame della Corte, la dequalificazione s’era verificata in diretta correlazione con la contrazione dell’attività dell’azienda, trovatasi in stato di liquidazione coatta amministrativa. La Corte ricorda che la violazione del diritto del lavoratore a...
02/08/2006
Con sentenza 13380 dell’8 giugno 2006, la Cassazione, Sezione lavoro, ha innanzitutto confermato che il licenziamento comporta sempre, a carico del datore, l’obbligo del preavviso o dell’indennità sostitutiva (secondo il principio generale di cui agli articoli 2118 e 2119 del Codice civile).
Per le imprese che impiegano fino a 15 dipendenti, la tutela al lavoratore licenziato senza giusta causa è obbligatoria e prevede l’alternativa della riassunzione o del versamento di un’indennità...
01/08/2006
Dal 27 luglio è stata notificata alla Commissione europea la decisione del Governo italiano di rinunciare ad avvalersi del regime transitorio in materia di libera circolazione dei lavoratori subordinati provenienti da Paesi neocomunitari. In questo modo è stata data piena applicazione al libero ingresso di tutti i cittadini neocomunitari al mercato del lavoro italiano, secondo il principio generale stabilito dall’articolo 1 del regolamento Cee 1612/68. Ciò è quanto si legge, tra l’altro, nella...
01/08/2006
La norma contenuta nell’articolo 37, comma 43, del Dl 223/2006 prevede che per le indennità di fine rapporto e tutte quelle contemplate nell’articolo 19 del Tuir, oltre che per le prestazioni pensionistiche previste al successivo articolo 20 e corrisposte dal 1° gennaio 2003 fino al 31 dicembre 2005, non si procede all’iscrizione a ruolo né all’effettuazione di rimborsi, se l’imposta rispettivamente a debito o a credito è inferiore a 100 euro. Si tratta di una disposizione transitoria che incide...
24/07/2006
La Cassazione, con la sentenza 15678 del 2006, afferma che l’impugnazione del licenziamento da parte di un lavoratore deve essere diretta verso l’imprenditore subentrato al vecchio datore di lavoro, nel caso in cui tra la spedizione dell’atto di recesso ed il suo ricevimento sia intervenuta una cessione d’azienda. In quel caso, infatti, vi è il passaggio anche del rapporto di lavoro.
24/07/2006
La Suprema corte interviene, con la sentenza 15943 del 13 luglio 2006, in merito al licenziamento collettivo, ricordando l’importanza di una corretta informazione da parte dei datori di lavoro nei confronti delle organizzazioni sindacali, pena l’inefficacia dei licenziamenti. Questo per favorire un effettivo controllo sulla riduzione di personale programmata da parte di tali organizzazioni che porti eventualmente alla considerazione di misure alternative.
22/07/2006
Palazzo Chigi ha sancito ufficialmente il percorso di un decreto (pronto, si prevede, a settembre) che accoglie, delle 520mila istanze presentate con il decreto flussi del Governo Berlusconi per la regolarizzazione, quelle escluse dal tetto fissato a 170mila ingressi, ovvero 350mila.
21/07/2006
Il ministero del Lavoro – nota 1865 di ieri – afferma che per evitare l’astensione anticipata dal lavoro, la dipendente in stato di gravidanza può essere destinata ad altre attività anche presso sede diversa dall’abituale, purché resti nel medesimo Comune e dia il proprio consenso. Ove la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni, per condizioni di lavoro o ambientali ritenute pregiudizievoli, o in presenza di gravi complicanze della gravidanza o, ancora, di preesistenti forme...
21/07/2006
Con la nota 1866, firmata ieri, il Lavoro definisce le competenze del medico generico convenzionato con il servizio sanitario nazionale, stabilendo che egli può svolgere le visite mediche sui minori richieste per l’assunzione. Il chiarimento risolve la questione legata alla competenza rispetto a tali visite a seguito del riordino del sistema sanitario avviato in molte Regioni d’Italia. Di conseguenza, le regole da rispettare sono oggi le seguenti, in ordine alle visite mediche dei lavoratori,...