Badge di cantiere digitale: sicurezza, controllo e innovazione nella ricostruzione
Pubblicato il 20 marzo 2025
In questo articolo:
Condividi l'articolo:
La commissione nazionale paritetica delle casse edili (CNCE) ha reso nota sul proprio sito istituzionale il 7 marzo 2025 l’adozione dell’ordinanza del Commissario straordinario del Governo n. 216 del 27 dicembre 2024, che introduce misure fondamentali per il controllo e la sicurezza nei cantieri di ricostruzione nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpite dal sisma del 2016.
Tra le novità più rilevanti, emerge l'adozione del badge di cantiere digitale, un sistema tecnologico avanzato volto a monitorare i flussi della manodopera, prevenire il lavoro irregolare e semplificare i processi di verifica.
L'implementazione di questo sistema rappresenta un passo significativo nella digitalizzazione del settore edile, garantendo maggiore trasparenza e sicurezza sia per i lavoratori che per le imprese coinvolte nella ricostruzione.
Vediamo di seguito le caratteristiche fondamentali, e cosa devono fare aziende e lavoratori.
Obiettivi dell’ordinanza
L'ordinanza definisce un insieme di norme e strumenti per migliorare il controllo delle attività nei cantieri edili: ecco i principali obiettivi.
1. Monitorare i flussi della manodopera nei cantieri della ricostruzione
Attraverso la digitalizzazione del processo di rilevazione delle presenze sarà possibile ottenere dati precisi sui lavoratori presenti in ogni fase della costruzione.
Il badge di cantiere digitale consente infatti di registrare automaticamente l’accesso e l’uscita dei lavoratori dai cantieri, fornendo un quadro chiaro della composizione della forza lavoro impiegata.
Questi dati verranno poi raccolti all'interno della Piattaforma GE.DI.SI., uno strumento centralizzato per la gestione delle informazioni nei cantieri della ricostruzione post sisma.
Grazie a questo sistema, sarà possibile prevenire eventuali anomalie nei contratti di lavoro, verificare la correttezza dei versamenti contributivi e migliorare la trasparenza nelle assunzioni.
2. Prevenire fenomeni di lavoro irregolare e infiltrazioni mafiose
L’ordinanza mira a contrastare questi fenomeni attraverso:
- identificazione elettronica obbligatoria per tutti i lavoratori nei cantieri della ricostruzione;
- tracciabilità digitale delle presenze per evitare il ricorso al lavoro nero;
- controlli incrociati con le banche dati delle Casse Edili e delle autorità di vigilanza.
Un altro aspetto di non poca rilevanza è la prevenzione delle infiltrazioni mafiose nel settore della ricostruzione pubblica e privata: le informazioni raccolte attraverso il badge e la piattaforma GE.DI.SI. saranno accessibili alle prefetture e alla Struttura di Missione per la Prevenzione Antimafia, consentendo un monitoraggio costante della regolarità delle imprese e dei lavoratori impiegati.
3. Garantire la sicurezza e la tutela dei diritti dei lavoratori
Il badge di cantiere digitale contribuisce a garantire che tutti i lavoratori impiegati siano formati e regolarmente assunti, riducendo il rischio di infortuni sul lavoro.
Inoltre, grazie alla digitalizzazione delle informazioni, sarà possibile verificare in tempo reale:
- la corretta applicazione del CCNL edilizia;
- la regolarità dei versamenti ai fondi previdenziali e assistenziali;
- il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro previste dal D.Lgs. 81/2008.
Le imprese saranno tenute a fornire il badge a tutti i dipendenti, garantendo una gestione più trasparente del personale e delle condizioni di lavoro.
4. Digitalizzare e semplificare i processi di controllo
Il sistema consente di:
- automatizzare il monitoraggio delle presenze nei cantieri;
- ridurre la burocrazia e i tempi di verifica;
- migliorare l’efficienza dei controlli da parte degli enti ispettivi e delle forze dell’ordine.
L’uso di tecnologie avanzate, come NFC e QR Code, permette di rendere i dati immediatamente disponibili alle autorità competenti, semplificando così il processo di controllo e garantendo un elevato livello di sicurezza.
Badge di cantiere digitale: cos’è e come funziona
Si tratta di uno strumento obbligatorio per tutti i lavoratori edili impiegati nei cantieri della ricostruzione post-sisma che consente l’identificazione immediata di ciascun lavoratore, garantendo una maggiore sicurezza e trasparenza nei processi di assunzione e gestione delle presenze.
Caratteristiche
Il badge è progettato per essere sicuro, tracciabile e conforme alle normative vigenti. Le sue principali caratteristiche includono:
1. dati identificativi del lavoratore
- Nome e cognome
- Codice fiscale
- Foto identificativa
- Nome dell’impresa di appartenenza
2. Ologramma di sicurezza non riproducibile
Per prevenire falsificazioni e utilizzi impropri, il badge è dotato di un ologramma di sicurezza non riproducibile, che ne certifica l’autenticità.
3. Tecnologia NFC e QR Code per il controllo digitale
Il badge utilizza tecnologia NFC (Near Field Communication) e, opzionalmente, un QR Code per la lettura immediata delle informazioni tramite dispositivi mobili e scanner di controllo.
4. Emissione esclusiva dalle Casse edili
Il badge è rilasciato unicamente dalle Casse edili territorialmente competenti, che ne certificano la validità e l’associazione con il lavoratore registrato.
Obblighi per imprese e lavoratori
L’ordinanza stabilisce regole precise per l’accesso e la registrazione dei lavoratori nei cantieri, con l’obiettivo di contrastare il lavoro irregolare, migliorare la sicurezza sul lavoro e garantire il rispetto dei contratti collettivi nazionali.
Uno dei punti fondamentali della nuova normativa è l’obbligo per tutti i lavoratori, inclusi quelli assunti con contratti di appalto e subappalto, di essere muniti del badge di cantiere digitale prima di accedere ai cantieri.
Ogni badge è strettamente personale e non può essere ceduto o utilizzato da terzi, misura introdotta per prevenire frodi e irregolarità nella gestione della manodopera, garantendo che ogni lavoratore registrato nei cantieri sia effettivamente presente e impiegato nel rispetto delle normative vigenti.
Le imprese hanno l’obbligo di controllare inoltre che ogni lavoratore sia in possesso del proprio badge e che lo utilizzi correttamente per la timbratura delle presenze.
Nel caso in cui un lavoratore smarrisca il proprio badge, è tenuto a comunicarlo immediatamente alla Cassa edile competente, che provvederà a sospendere il badge smarrito e a emetterne uno nuovo.
L’ordinanza prevede che la comunicazione dello smarrimento debba avvenire entro 24 ore, per evitare utilizzi impropri o irregolari del badge.
Inoltre, le imprese devono garantire che i propri lavoratori rispettino questa procedura e, in caso di mancata segnalazione, potrebbero essere previste sanzioni amministrative.
Registrazione digitale obbligatoria delle presenze tramite l’app ufficiale
Un’altra novità introdotta dall’ordinanza è l’obbligo per le imprese di registrare digitalmente le presenze nei cantieri, utilizzando un’apposita applicazione ufficiale integrata con la piattaforma GE.DI.SI..
Questo sistema consente di:
- automatizzare la rilevazione delle presenze, eliminando registrazioni manuali soggette a errori o manipolazioni;
- fornire dati in tempo reale alle autorità di controllo e agli enti preposti;
- verificare la regolarità contributiva e previdenziale dei lavoratori impiegati nei cantieri della ricostruzione.
Le imprese devono quindi dotarsi della tecnologia necessaria per garantire il corretto utilizzo del sistema digitale e assicurare la piena conformità alle nuove disposizioni.
La Piattaforma GE.DI.SI. e il monitoraggio cantieri
L’ordinanza prevede l’introduzione di una sezione dedicata al monitoraggio dei cantieri all’interno della piattaforma digitale GE.DI.SI., sviluppata per centralizzare e gestire i dati relativi ai lavoratori e alle imprese edili coinvolte nella ricostruzione post-sisma.
Questa piattaforma rappresenta un importante passo avanti nella digitalizzazione del settore edile, consentendo di ottimizzare i controlli, garantire la trasparenza e prevenire irregolarità nei contratti di lavoro e nei contributi previdenziali.
Funzioni principali
1. Registrazione automatizzata delle presenze tramite badge
Grazie all’integrazione con il badge di cantiere digitale, la piattaforma raccoglie automaticamente i dati relativi alla presenza dei lavoratori nei cantieri, riducendo il rischio di errori e frodi.
Ogni lavoratore deve timbrare digitalmente il proprio badge, e le informazioni vengono trasmesse in tempo reale alla piattaforma, aggiornando automaticamente il settimanale di cantiere.
2. Accesso ai dati da parte di enti di controllo e forze dell’ordine
Un’altra funzione chiave della piattaforma GE.DI.SI. è la possibilità per Prefetture, Ispettorato del lavoro, forze dell’ordine e Struttura di Missione per la Prevenzione Antimafia di accedere ai dati registrati per:
- verificare la regolarità della manodopera nei cantieri;
- individuare anomalie o lavoratori non in regola;
- effettuare controlli mirati per contrastare il lavoro nero e le infiltrazioni mafiose.
3. Integrazione con le Casse edili per il controllo della regolarità contributiva
Le informazioni raccolte attraverso il badge di cantiere digitale vengono incrociate con i dati delle Casse edili, permettendo così di verificare la corretta applicazione dei contratti collettivi nazionali e il pagamento dei contributi previdenziali e assicurativi.
4. Segnalazione di anomalie nei flussi della manodopera
Uno degli obiettivi principali della piattaforma GE.DI.SI. è quello di identificare in tempo reale eventuali anomalie nei flussi della manodopera.
Attraverso il confronto automatico dei dati registrati, il sistema è in grado di segnalare situazioni sospette, come:
- presenze non autorizzate nei cantieri;
- discrepanze nei contratti di lavoro;
- mancato rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro.
Accesso ai dati del badge di cantiere
L’ordinanza stabilisce chiaramente che solo determinati enti di controllo e sicurezza potranno consultare le informazioni contenute nel badge di cantiere.
1. Prefetture e forze dell’ordine
Le prefetture e le forze dell’ordine avranno accesso ai dati raccolti dal badge per:
- verificare l’identità dei lavoratori presenti nei cantieri;
- accertare che i dipendenti siano regolarmente assunti;
- controllare eventuali anomalie nei flussi della manodopera;
- eseguire ispezioni mirate nei cantieri con situazioni sospette.
Grazie alla piattaforma digitale GE.DI.SI., i controlli potranno avvenire in modo più rapido ed efficace, incrociando i dati dei lavoratori con le informazioni contenute nelle banche dati governative.
2. Ispettorato nazionale del lavoro
L’ispettorato nazionale del lavoro avrà accesso ai dati raccolti per verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza e sulla regolarità contrattuale nei cantieri della ricostruzione.
Le funzioni principali dell’INL includono:
- controllare il rispetto del CCNL edilizia e dei contratti di lavoro applicati;
- verificare il pagamento dei contributi previdenziali e assicurativi;
- assicurarsi che tutte le imprese edili operino nel rispetto delle norme vigenti.
3. Struttura di Missione per la Prevenzione Antimafia
Un altro ente che potrà accedere ai dati del badge è la Struttura di Missione per la Prevenzione Antimafia, incaricata di individuare eventuali infiltrazioni mafiose nel settore della ricostruzione.
I dati raccolti saranno utilizzati per:
- analizzare i flussi della manodopera nei cantieri sospetti;
- incrociare le informazioni con le banche dati antimafia;
- effettuare controlli mirati su imprese e lavoratori coinvolti nella ricostruzione.
Sanzioni
L’ordinanza n. 216/2024 stabilisce sanzioni precise per le imprese che non rispettano le disposizioni sull’uso del badge di cantiere digitale e sulla registrazione dei lavoratori nei cantieri.
- Sanzioni amministrative, per le aziende che non forniscono ai propri dipendenti il badge obbligatorio.
- Sospensione dei lavori, per le imprese che non registrano correttamente le presenze tramite la piattaforma digitale GE.DI.SI.
- Revoca delle autorizzazioni, in caso di gravi violazioni delle normative sulla sicurezza e sulla regolarità contributiva.
Tempistiche di adeguamento
L’ordinanza stabilisce un piano di adeguamento progressivo, in base all’importo dei lavori previsti per ogni cantiere, per consentire alle imprese di conformarsi alle nuove disposizioni
Valore dei lavori |
Mesi |
---|---|
Oltre 500.000 euro |
1 |
Tra 258.000 e 500.000 euro |
12 |
Tra 150.000 e 258.000 euro |
24 |
Tutti gli altri cantieri |
36 |
Il badge, in sintesi
Funzione |
Descrizione |
---|---|
Identificazione dei lavoratori |
Contiene dati anagrafici, codice fiscale e foto del lavoratore |
Registrazione automatizzata delle presenze |
Traccia l’ingresso e l’uscita dai cantieri tramite tecnologia NFC e QR Code |
Monitoraggio dei flussi di manodopera |
Invia dati in tempo reale alla piattaforma GE.DI.SI. per il controllo della manodopera |
Verifica della regolarità contributiva |
Incrocia i dati con le Casse Edili per garantire il rispetto del CCNL edilizia |
Contrasto al lavoro nero e alle infiltrazioni criminali |
Permette controlli da parte di Prefetture, Forze dell’Ordine e Struttura Antimafia |
Sicurezza e conformità normativa |
Garantisce che solo i lavoratori autorizzati accedano ai cantieri |
Protezione contro falsificazioni |
Dotato di ologramma non riproducibile per impedire l’uso improprio |
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: