Diritto Penale

Il contesto mafioso giustifica la custodia in carcere

24/08/2013 Con sentenza n. 35467 del 2013, la Corte di cassazione ha confermato la necessità della custodia cautelare in carcere nei confronti di un imputato per estorsione. La Corte di legittimità, in particolare, ha giudicato il fatto che il ricorrente aveva partecipato in più occasioni a estorsioni in contesto mafioso alla stregua di un grave indizio di colpevolezza.
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Sospensione condizionale anche con più sentenze per un unico reato continuato

24/08/2013 I giudici di Cassazione, con la sentenza n. 35484 del 2013, hanno affermato che la sospensione condizionale della pena può essere applicata a chi è stato condannato con un'unica sentenza per più reati uniti dal vincolo della continuazione, ma anche a chi sia dichiarato colpevole con separate sentenze per un unico reato continuato. In tale ultimo caso, infatti, la pluralità di condanne “è assimilabile ad una condanna unica”.
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Favoreggiamento a carico del legale che preannuncia la custodia in carcere

23/08/2013 Con sentenza n. 35327 del 22 agosto 2013, la Corte di cassazione ha confermato la condanna per favoreggiamento personale impartita dai giudici di merito nei confronti di un avvocato che aveva reso noto a due suoi clienti la circostanza dell'avvenuta emissione, a loro carico, di un'ordinanza di custodia cautelare, circostanza di cui lo stesso era venuto a conoscenza in maniera illecita attraverso l'informazione di un amico carabiniere. Grazie a questa notizia, ossia, il legale aveva permesso ai...
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Penalmente sanzionato l'abituale mancato rispetto degli orari fissati dal giudice

22/08/2013 Risponde di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice ai sensi dell'articolo 388 del Codice penale il genitore separato che, rispetto agli orari fissati ed impostigli dal Giudice nella sentenza di separazione, porti a casa abitualmente tardi la figlia minore, affidata alla madre. E' quanto sottolineato dalla Cassazione nel testo della sentenza n. 35257 depositata il 21 agosto 2013.
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Sequestro del computer dell'avvocato indagato

22/08/2013 I giudici di Cassazione, con la sentenza n. 35269 del 2013, hanno confermato il provvedimento con cui, nell'ambito di un'indagine attivata nei confronti di due avvocati accusati di aver presentato dei certificati medici falsi al fine di ottenere lo slittamento delle date di alcune udienze penali, era stato disposto il sequestro del computer di studio per verificare se nei giorni in cui gli stessi avevano certificato l'impedimento avessero, in realtà, svolto altre attività. I due legali si...
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Condanna e risarcimento a carico della mamma che scredita il professore

17/08/2013 Con sentenza n. 35105 del 2013, la Corte di cassazione ha confermato la condanna per diffamazione disposta dai giudici di merito nei confronti di una mamma che si era lamentata con il preside della scuola frequentata dal figlio e con diverse altre persone, che il professore d'inglese fosse omosessuale, definendolo “pedofilo, gay e maleducato”. La Suprema corte ha ritenuto di alcun rilievo l'esimente dalla stessa vantata dell'aver “agito nell'interesse del figlio”. Oltre alla multa penale,...
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False attestazioni nella dichiarazione di rimpatrio conducono alla truffa aggravata

15/08/2013 Con la sentenza n. 34986 del 14 agosto 2013, la Seconda sezione penale di Cassazione ha confermato la misura cautelare del sequestro preventivo disposta dal Gip nell'ambito di un'indagine per truffa aggravata ai danni dello Stato attivata nei confronti di un soggetto che aveva fornito false attestazioni nella dichiarazione per il rimpatrio di capitali detenuti all'estero. Secondo la Suprema corte, in particolare, la previsione dell'articolo 19, comma 2-bis, del Decreto legge n. 305/2001 non...
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Turbativa d'appalto e collegamento tra partecipanti

14/08/2013 Nel reato di turbata libertà degli incanti, la prova della collusione e, quindi, del dolo dei concorrenti, può essere desunta dal collegamento sostanziale tra le imprese partecipanti alla gara, in quanto da tale circostanza può evincersi l'esistenza di un unico centro di interessi mirante, attraverso la parcellizzazione delle offerte, ad aumentare le possibilità di aggiudicarsi l'appalto, alterando il normale gioco della concorrenza. E' quanto ribadito dalla Seconda sezione penale della...
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