Contributo unificato: la Cassazione chiede chiarimenti sulle novità

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Contributo unificato: la Cassazione chiede chiarimenti sulle novità

Con nota datata 8 gennaio 2025, la Prima Presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, ha sollevato alcuni dubbi interpretativi e operativi in merito alle modalità applicative delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 sul contributo unificato.

I dubbi riguardano i servizi di cancelleria e fanno seguito alla nota informativa della Direzione generale degli affari interni dipartimento per gli affari di giustizia (DGSIA) del dicastero, datata 30 dicembre 2024.

Mancato pagamento del CU: quali conseguenze?

La questione centrale riguarda le conseguenze del mancato pagamento del contributo unificato al momento dell'iscrizione di una causa a ruolo e, in particolare, se ciò debba comportare una sospensione dell'iscrizione (con possibilità di regolarizzazione) o un rifiuto immediato da parte della cancelleria.

I quesiti rivolti al ministero della Giustizia

L'enunciato "la causa non può essere iscritta a ruolo" - ha chiesto, in particolare, la Presidente della Cassazione - ove non venga corrisposto il contributo unificato, anche nel minor importo, sta a significare che il riscontro del mancato pagamento consente di mantenere sospesa l'iscrizione stessa fino all'avvenuto pagamento oppure comporta il rifiuto da parte della cancelleria dell'iscrizione della causa?

Nel primo caso (quindi sospensione dell'iscrizione), è possibile configurare un termine entro il quale l'avvocato debba comunque provvedere a dare riscontro del pagamento del contributo unificato? Il tutto, tenendo conto dei vincoli processuali previsti dal Codice di Procedura Civile. 

Come deve procedere la cancelleria in attuale assenza di idonea applicazione informatica che consenta di intercettare direttamente, al momento dell'accettazione del ricorso, il deposito della distinta di avvenuto pagamento del contributo unificato anche laddove non prodotta dall'avvocato sotto corretta nomenclatura identificativa?

Spetterà ora al ministero rispondere ai quesiti in parola, concernenti le nuove modalità operative applicabili in caso di mancato pagamento del CU.

La nota indirizzata al CNF

Da segnalare che, con altra nota dell'8 gennaio 2025 inviata al Consiglio Nazionale Forense, la Prima presidente della Cassazione si è rivolta agli avvocati con alcune indicazioni circa i nuovi incombenti sul contributo unificato.

Nella nota - in cui si informa che la Corte ha provveduto a richiedere al ministero della Giustizia ogni opportuno chiarimento sulle modalità applicative della nuova disciplina - viene rappresentata l'opportunità di sensibilizzare l'Avvocatura, ai fini dell'impugnazione civile di legittimità, al corretto utilizzo dell'apposita tipologia di allegato per il deposito della ricevuta di pagamento del contributo unificato ("ricevuta pagamento"), secondo quanto già previsto dal protocollo siglato a marzo 2023.

In questo modo - si sottolinea - si consentirà di agevolare le verifiche di cancelleria preordinate l'accettazione del ricorso, riducendo sensibilmente i tempi per l'esame degli atti soprattutto nell'ipotesi di depositi complementari si confida nel congedo spirito di collaborazione.

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