E' legge il Milleproroghe 2025: rottamazione-quater con domanda entro aprile

Pubblicato il



E' legge il Milleproroghe 2025: rottamazione-quater con domanda entro aprile

Il Decreto Milleproroghe 2025 - n. 202 del 27 dicembre 2024 - è legge. La Camera dei Deputati ha ratificato il testo, ricevendo 165 voti a favore e 105 negativi, con l'aggiunta di tre astensioni. Questa approvazione segue di poco quella favorevole del Senato. Le modifiche apportate dal decreto diventeranno effettive e si trasformeranno in legge non appena saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale.

Dallo smaltimento delle cartelle esattoriali alle auto aziendali, sono numerose le innovazioni principali che porta il decreto Milleproroghe 2025, ora convertito in legge.

Relativamente alla chiusura semplificata delle cartelle esattoriali, è stata esclusa definitivamente l'opzione di una nuova rottamazione, denominata "quinquies", nel Milleproroghe.

Il decreto, tuttavia, riapre la possibilità per coloro che sono decaduti dalla precedente rottamazione, la "quater", di mettersi in regola con i pagamenti.

Non è stata invece inclusa la proroga per aderire al concordato preventivo con scadenza biennale che era stata proposta in precedenza, né le misure protettive per le auto aziendali.

Rottamazione-quater: è legge la riapertura. Fuori il CPB

Della rottamazione n. 4 si è già detto tanto.

Si attua una nuova apertura per la rottamazione quater per coloro che hanno omesso il pagamento delle rate, offrendo la possibilità di regolarizzare la propria situazione. Sarà necessario, tuttavia, presentare una nuova domanda.

La domanda di adesione dovrà essere inoltrata entro il 30 aprile 2025 e sarà necessario aspettare l'elaborazione di un nuovo piano di pagamenti da parte dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione.

La nuova richiesta può prevedere un massimo di 10 rate, con scadenze previste per luglio e novembre del 2025, e successivamente nei mesi di febbraio, maggio, luglio e novembre del 2026 e 2027.

Nel testo finale del Milleproroghe, invece, non è stata inclusa la proroga di due mesi per aderire al concordato preventivo biennale per il biennio 2025-2026, che avrebbe spostato il termine dal 31 luglio 2025 al 30 settembre 2025.

Auto aziendali: salvaguardia in un prossimo decreto?

Con la trasformazione in legge del decreto Milleproroghe 2025, si aspettavano aggiustamenti per le auto aziendali.

A partire dal 1° gennaio 2025 è attivo il nuovo sistema per la gestione dei fringe benefit relativi alle auto aziendali concesse per uso non esclusivo (soprattutto per i veicoli di nuova immatricolazione dati in uso misto con contratti avviati dal 1° gennaio 2025).

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una modifica significativa per cui il valore dell’auto, ai fini delle tasse e dei contributi, viene calcolato sulla base del tipo di alimentazione del veicolo anziché sulle emissioni di CO2, risultando in un incremento della tassazione.

Tuttavia, nel testo finale del decreto convertito in legge, erano previsti alcuni aggiustamenti. La proposta originale escludeva dalle novità i veicoli immatricolati a partire dal 1° gennaio 2025 ma contrattati o prenotati entro il 31 dicembre 2024, ma questa non è stata inclusa nel testo definitivo.

Però, il Governo ha approvato un ordine del giorno presentato durante il Milleproroghe, concernente l'impiego dei veicoli aziendali come benefit per i lavoratori dipendenti, impegnandosi  a varare in un prossimo provvedimento una clausola di salvaguardia che protegga i contratti firmati prima del 1° gennaio 2025, per prevenire disparità di trattamento ingiustificate.

Assunzioni nel settore pubblico, concorsi anche senza considerare la mobilità

Per il 2025 è stata confermata la sospensione dell'obbligo per le Amministrazioni Pubbliche di verificare la presenza di personale in mobilità volontaria prima di procedere con nuove assunzioni attraverso concorsi. Questa norma, stabilita dal Testo unico del pubblico impiego, è stata spesso criticata dalle amministrazioni, che ritengono che tale requisito rallenti le procedure di assunzione. Per tale motivo, la sospensione era già stata prorogata fino al 31 dicembre 2024.

Bonus alberghi, estensione dei termini per completare le opere

È stata posticipata la data limite per le spese ammissibili al credito d'imposta del 80% e al contributo del 50% per i progetti di ristrutturazione e digitalizzazione delle imprese del settore turistico-alberghiero: la nuova scadenza è stata fissata al 31 ottobre 2025.

Per molti beneficiari ammessi all’incentivo il termine precedente, fissato alla fine del 2024, non era realizzabile. La proroga del termine per il completamento dei lavori è fondamentale perché offre il tempo necessario per finalizzare gli interventi, aumentando così il numero di beneficiari possibili.

Rentri al 14 aprile

Una delle disposizioni contenute nel Ddl di conversione del DL 27 dicembre 2024 n. 202 (decreto Milleproroghe) riguarda il Rentri.

La norma viene modificata disponendo che per gli enti o le aziende che generano rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e che hanno oltre 50 dipendenti, così come per tutti gli altri attori diversi dai produttori originari, è obbligatorio registrarsi al Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRI), previsto dall'art. 188-bis del Decreto Legislativo 152/2006, a partire dal 15 dicembre 2024, ed entro 120 giorni, ovvero entro il 14 aprile 2025, anziché i 60 giorni originariamente previsti.

ATTENZIONE: Il differimento sarà effettivo solo dopo che la legge di conversione entrerà in vigore (prevista per il 25 febbraio 2025) e a condizione che venga emesso un decreto dal MASE, il quale dovrà formalmente fissare i nuovi termini per l'iscrizione entro 30 giorni dall'approvazione della legge di conversione.

In proposito, il Mase - Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica – ha emesso il 20 febbraio 2025 un comunicato in cui afferma: “Sono 153.000 le unità locali, appartenenti a 79.000 operatori economici, che si sono iscritte al R.E.N.T.Ri, il Registro elettronico per la tracciabilità dei rifiuti entrato in vigore a metà dicembre 2024 e che ha visto l’avvio della piena operatività lo scorso 13 febbraio. In poco più di 7 giorni, sono già stati vidimati digitalmente tramite il sistema R.E.N.T.Ri circa tre milioni di formulari e 94.000 registri di carico e scarico, per complessive 180.000 movimentazioni comunicate al portale”.

Polizze catastrofali: obbligo entro il 31 marzo 2025

Con la conversione in legge del decreto Milleproroghe, si posticipa al 31 marzo 2025 l'obbligo per le aziende di sottoscrivere una polizza assicurativa contro i danni derivanti da disastri naturali ed eventi catastrofici.

Non è arrivato un nuovo differimento, come auspicato dagli addetti ai lavori.

Per le imprese operanti nel settore della pesca e dell'acquacoltura, il termine è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025.

Milleproroghe, novità Bonus Transizione 5.0

Il Milleproroghe interviene sul Credito d'Imposta Transizione 5.0, ampliando la platea dei beneficiari e semplificando le procedure di accesso.

Tutto ciò si aggiunge alle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, che ha ridefinito le aliquote del credito d'imposta e gli scaglioni di investimento ammissibili. In particolare, le soglie di investimento sono state ridotte da tre a due, eliminando la fascia intermedia, e le nuove aliquote sono state fissate al 35% per investimenti fino a 10 milioni di euro e al 5% per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro, fino a un massimo di 50 milioni per anno per impresa.

Inoltre, per incentivare l'adozione di tecnologie fotovoltaiche avanzate, la maggiorazione riconosciuta per l'acquisto di moduli fotovoltaici prodotti negli Stati membri dell'UE è stata aumentata al 150% per i moduli con un'efficienza di cella almeno pari al 24%.

Queste disposizioni mirano a promuovere gli investimenti delle imprese nella transizione digitale ed energetica, offrendo incentivi fiscali più vantaggiosi e procedure semplificate per l'accesso alle agevolazioni.

Ampliamento della platea delle imprese beneficiarie e iter normativo

Il Decreto Milleproroghe, in fase di conversione in legge, introduce un'importante modifica alla disciplina del Bonus Transizione 5.0, ampliando il numero di imprese che potranno beneficiare dell’agevolazione. La novità principale riguarda la possibilità di accedere al bonus anche per investimenti effettuati prima della presentazione della comunicazione preventiva al MIMIT, a condizione che siano stati avviati a partire dal 1° gennaio 2024. In particolare, saranno considerati ammissibili anche gli investimenti sostenuti prima del 7 agosto 2024, data fino ad oggi ritenuta il termine per la presentazione della comunicazione preventiva.

Questa modifica nasce per superare un’incertezza normativa che aveva limitato l’accesso all’incentivo per molte imprese. Inizialmente, il Decreto Legge n. 19/2024 (art. 38, comma 2) stabiliva che tutte le imprese residenti in Italia potessero beneficiare del credito d’imposta per investimenti in innovazione e risparmio energetico, ma faceva riferimento solo alla data di avvio dell’agevolazione (1° gennaio 2024) senza specificare se fossero inclusi gli investimenti realizzati prima della comunicazione ufficiale.

Successivamente, il decreto attuativo MIMIT del 24 luglio 2024 ha chiarito che:

  • gli investimenti dovevano essere avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025;
  • la data di avvio del progetto corrispondeva al primo impegno vincolante per l’acquisto dei beni, escludendo quindi gli ordini effettuati nel 2023.

Tuttavia, un’ulteriore incertezza è sorta dopo la pubblicazione delle FAQ del MIMIT (8 ottobre 2024, aggiornate il 2 novembre 2024), secondo cui anche per gli investimenti già completati era necessaria la prenotazione del credito con una comunicazione preventiva (ex ante). Questa interpretazione ha generato dubbi tra le imprese, poiché la normativa non era esplicita sul riconoscimento degli investimenti effettuati prima della comunicazione ufficiale.

Per risolvere definitivamente la questione, durante la conversione in legge del Decreto Milleproroghe, è stato introdotto un emendamento chiarificatore, che stabilisce che sono agevolabili anche gli investimenti sostenuti prima della richiesta di accesso al credito, purché effettuati a partire dal 1° gennaio 2024.

NOTA BENE: L'ufficialità della modifica dipende dalla conversione in legge entro il 25 febbraio 2025, ma ulteriori cambiamenti sono improbabili, poiché richiederebbero un nuovo passaggio in Senato. Di fatto, l’estensione della platea dei beneficiari può già considerarsi quasi definitiva.

Nuova procedura semplificata per il riconoscimento del credito

Con le modifiche introdotte, le imprese che hanno già completato un investimento possono saltare la fase di "Conferma 20%" e trasmettere direttamente la comunicazione di completamento (ex post). Questa dovrà essere convalidata dal Gestore Servizi Energetici (GSE), che verificherà il rispetto dei requisiti richiesti.

Il completamento dell'investimento viene definito in base alla tipologia:

  • Beni materiali e immateriali 4.0 → data di effettuazione dell’investimento;
  • Beni per autoproduzione di energia rinnovabile → data di fine lavori (con obbligo di entrata in esercizio entro un anno);
  • Formazione su tecnologie per la transizione produttiva → data di sostenimento dell’esame finale.

Questa semplificazione riduce gli adempimenti burocratici e agevola le imprese nell’accesso al Credito d'Imposta Transizione 5.0, mantenendo però invariati i requisiti tecnici e le scadenze previste.

Tempistiche e adempimenti invariati

Nonostante le modifiche introdotte, il calendario degli adempimenti resta invariato. Gli investimenti agevolabili dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2025, mentre la comunicazione di completamento dovrà essere trasmessa entro il 28 febbraio 2026, accompagnata dalla certificazione ex post di un valutatore indipendente. Questa dovrà attestare che gli investimenti sono stati realizzati in conformità ai requisiti previsti dalla certificazione ex ante. Per le imprese è quindi essenziale rispettare queste scadenze per accedere al Credito d'Imposta Transizione 5.0.

Milleproroghe, rinvii fiscali a favore dell’Agenzia delle Entrate

Il Decreto Milleproroghe introduce diverse proroghe fiscali a vantaggio dell’Agenzia delle Entrate, posticipando alcune scadenze fondamentali per il concordato preventivo biennale (CPB), gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) e la dichiarazione dei redditi.

Rinvio dei software ISA e del concordato preventivo

I software per la compilazione e trasmissione degli ISA e quelli necessari per la proposta del concordato preventivo biennale (CPB) saranno disponibili entro il 30 aprile 2025, invece che entro il 15 marzo e il 15 aprile, come previsto in origine.

Tuttavia, non è stata prorogata (almeno per ora) la scadenza per l’adesione alla seconda edizione del  concordato preventivo biennale, che resta ferma al 31 luglio 2025.

Proroga dei modelli di dichiarazione dei redditi

I modelli dichiarativi per il 2025 (redditi e Irap) dovranno essere approvati e resi disponibili entro il 17 marzo 2025, anziché entro il termine ordinario. 

Il termine per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi viene spostato al 30 aprile 2025 dal 15 aprile 2025.

Più tempo per l’attestazione di sostenibilità

I revisori incaricati della rendicontazione di sostenibilità per il periodo in corso al 31 dicembre 2024 potranno rilasciare le attestazioni, purché abbiano acquisito almeno cinque crediti formativi nelle materie di riferimento, entro la data di conversione del decreto Milleproroghe in legge.

Proroga del divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie

È stata confermata la proroga del divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie rivolte a persone fisiche per tutto il 2025.

In precedenza, la proroga era prevista solo fino al 31 marzo 2025, ma con la modifica introdotta, i medici e le strutture sanitarie non saranno obbligati a emettere fatture elettroniche tramite il Sistema di Interscambio (SdI) per l’intero anno, sia per le prestazioni da comunicare al Sistema Tessera Sanitaria (STS), sia per quelle non soggette a tale obbligo.

Queste proroghe mirano a dare più tempo all’Agenzia delle Entrate e ai professionisti per adeguarsi alle nuove disposizioni, riducendo la pressione sugli adempimenti fiscali del 2025.

Rinvio delle assemblee a distanza fino al 31 dicembre 2025

Anche nel 2025, società di capitali, cooperative, mutue assicuratrici ed enti associativi potranno continuare a svolgere assemblee a distanza, anche senza una specifica previsione statutaria. La proroga, contenuta in un emendamento al Decreto Milleproroghe (DL 202/2024), estende per la quinta volta le disposizioni introdotte con l’art. 106 del DL 18/2020 durante l’emergenza Covid-19.

Le società e gli enti interessati potranno:

  1. Svolgere assemblee ibride, permettendo la partecipazione sia in presenza che a distanza, con voto elettronico o per corrispondenza.
  2. Svolgere assemblee interamente virtuali, senza obbligo di presenza fisica di presidente, segretario o notaio, garantendo:
    • Identificazione dei partecipanti;
    • Partecipazione attiva e diretta;
    • Esercizio del diritto di voto.

Le società potranno beneficiare di queste modalità più flessibili, favorendo una maggiore partecipazione, ma sarà fondamentale che l’assemblea venga effettivamente tenuta entro il 31 dicembre 2025, non solo convocata.

Questa ulteriore proroga conferma la necessità di una riforma strutturale che renda le assemblee digitali una possibilità permanente, evitando la continua dipendenza da rinnovi normativi. Un primo passo in questa direzione è stato fatto per le associazioni del Terzo Settore con la Legge 104/2024, che ha modificato l’art. 24 del D.Lgs. 117/2017, permettendo agli associati di partecipare e votare da remoto, salvo espressa esclusione nello statuto.

L'auspicio è che anche per società ed enti si arrivi presto a una normativa stabile, che consolidi le assemblee digitali come una modalità ordinaria e non più eccezionale, valorizzandone i vantaggi in termini di efficienza, accessibilità e semplificazione operativa.

Allegati

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito