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Ispezione del lavoro

Gravidanza e licenziamento, la storia di Mariella

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 29/01/2015 Da oltre dieci anni Mariella è impiegata nell’ufficio contabilità di un’azienda che installa porte e finestre, ma il lavoro nell’ultimo periodo ha subito un drastico calo. Sarà la crisi che ha investito il settore edile, sarà la concorrenza sempre più spietata. Fatto sta che per la nostra lavoratrice il futuro non è per niente roseo.

Ma c’è un evento tanto cercato quanto inaspettato: finalmente Mariella attende un bambino. L’ha desiderato tanto, ora i pensieri negativi sul futuro lavorativo possono essere accantonati e il tempo con il marito può essere trascorso pensando a come modificare la casa per renderla più accogliente e colorata in vista del nuovo arrivo. E poi di corsa in libreria ad acquistare un libro sulla gravidanza; quante domande alle amiche che già hanno vissuto questa esperienza e che bei confronti con la mamma. L’emozione è forte e il futuro cambia prospettiva.

Per Guido invece, titolare della ditta in cui lavora Mariella, la prospettiva è sempre la stessa. Non riesce ad andare avanti, allo stato attuale il costo della brava dipendente è praticamente insostenibile. Così, sebbene a malincuore, prende la decisione di licenziarla.

Mariella è letteralmente sconvolta, ma cerca di controllare i propri sentimenti, consapevole che la gravidanza rappresenta un momento molto delicato da questo punto di vista. Pier Giorgio, suo marito, vuole andare fino in fondo e comprendere se ci possano essere o meno tutele per la situazione di Mariella. Si rivolge così alla Direzione Territoriale del Lavoro e scopre che il licenziamento della lavoratrice in stato interessante è radicalmente nullo (art. 54 comma 5 del T.U. n. 151/2001), pertanto Mariella deve essere reintegrata.

L’ispettore del lavoro di turno spiega a Pier Giorgio che non conta se il datore di lavoro è a conoscenza o meno della gravidanza (cfr. Cass. civ. Sez. lavoro, 20/07/2012): tale evenienza rileva solo al fine delle sanzioni amministrative. Ma non sono certo le sanzioni che interessano a Pier Giorgio…

Così, quando fa rientro a casa, il marito comunica la bella notizia a Mariella. A breve si torna al lavoro e non sarà possibile procedere ad alcun licenziamento fino al raggiungimento dell’anno di età del bambino.

Guido non sapeva della gravidanza, Mariella non l’aveva nemmeno avvertito, forse per un po’ di scaramanzia. A questo punto al datore di lavoro non rimane che riaccogliere Mariella; chiede però al marito di stare con occhi e orecchie aperti, va bene il reintegro di Mariella, ma occorre trovare nuovi appalti, altrimenti lo stipendio non arriva lo stesso…

Licenziamento della lavoratrice madre

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 29/01/2015 La legge appronta una gamma di tutele per i genitori nelle diverse fasi della gravidanza e dei primi anni di vita del bambino. La disciplina di riferimento è contenuta nel D.lgs. n. 151/01 (testo unico delle disposizioni in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità). Tra le tutele spicca il congedo di astensione obbligatoria e facoltativa, nonché la facoltà di avvalersi dei riposi retribuiti di periodo di congedo per le eventuali malattie del figlio e, soprattutto, la previsione contenuta nell’art. 54 del T.U. n. 151 cit., che sancisce il divieto di licenziamento della lavoratrice madre dall’inizio del periodo di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino.

È cumulabile il lavoro straordinario con la Cassa integrazione?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 19/12/2014 I lavoratori Tizio e Caio si sono recati alla DTL per effettuare una denuncia nei confronti del proprio datore di lavoro, lamentando la cattiva gestione da parte di quest’ultimo della Cassa integrazione, consistente nel cumulo di quest’ultima con lavoro straordinario. Quali conseguenze si prospettano per il datore di lavoro.

È cumulabile il lavoro straordinario con la Cassa integrazione?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 19/12/2014 Pur in assenza di uno specifico divieto normativo, l’interpretazione sistematica delle leggi relative alla Cassa Integrazione e all’orario di lavoro comporta l’impossibilità di conteggiare, quantomeno all’interno della stessa settimana lavorativa, le ore di cassa integrazione e quelle di lavoro straordinario tra lavoratori che espletano le medesime mansioni.

Come inquadrare ai fini INAIL il familiare del socio di società di persone?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 05/12/2014 Il recente pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione esclude categoricamente la possibilità di avvalersi del collaboratore familiare per le società di persone, superando in tal modo le direttive INAIL.

Come inquadrare ai fini INAIL il familiare del socio di società di persone?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 05/12/2014 Gli ispettori della DTL effettuano un accesso ispettivo all’interno dei locali di Alfa Snc e trovano al lavoro Tizio figlio di Caio, quest’ultimo socio di Alfa. Tizio risulta iscritto all’INAIL come collaboratore familiare di Caio. Gli ispettori sono chiamati a decidere se tale rapporto di collaborazione sia o meno compatibile con lo schema dell’impresa familiare di cui all’art 230 bis c.c.. Quali conseguenze giuridiche possono prospettarsi all’esito degli accertamenti?

Lavoro a chiamata: quante proroghe per quello a tempo determinato?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 28/11/2014 Il contratto di lavoro intermittente a tempo determinato non rientra nella disciplina prevista dal D.lgs. 368/2001. In tema di proroga della durata del contratto non operano quindi le regole previste per i rapporti a tempo determinato, ma ciò nonostante in caso di plurime proroghe si potrebbe andare incontro ad un abuso del diritto, con la conseguente trasformazione del rapporto a tempo indeterminato.

Lavoro a chiamata: quante proroghe per quello a tempo determinato?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 28/11/2014 Gamma Spa stipula con Tizio un contratto di lavoro intermittente a tempo determinato. Ogni volta che il contratto è in prossimità della scadenza, Gamma Spa proroga il rapporto, sicché quest’ultimo viene sottoposto a continue e innumerevoli proroghe. È legittima la condotta di Gamma Spa?

Comunicazione voucher in corso di accesso: è applicabile la maxisanzione?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 21/11/2014 In assenza di comunicazione preventiva riguardante l’utilizzo di voucher, stante la non concordante prassi amministrativa, l’eventuale maxisanzione irrogata potrebbe risultare illegittima laddove gli ispettori non siano in possesso di elementi istruttori dimostrativi della subordinazione del rapporto di lavoro instaurato.

Comunicazione voucher in corso di accesso: è applicabile la maxisanzione?

Enrico Presilla e Andrea Seppoloni - Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia | 21/11/2014 Gamma, impresa commerciale, contatta il lavoratore Tizio per effettuare prestazioni di lavoro occasionali e accessorie. Nel corso della prestazione il personale ispettivo effettua un accesso in azienda e all’interno trova Tizio intento al lavoro. Nel corso dell’accesso, Gamma effettua la comunicazione preventiva all’INPS per la prestazione resa da Tizio. Nonostante ciò gli ispettori contestano a Gamma il lavoro nero di Tizio e irrogano la maxisanzione. È corretto l’operato degli ispettori?