08/03/2012
Con sentenza del 6 marzo 2012, pronunciata relativamente al ricorso n. 23563/07, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha dichiarato irricevibile, per inesistenza “di un pregiudizio rilevante”, il ricorso per violazione dell'articolo 6 della legge Pinto, presentato da un uomo italiano che, per la lunga durata di un processo penale, aveva goduto di una riduzione della pena in considerazione della prescrizione del reato più importante tra quelli contestatigli.
Così, l’imputato che abbia...
08/03/2012
Con sentenza n. 9122 depositata lo scorso 7 marzo 2012, la Corte di cassazione ha confermato la decisione di condanna per omicidio colposo inflitta dai giudici dei gradi precedenti nei confronti di un piccolo imprenditore in considerazione della morte occorsa ad uno dei suoi soci mentre questi era occupato ad istallare, in azienda, un impianto di condizionamento.
La Suprema corte ha aderito alle argomentazioni e valutazioni contenute nella sentenza di merito ai sensi della quale le ridotte...
08/03/2012
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 8145 del 2 marzo 2012, ha respinto il ricorso presentato da un uomo avverso la decisione con cui il Gip del Tribunale di Treviso aveva applicato, nei suoi confronti, la pena stabilita dall’accordo delle parti, quale imputato del reato di violenza sessuale per avere costretto con violenza e minacce la nipote minorenne a subire atti sessuali. La condotta ascrittagli era stata fatta ricadere nelle ipotesi di minore gravità di cui al terzo comma...
07/03/2012
Se la contraddittorietà ed inidoneità degli elementi di prova acquisiti nel corso delle indagini possono essere superate nella fase dibattimentale non va pronunciato il proscioglimento. Ed infatti, un quadro della vicenda non definito e cristallizzato, non può ritenersi esente da “evoluzione probatoria in sede dibattimentale”.
Sulla scorta di detto principio i giudici di Cassazione, con la sentenza n. 8912 del 6 marzo 2012, hanno accolto il ricorso avanzato dal procuratore della Repubblica...
06/03/2012
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 8555 del 5 marzo 2012, nel confermare la condanna di un dipendente a risarcire i danni causati all’impresa per danneggiamento, chiarisce che il dipendente che cancella i file dal pc aziendale spostandoli nel cestino e che, successivamente, svuota il cestino, commette reato.
Non rileva il fatto che anche l’eliminazione definitiva dal cestino non è realmente tale. Con “una complessa procedura tecnica che richiede l'uso di particolari sistemi...
06/03/2012
Sì alla condanna per ingiuria a carico di chi compia “movimenti labiali, espressivi di una delle parole usualmente utilizzate, per esporre in maniera volgare e diretta, nei confronti di destinatario di sesso femminile, un giudizio negativo sulla eticità di un suo comportamento o del suo stile di vita”.
E’ quanto sottolineato dai giudici di Cassazione nel testo della sentenza n. 8558 del 5 marzo 2012, pronunciata con riferimento ad una vicenda in cui una donna era stata condannata nei gradi...
05/03/2012
E’ stata annullata, senza rinvio, dai giudici di Cassazione – sentenza n. 8076 del 1° marzo 2012 - la pronuncia di condanna disposta dalle Corti di merito nei confronti di una nonna ritenuta responsabile, ai fini civili, di due episodi di sottrazione della nipote minore in quanto non aveva consentito, in due circostanze, al padre separato di vedere la figlia minore e di prelevarla dall’abitazione della ex coniuge.
Mentre i giudici di merito avevano ritenuto che la ritenzione della minorenne...
02/03/2012
La Quarta sezione penale della Cassazione, con la sentenza n. 3041 del 1° marzo 2012, ha sottolineato che, nell’ambito dell’accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza, i risultati del prelievo ematico effettuato durante il ricovero presso una struttura ospedaliera pubblica a seguito di incidente stradale, trattandosi di elementi di prova acquisiti attraverso la documentazione medica, sono processualmente utilizzabili nei confronti dell’imputato a prescindere dal consenso di...
01/03/2012
Le Sezioni unite penali della Cassazione, con la sentenza n. 5859 del 15 febbraio 2012, hanno annullato una sentenza penale di merito nel punto relativo alla ritenuta rilevanza della recidiva per effetto di tre precedenti condanne penali. I giudici di legittimità hanno affermato che di queste condanne, in realtà, non avrebbe dovuto tenersi conto in considerazione del fatto che le relative pene, previo cumulo, erano state eseguite con affidamento in prova al servizio sociale, con esito positivo...
01/03/2012
Secondo i giudici della Seconda sezione penale di Cassazione – sentenza n. 7966 del 29 febbraio 2012 – l’utilizzo abusivo del contrassegno per invalidi non integra la fattispecie del reato di truffa né quello di sostituzione di persona, costituendo esclusivamente un mero illecito amministrativo punibile con una sanzione amministrativa a cui potrebbe, eventualmente seguire, se reiterato, “l’efficace misura della revoca della autorizzazione”.
La relativa condotta, infatti, da un lato “è un...