Diritto Civile

Meno danni al protestato

08/05/2008 Non consente il risarcimento del danno, la sentenza di Cassazione 11049 del 6 maggio scorso, che, per l’appunto, non dà diritto al legale rappresentante di una società di chiedere il risarcimento del danno, da parte del notaio, quando viene protestato per aver emesso un assegno a vuoto per conto dell’azienda. E’, d’altra parte, buona notizia che la sentenza non consenta neppure l’iscrizione del nome dell’imprenditore negli elenchi ufficiali della Camera di commercio, che, se avvenuta, va...
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Contumaci pressati

08/05/2008 L’importante pronuncia delle Sezioni Unite della Cassazione (sent. 10817 del 29.4.2008) ha finalmente risolto il contrasto giurisprudenziale formatosi in ordine alle notificazioni nel giudizio di legittimità: pur essendo nulla la notifica fatta nel domicilio eletto in primo grado, e possibile la sua rinnovazione entro sessanta giorni, ex art. 291 c.p.c. La nullità cui si riferisce la Consulta è dunque una nullità sanabile, non si tratta quindi di una inesistenza della notifica.
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Parcheggi a giudizio

07/05/2008 Le sezioni unite della Cassazione (sent. n. 10827 del 29.4.2008) hanno chiarito che i concessionari di gestione e sorveglianza dei parcheggi a pagamento per conto del Comune possono direttamente citare in giudizio, avanti al giudice di pace, al posto dell’ente, il cittadino che non abbia pagato il ticket per il posteggio dell’autovettura negli appositi spazi blu. Nel caso di specie, la società concessionaria aveva ricevuto apposito mandato dal Comune anche per il recupero, anche nei confronti...
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Separati per sempre

06/05/2008 Il decreto del Tribunale con cui vengono omologate le condizioni inerenti il mantenimento, in caso di separazione consensuale tra i coniugi, non sono impugnabili in Cassazione, semmai avanti al giudice di merito per vizi del consenso, mancando nel decreto di omologa il carattere della decisorietà e della definitività. E’ quanto stabilito dai giudici della Suprema Corte nella sentenza n. 10932 del 30.4.2008.
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Paternità, accertamento più facile

05/05/2008 In materia di accertamento della paternità, la Corte di Cassazione ha stabilito due principi fondamentali: l’uno riguarda il rifiuto dei presunti fratelli alle prove ematiche, considerato quale elemento di prova favorevole per chi chiede il riconoscimento, l’altro ritiene possibile l’effettuazione del test del Dna anche sul cadavere del presunto padre (sentenze n. 10051 e n. 10007 del 16 aprile 2008). A consolidare l’orientamento volto a favorire il riconoscimento della paternità, anche la...
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Agevolato il risarcimento danni

30/04/2008 Le sezioni unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9040/08, depositata lo scorso 8 aprile, hanno fissato il principio secondo cui per ottenere il risarcimento dei danni dalla p.a. non è necessario proporre pregiudizialmente l’azione amministrativa di annullamento dell’atto illegittimo. Detta pronuncia, oltre ad agevolare il privato che lamenta un danno dalla condotta dell’amministrazione, incide anche sulla decorrenza dei termini prescrizionali dell’azione di risarcimento. Gli stessi...
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Dna, l’esame non va negato

28/04/2008 La I sezione civile della Suprema Corte, con la sentenza n. 10007/ 08 dello scorso 16 aprile, ha cassato con rinvio, per vizio di motivazione, la decisione della Corte di Appello con cui si negava la possibilità di procedere agli esami ematologici e genetici sulle spoglie del presunto padre deceduto dal 1981. Ad avviso della Corte, infatti, “il principio secondo il quale il provvedimento che non disponga la consulenza tecnica, rientrando appunto nel potere discrezionale del giudice del...
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Il praticante risponde degli atti stragiudiziali

28/04/2008 Il praticante avvocato è responsabile per i danni cagionati al proprio assistito, essendo valido il contratto di prestazione professionale tra loro instaurato per lo svolgimento di attività stragiudiziale (Corte Cassazione sent. n. 8445/08). In senso conforme, la decisione della Cassazione (sent. n. 740/07), che stabiliva la nullità del contratto concluso tra praticante avvocato e cliente solo per l’esercizio di attività giudiziale, in cui è necessaria l’iscrizione all’albo.
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L’abitabilità non incide sulla locazione

28/04/2008 Le pronunce della Cassazione in materia di locazione affermano che il contratto di locazione è valido anche se l’immobile locato è abusivo, privo sia di concessione che di condono (sent. n. 22312/07), ovvero manca la licenza di abitabilità (sent. 13270/00), non determinando dette illegalità la nullità del contratto di locazione, purché il conduttore abbia potuto utilizzare il bene secondo al destinazione convenuta. L’oggetto del contratto, infatti, è la prestazione e non il bene, e la causa...
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