Sicurezza sul lavoro, in arrivo la certificazione etica

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Sicurezza sul lavoro, in arrivo la certificazione etica

L’istituzione della certificazione etica per le imprese al centro del disegno di legge n. 1157, presentato al Senato il 4 giugno 2024 su iniziativa del senatore De Priamo.

La sicurezza sul lavoro, dunque, è ancora oggetto di interventi normativi, dopo l’introduzione della patente a crediti, volti ad arginare il pressoché quotidiano fenomeno degli incidenti e delle morti sul lavoro.

Vediamo nei dettagli di che si tratta.

Certificazione etica: a chi è rivolta e come si ottiene

A chi è rivolta

Il disegno di legge si applica agli Enti pubblici, alle imprese quotate e non quotate in borsa, alle società di persone con almeno cinque dipendenti, alle imprese artigiane finanziate tramite emissione di titoli di partecipazione o di debito destinati al pubblico, e alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) e no-profit che svolgono attività di raccolta fondi senza scopo di lucro.

Come si ottiene

Per ottenere la certificazione di eccellenza tecnica nei comportamenti aziendali, denominata appunto certificazione etica, i datori di lavoro devono soddisfare una serie di requisiti:

  • competenze tecniche e professionali: I datori di lavoro devono possedere competenze specifiche nella normativa sulla salute e sicurezza sul lavoro.
  • bilancio di sostenibilità: Le aziende evono produrre annualmente un bilancio di sostenibilità e impegnarsi attivamente nella salvaguardia dell'ambiente secondo i criteri ESG (ambientale, sociale e di governance).
  • competenze sull'intelligenza artificiale: occorre avere conoscenze sugli effetti dell'intelligenza artificiale sul lavoro e sulle risorse umane per garantire una crescita economica sostenibile e un lavoro dignitoso per tutti.
  • codice etico: i datori di lavoro devono disporre di un codice etico che regoli i comportamenti aziendali.
  • trasparenza: Occorre garantire trasparenza negli atti e nelle procedure aziendali;
  • assenza di rapporti con condannati: i datori di lavoro interessati non devono intrattenere rapporti professionali o economici con soggetti condannati per reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

La certificazione etica è articolata su 5 livelli di accreditamento (A, B, C, D ed E), determinati dal Ministero del Lavoro.

Società di certificazione etica

Le società di certificazione etica sono individuate dall’articolo 3 del disegno di legge quali entità indipendenti costituite in forma di società di capitali che svolgono attività di formazione, promozione e consulenza per il rilascio della certificazione etica.

Queste società devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • Organi societari: Devono includere rappresentanti di organismi o associazioni che promuovono la certificazione etica, e rappresentanti di università che offrono insegnamenti di etica sociale, pubblica ed economica.
  • Esperienza: Devono avere competenze specifiche nella valutazione e nel rilascio della certificazione etica da almeno dieci anni.
  • Iscrizione al registro nazionale: Devono essere iscritte nel registro nazionale delle società di certificazione etica, istituito presso il Ministero del Lavoro.

Utilizzo illegittimo della certificazione etica

Per prevenire l'uso improprio della certificazione etica, il disegno di legge n. 1157 del 4 giugno 2024 attribuisce alla Guardia di Finanza la competenza per la vigilanza e il controllo.

Le aziende che utilizzano la dicitura "prodotto etico" senza aver ottenuto la certificazione, o che riportano un livello di accreditamento diverso da quello assegnato, sono obbligate a ritirare i prodotti non conformi dal mercato entro cinque giorni dall'accertamento della violazione.

Inoltre, le aziende colpevoli di tali infrazioni sono soggette a una multa iniziale di 70.000 euro, con un aumento del 10% per ogni successiva violazione.

Incentivi

Con l'obiettivo di promuovere l'adozione di pratiche aziendali sostenibili e sicure il disegno di legge prevede anche i seguenti incentivi:

  • priorità nell’assegnazione di risorse pubbliche: Le imprese certificate hanno priorità nell'accesso a finanziamenti pubblici, favorendo così investimenti in sicurezza e sostenibilità;
  • finanziamenti agevolati: Le imprese certificate possono ottenere finanziamenti a tasso agevolato, garantiti da prestiti obbligazionari emessi da banche nazionali ed estere presenti in Italia;
  • detrazioni fiscali: Le spese sostenute per ottenere la certificazione etica sono detraibili, riducendo così il costo netto per le aziende che investono in pratiche di sicurezza;
  • Iva ridotta: Le imprese certificate beneficiano di un'aliquota Iva ridotta al 4% per le spese sostenute in attività di pubblicità e promozione;
  • punteggio aggiuntivo nelle gare d'appalto: Le imprese con certificazione etica ricevono un punteggio aggiuntivo di due punti nelle gare d'appalto delle pubbliche amministrazioni, aumentando le loro possibilità di aggiudicarsi contratti pubblici;
  • detrazione del 20% delle spese: È prevista una detrazione fiscale pari al 20% delle spese documentate per l'attuazione dei requisiti di sicurezza e sostenibilità.

FAQ

A chi si applica il disegno di legge n. 1157?

Il DDL 1157 si applica a enti pubblici, imprese quotate e non quotate in borsa, società di persone con almeno cinque dipendenti, imprese artigiane finanziate tramite emissione di titoli di partecipazione o debito, e organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) e no-profit.

Che cos'è la certificazione etica?

La certificazione etica è un riconoscimento formale rilasciato alle aziende che dimostrano un impegno concreto nella riduzione dei rischi per i lavoratori, nella trasparenza delle operazioni aziendali e nella promozione di pratiche sostenibili e sicure. La certificazione prevede diversi livelli di accreditamento (A, B, C, D, E).

Come si ottiene la certificazione etica?

Per ottenere la certificazione etica, le aziende devono soddisfare requisiti specifici, tra cui competenze tecniche e professionali in materia di sicurezza sul lavoro, produzione di un bilancio di sostenibilità annuale, trasparenza nelle procedure aziendali, e l'assenza di rapporti con soggetti condannati per reati di sicurezza sul lavoro.

Chi rilascia la certificazione etica?

La certificazione etica è rilasciata da società di certificazione etica, organizzazioni indipendenti costituite in forma di società di capitali che svolgono attività di formazione, promozione e consulenza in materia di sicurezza sul lavoro.

Quali sono le sanzioni per l'uso improprio della certificazione etica?

Le aziende che utilizzano la dicitura "prodotto etico" senza aver ottenuto la certificazione, o che riportano un livello di accreditamento diverso da quello effettivamente assegnato, devono ritirare i prodotti non conformi dal mercato entro cinque giorni e sono soggette a una sanzione amministrativa di 70.000 euro, aumentata del 10% per ogni successiva infrazione.

Quali incentivi sono previsti per le imprese certificate?

Le imprese che ottengono la certificazione etica possono beneficiare di vari incentivi, tra cui priorità nell'assegnazione di risorse pubbliche, finanziamenti a tasso agevolato, detrazioni fiscali sulle spese per la certificazione, aliquota IVA ridotta al 4% per spese di pubblicità e promozione, e un punteggio aggiuntivo nelle gare d'appalto pubbliche.

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