Cassa forense: contributi per figli e informatica, domande fino a metà luglio
Pubblicato il 01 luglio 2025
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Scade il 15 luglio 2025 il termine per presentare le domande di partecipazione a due bandi assistenza 2025 di Cassa Forense.
Si tratta dei seguenti bandi:
Bando n. 2/2025 – Contributi per strumenti informatici destinati allo studio legale
Il bando n. 2/2025 è rivolto ad avvocati e praticanti avvocati, anche con iscrizione alla Cassa in corso, e prevede un rimborso pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di strumenti informatici necessari all’attività professionale.
Le spese ammissibili devono essere state sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 9 aprile 2025, e riguardare una sola unità per ciascuna delle seguenti categorie: personal computer, tablet, scanner, webcam, stampanti, licenze software, sistemi di videoconferenza, dispositivi di sicurezza informatica e servizi di intelligenza artificiale.
Il contributo erogabile per ciascun richiedente è compreso tra € 300,00 e € 2.000,00.
La graduatoria sarà formata in base al reddito netto professionale 2023, con priorità ai redditi inferiori. In caso di parità, prevarrà la minore età anagrafica e, successivamente, l’anzianità di iscrizione alla Cassa. Il fondo disponibile ammonta a € 1.800.000,00.
Bando n. 14/2025 – Contributi per figli nati, adottati o affidati nel 2024
Il bando n. 14/2025 si inserisce tra le misure a sostegno della famiglia e prevede l’erogazione di un contributo di € 2.000,00 per ciascun figlio nato, adottato o affidato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. Possono accedere al beneficio avvocati e praticanti iscritti alla Cassa, non sospesi o cancellati, nonché i titolari di pensione di invalidità o indiretta, a condizione che siano in possesso dei requisiti contributivi e reddituali previsti.
La graduatoria sarà determinata secondo tre livelli di priorità:
- richiedenti che non percepiscono indennità di maternità o paternità;
- richiedenti che hanno avuto parti gemellari o adozioni multiple, con indennità percepita;
- altri richiedenti che abbiano percepito indennità genitoriali.
All’interno di ciascuna fascia, il criterio determinante sarà il valore ISEE (in ordine crescente), seguito dal numero di figli minori e dalla minore età del richiedente in caso di ulteriore parità.
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