Anteprima di Approfondimenti Fisco: per vedere il dettaglio degli articoli è necessario abbonarsi al servizio.

Approfondimenti Fisco

La responsabilità del commercialista

14/07/2016

I casi in cui il Dottore Commercialista o più in generale il consulente fiscale sono chiamati davanti al giudice dai propri clienti per inadeguatezza della prestazione sono diversi e sempre più numerosi. In molte situazioni il professionista viene citato davanti al giudice civile per il risarcimento del danno creato al cliente dopo ad esempio un provvedimento impositivo divenuto definitivo, a seguito dell'esistenza di un nesso causale tra il “danno accertativo” e lo svolgimento della prestazione professionale.

Sul caso specifico la Cassazione (seconda sezione civile) è tornata con una sentenza depositata il 16 giugno scorso (n. 12463). La sentenza fornisce diversi chiarimenti utili per il corretto inquadramento delle obbligazioni civilistiche che il professionista assume con l’accettazione dell’incarico professionale.

Interpello abbreviato

07/07/2016

L’adempimento collaborativo noto anche come “cooperative tax compliance” viene introdotto nel nostro ordinamento tributario dal D.Lgs. 5.8.2015, n. 128 in attuazione della Legge delega 23/2014. Alla base di questo regime vi è un rapporto di trasparenza fra contribuenti ed Amministrazione finanziaria da realizzare attraverso la condivisione preventiva di aree fiscali di particolare rilevanza individuate tramite un sistema di rilevazione, misurazione, monitoraggio e gestione del rischio fiscale.

Il regime di adempimento collaborativo comporta l’assunzione di impegni sia per l’Agenzia delle Entrate sia per i contribuenti ammessi allo stesso, e risponde ad esigenze di certezza e di stabilità nell’applicazione della norma tributaria, nonché di riduzione del contenzioso. Un istituto di sicuro interesse per coloro che saranno ammessi al regime di adempimento collaborativo è il cosiddetto interpello “abbreviato”, uno strumento certo e veloce per comunicare con l'Agenzia.

Problematiche fiscali delle locazioni turistiche

30/06/2016

In un paese ad alta vocazione turistica come l'Italia la locazione di case stanze e appartamenti per le vacanze può risultare una attività che crea un rilevante riscontro economico. Nell’ambito della nozione di locazione turistica in particolare viene riscontrata un’attività ricettiva, che consiste nella messa a disposizione totale o parziale di immobili ad uso abitativo a favore di turisti per soggiorni di breve durata. Questa attività viene regolata in ambito amministrativo solo in parte da normative statali (vi è ad esempio il c.d. Codice del turismo le cui disposizioni in parte sono state dichiarate costituzionalmente illegittime), essendo per lo più disciplinata a livello locale da leggi regionali e regolamenti locali, e di conseguenza per una esaustiva analisi delle singole fattispecie di locazione turistica non si può non fare riferimento alle diverse discipline territorialmente vigenti.

Agevolazioni e retribuzioni premiali

23/06/2016

La Legge di Stabilità 2016 (Legge n. 208 del 28 dicembre 2015) ha previsto delle agevolazioni fiscali relative alle retribuzioni premiali, in collegamento con la partecipazione dei dipendenti all’organizzazione del lavoro aziendale, nonché per lo sviluppo del welfare aziendale che si sostanzia nell’attribuzione di opere o anche somme sostitutive (dette benefit) connotati da particolari rilevanza sociale.

Le disposizioni interessano diverse componenti del reddito di lavoro dipendente collegate tra di loro in un disegno finalizzato a ridurre l’onere fiscale gravante sul lavoro subordinato, sia per i dipendenti, che per alcune voci retributive sono assoggettati ad una minor tassazione, sia per i datori di lavoro, per il risparmio degli oneri contributivi dovuto all’ampliamento delle componenti escluse dal reddito di lavoro dipendente ed alla possibilità di dedurre spese sostenute per il welfare aziendale in passato a deducibilità limitata.

Con le nuove disposizioni si attribuisce anche rilevanza alla contrattazione aziendale o territoriale di cui all’articolo 51 del Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, le cui previsioni assumono un ruolo centrale nella applicazione dei benefici.

Il procedimento arbitrale

16/06/2016

L’arbitrato si colloca nell’ambito delle procedure di (ADR) Alternative Dispute Resolution (ADR) e si configura come uno strumento deflattivo del contezioso civile e commerciale che, seppur con ritardo rispetto ad altri paesi, si sta positivamente affermando nell’ordinamento italiano. Il procedimento arbitrale è un mezzo alternativo rispetto al sistema giurisdizionale di risoluzione delle liti.

Tra i diversi profili dell’istituto individuiamo quello relativo:

  • all’autonomia delle parti che nel rispetto di alcuni principi basilari sono libere di procedere alla nomina di uno o più arbitri e di determinare le norme che gli stessi devono osservare nel procedimento;
  • alla durata massima durata massima del procedimento significativamente più veloce rispetto ad un giudizio ordinario.

Assegnazione agevolata: effetti e ambito di applicazione

09/06/2016

La legge n. 208 del 28 dicembre 2015, (commi da 115 a 120) ha introdotto un regime fiscale agevolato temporaneo che consente l’assegnazione e la cessione agevolata ai soci di alcune tipologie di beni immobili e beni mobili registrati, nonché la trasformazione in società semplici delle società che hanno per oggetto esclusivo o principale la gestione dei predetti beni.  I citati beni che possono formare oggetto di assegnazione e cessione agevolata ai soci sono:

·         i beni immobili diversi da quelli strumentali per destinazione, cioè quelli diversi da quelli utilizzati esclusivamente nell’esercizio dell’attività d’impresa;

·         i beni mobili iscritti in pubblici registri, non utilizzati come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa.

L’agevolazione consiste nella facoltà della società di assegnare o cedere i beni ai soci tramite l’assolvimento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’Irap pari all’8 per cento, ovvero al 10,5 per cento per le società considerate non operative o in perdita sistematica in almeno due dei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al momento dell’assegnazione.

Territorialità Iva: il regime speciale del MOSS

02/06/2016

Il regime sulla territorialità Iva dei servizi di telecomunicazione, teleradiodiffusione ed elettronici, nei rapporti B2C si basa sull’imponibilità nello Stato membro di consumo. In tale regime assume particolare rilevanza il MOSS (mini One Stop Shop), con la possibilità per gli operatori che effettuano i servizi TTE di identificarsi in un unico Stato membro per adempiere agli obblighi Iva relative a tali operazioni.

Le modifiche sulla rilevanza territoriale dei servizi di telecomunicazione, teleradiodiffusione ed elettronici (servizi TTE) resi nei confronti di privati consumatori, determinano per gli operatori, una serie di obblighi. Dal 1° gennaio 2015 infatti il prestatore di servizi di telecomunicazione (TTE) rivolti a clienti non soggetti passivi d’imposta, deve identificarsi in ogni Stato membro in cui risiedono o sono domiciliati i propri clienti, per assoggettare le prestazioni rese alle aliquote Iva vigenti in ciascuno Stato.  La prima questione che emerge è che nel caso di servizi resi a una miriade di clienti e il cui valore economico è spesso di scarsa rilevanza, un simile moltiplicarsi di obblighi potrebbe aggravare l’operatività di molti degli operatori del settore.

Processo tributario telematico

26/05/2016

È dello scorso 11 maggio una interessante circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze che rappresenta un vero e proprio vademecum operativo sul processo tributario telematico, già in parte attuato nel processo civile. L’avvio del processo tributario telematico si colloca nell’ambito del processo di digitalizzazione della giustizia, e dal 1° dicembre 2015 infatti, nelle Commissioni Tributarie delle Regioni della Toscana e dell’Umbria, è consentito alle parti, previa la registrazione al Sistema Informativo della Giustizia Tributaria, di utilizzare la posta elettronica certificata per la notifica dei ricorsi e degli appelli e di poter effettuare il successivo deposito in via telematica alla Commissione tributaria competente utilizzando l’apposito applicativo del processo tributario.

Bilancio e continuità aziendale

19/05/2016

ll postulato della continuità aziendale viene individuato nel codice civile all’articolo 2423-bis, co. 1, n. 1, il quale sancisce che “la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività…”. La continuità aziendale ha assunto nell’attuale contesto economico, caratterizzato sempre più da una maggiore incertezza e difficoltà, un carattere maggiormente rilevante quale elemento cardine e con effetti sui principi di valutazione da adottarsi ai fini di una rappresentazione chiara, veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico dell’esercizio d’impresa. La verifica della continuità risulta un elemento determinante per coloro che redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali dove viene richiesto, (allo Ias 1), che si valuti la capacità dell’impresa di continuare ad operare come un’entità in funzionamento con orizzonte temporale di almeno 12 mesi.

Nuove disposizioni nelle procedure di crisi

12/05/2016

Il decreto legge n. 18 del 14 febbraio 2016 relativo alle misure urgenti che riguardano la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio, entrato in vigore lo scorso febbraio, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale con la legge di conversione 49/2016 lo scorso 14 aprile. Il decreto prevede importanti novità in merito alle banche di credito cooperativo sulla cui disciplina il legislatore è intervenuto profondamente.

Le misure previste nel testo sono state concepite nell’ottica di sostenere il sistema del credito cooperativo, nonché rilanciare e dare nuovo impulso al sistema finanziario nazionale attraverso l’effettiva espansione dei soggetti capaci di erogare credito. Nello specifico il Capo Terzo del decreto prevede alcune disposizioni su determinati benefici fiscali a favore di soggetti che si trovano sottoposti a procedure di crisi. Gli articoli interessati sono il 14, il 15 e il 16 del suddetto capo.