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Rossella Schiavone

Rossella Schiavone

Funzionario dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, part-time autorizzata alla libera professione.

Laureata in Consulenza del lavoro, esperta di Diritto del lavoro privato e pubblico, di Privacy nel rapporto di lavoro e Controllo dei lavoratori.

Collaboratrice attiva di numerose testate specialistiche, è stata relatrice con molti anni di esperienza in master di aggiornamento, convegni, seminari, corsi di formazione, percorsi di aggiornamento dei Consulenti del Lavoro e corsi di aggiornamento di Amministrazione del personale nel mondo del lavoro privato e per funzionari della Pubblica Amministrazione.

Autrice di numerosi ebook, saggi e monografie nonché collaboratrice del “Codice Commentato del Lavoro” inerente la privacy nel rapporto di lavoro ed il controllo dei lavoratori.

Nella Redazione Edotto ha elaborato articoli, speciali di approfondimento, ebook, schede specialistiche e guide operative sui temi di specializzazione.


Assunzioni a tempo indeterminato. Esonero contributi da Stabilità 2015

La Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190 del 23 dicembre 2014, art. 1, commi 118 e segg.) ha introdotto l’esonero dei contributi previdenziali, in favore delle assunzioni a tempo indeterminato effettuate, dall’1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2015, dai datori di lavoro imprenditori e non (studi professionali compresi), per un periodo massimo di trentasei mesi e nel limite di 8.060 euro su base annua.

Entro il 31 gennaio 2015 la trasmissione del prospetto informativo disabili

I datori di lavoro, soggetti alla disciplina sulle assunzioni obbligatorie, sono tenuti ad inviare telematicamente agli uffici competenti, entro il 31 gennaio 2015, un prospetto informativo dal quale risultino il numero complessivo dei lavoratori dipendenti, il numero ed i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva, nonché i posti di lavoro e le mansioni disponibili per i lavoratori iscritti al c.d. collocamento obbligatorio.

Tempo tuta ed orario di lavoro

La questione relativa all’obbligo, o meno, per il datore di lavoro di retribuire il tempo impiegato dal dipendente per indossare la divisa aziendale è da sempre oggetto di contenzioso e per orientamento giurisprudenziale consolidato, per sciogliere i dubbi nelle varie situazioni concrete, occorre distinguere se il lavoratore abbia o meno la facoltà di scegliere il luogo ed il momento in cui indossare gli indumenti di lavoro.

Il TFR in busta paga

L’art. 1, comma 26, Legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (Legge di Stabilità 2015), prevede la possibilità per i dipendenti di richiedere al proprio datore di lavoro la liquidazione in busta paga del proprio TFR, tuttavia la possibilità di chiedere la liquidazione dell’importo mensile maturando ai sensi dell’art. 2120 c.c., è solo sperimentale e sarà esercitabile in relazione ai periodi di paga decorrenti dall’1 marzo 2015 al 30 giugno 2018.

I criteri di concessione per gli ammortizzatori sociali in deroga

I criteri di concessione per gli ammortizzatori sociali in deroga alla luce del Decreto Interministeriale n. 84273 dell'1 agosto 2014 e della prassi del Ministero del Lavoro ed in particolare della circolare n. 19 dell’11 settembre 2014 e della nota prot. n. 5425 del 24 novembre 2014.