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Eleonora Pergolari

Eleonora Pergolari, avvocato, si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Perugia. E’ redattrice della testata giornalistica Edotto e ha esperienza decennale nell’ambito dell’informazione telematica dedicata all’aggiornamento di studi professionali, studi legali e aziende.

Nella Redazione Edotto scrive quotidianamente articoli specialistici di aggiornamento normativo e giurisprudenziale, nelle materie di diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto tributario e diritto del lavoro.


Sono 300, su 1000, le coppie che si separano

In base ai dati forniti dal ministero della Giustizia con riferimento al primo semestre 2009, il rapporto delle coppie sposate che chiede la separazione è di quasi di 300 su mille. Il maggior numero di coppie in crisi si concentra nel Piemonte (418 domande ogni mille coppie) mentre i rapporti coniugali più solidi sono quelli della Basilicata (138 istanze su mille matrimoni). Quattro, di media, gli anni che occorrono per addivenire, se c'è il consenso dei coniugi, ad una sentenza di divorzio; in...

Danno esistenziale al contribuente costretto ad adire le vie legali

La Cassazione – sentenza n. 698 del 19 gennaio 2010 – ha rigettato il ricorso presentato dal Fisco avverso la decisione con cui il giudice di pace lo aveva condannato a risarcire un contribuente del danno esistenziale subito, oltre al ristoro delle spese legali, a seguito della notifica di un avviso di accertamento la cui pretesa tributaria, dietro ricorso dell'interessato, era stata ritenuta illegittima. Per i giudici di legittimità, in particolare, l’Amministrazione finanziaria, come qualsiasi...

Il giudice non può dichiarare, d'ufficio, la cessazione per mutuo consenso

Nel testo dell'ordinanza n. 2772 dell'8 febbraio 2010, la Cassazione spiega come  incorra nel vizio di ultrapetizione il giudice che, d'ufficio, dichiari la cessazione del rapporto di lavoro per mutuo consenso qualora, per contro, il lavoratore abbia chiesto solo la declaratoria di illegittimità del licenziamento mentre il datore si sia opposto eccependo le dimissioni del dipendente.

Il bilancio della Legge Pinto

Vincenzo Carbone, presidente della Corte di Cassazione, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, ha espresso l'auspicio che venga al più presto riformata la Legge Pinto, la legge che ha introdotto il risarcimento dello Stato per l'eccessiva durata dei procedimenti. Le attuali disposizioni hanno comportato un debito immenso, arrivato a circa 267 milioni ed un aumento esponenziale dei procedimenti pendenti e dei costi della giustizia.

Legittimo il licenziamento per rendimento inferiore alla media

Con sentenza n. 3125 del 10 febbraio, la Cassazione ha confermato il licenziamento di un operaio che il datore aveva giustificato a causa del rendimento più basso rispetto al livello di produttività media dei colleghi. Di nessun pregio la difesa del lavoratore che aveva sostenuto di essere stato demansionato: per il fatto che aveva accettato il nuovo incarico lo stesso avrebbe dovuto comunque eseguirlo con la diligenza richiesta.