Danno esistenziale al contribuente costretto ad adire le vie legali
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 15 febbraio 2010
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La Cassazione – sentenza n. 698 del 19 gennaio 2010 – ha rigettato il ricorso presentato dal Fisco avverso la decisione con cui il giudice di pace lo aveva condannato a risarcire un contribuente del danno esistenziale subito, oltre al ristoro delle spese legali, a seguito della notifica di un avviso di accertamento la cui pretesa tributaria, dietro ricorso dell'interessato, era stata ritenuta illegittima.
Per i giudici di legittimità, in particolare, l’Amministrazione finanziaria, come qualsiasi amministrazione, è tenuta a risarcire il contribuente costretto ad adire le vie legali, e quindi a subire le spese connesse al ricorso, nel caso in cui, nonostante l’evidenza dell’errore commesso, non intervenga tempestivamente – come nel caso di specie - ad annullare un atto illegittimo per il quale il contribuente aveva richiesto l’annullamento in via di autotutela.
Per i giudici di legittimità, in particolare, l’Amministrazione finanziaria, come qualsiasi amministrazione, è tenuta a risarcire il contribuente costretto ad adire le vie legali, e quindi a subire le spese connesse al ricorso, nel caso in cui, nonostante l’evidenza dell’errore commesso, non intervenga tempestivamente – come nel caso di specie - ad annullare un atto illegittimo per il quale il contribuente aveva richiesto l’annullamento in via di autotutela.
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