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Eleonora Pergolari

Eleonora Pergolari, avvocato, si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Perugia. E’ redattrice della testata giornalistica Edotto e ha esperienza decennale nell’ambito dell’informazione telematica dedicata all’aggiornamento di studi professionali, studi legali e aziende.

Nella Redazione Edotto scrive quotidianamente articoli specialistici di aggiornamento normativo e giurisprudenziale, nelle materie di diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto tributario e diritto del lavoro.


Guida in stato di ebbrezza e omicidio colposo vanno giudicati autonomamente

Con la decisione n. 3559 del 2010, la Corte di cassazione, IV sezione penale, ha escluso che la contravvenzione per guida in stato di ebbrezza possa essere assorbita nel reato di omicidio colposo non essendovi, tra le rispettive norme, alcun rapporto di specialità; rapporto che, per contro, si avrebbe nel caso in cui l'una norma contenesse tutti gli elementi costitutivi dell'altra e qualcosa in più. Inoltre – si legge nella sentenza - non si può neanche parlare, con riferimento alle due figure,...

L'acquisto della comproprietà per usucapione non si prova col versamento delle rate di mutuo

Secondo la Corte di cassazione - sentenza n. 225/2010 - per l'accertamente giudiziale dell'acquisto, per usucapione, della comproprietà della casa coniugale, il coniuge deve dare una prova certa e rigorosa del potere dominicale esercitato dallo stesso sulla res. E' necessario, cioè, fornire “la prova del compimento di atti incompatibili con il diritto di proprietà esclusivo acquistato con l'atto di assegnazione, atti idonei a dimostrare il mutamento della (co) detenzione in (com)possesso”....

Onere della prova al contribuente

Il contribuente che intenda opporsi, in giudizio, ad un avviso di accertamento motivato per relationem non può esclusivamente allegare dubbi sulla correttezza dell'operazione dovendo, per contro, fornire la prova per superare l'avviso stesso e dimostrare che la motivazione di specie sia inadeguata rispetto alla propria posizione fiscale. E' quanto statuito dai giudici di Cassazione nel testo della sentenza n. 2908 del 2010.

Notifica al legale rappresentante solo se è specificata la qualifica

La Commissione tributaria provinciale di Pisa, con la sentenza n. 241/1/09, ha sancito la nullità, rilevabile anche d'ufficio, della notifica, per posta, di un avviso di accertamento recapitato ad una persona fisica senza la specificazione che quest'ultima rivestiva la qualifica di legale rappresentante della società a cui era rivolto l'atto.

No alla contestazione generica

Nel testo della sentenza n. 3604 del 16 febbraio 2010, la Cassazione ribadisce che, nelle controversie in materia di lavoro, non si può opporre una contestazione generica ad un addebito riferito a fatti circostanziati; a questi ultimi, infatti, occorre rispondere in maniera specifica attraverso l'allegazione di precisi elementi che possano escludere quelli posti a fondamento dell'addebito stesso.