Lavoro subordinato

Una chance per chi sbaglia

24/06/2009 Per la Cassazione – sentenza n. 14586 del 22 giugno 2009 – nelle ipotesi di licenziamento per giusta causa, il giudice deve valutare la proporzionalità tra fatto e addebito, prendendo in esame “il grado di affidamento richiesto alle mansioni del dipendente, le precedenti modalità di attuazione del rapporto e la sua particolare tipologia”. Così, il comportamento di un dipendente che si era allontanato immotivatamente dal posto di lavoro senza che mai, in precedenza, avesse creato problemi al...
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Nuovo iter anti-sommerso

22/06/2009 Non più la sola dimostrazione della preventiva comunicazione d’assunzione ma - a partire dall’ultima interpretazione ministeriale dell’articolo 36-bis, comma 7, legge 248/2006, che non riconosce alla sola comunicazione telematica d’assunzione il ruolo di definire il “lavoro nero” - anche qualsiasi altro adempimento obbligatorio cui il datore si è uniformato per l’avvio del rapporto di lavoro (quale il semplice contratto intercorso tra le parti), costituisce prova che può salvare dalle...
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Subito le sanzioni se il fatto è reato

22/06/2009 Per la Cassazione – sentenza n. 13633 dell'11 giugno 2009 – qualora un licenziamento venga intimato per violazioni di norme penali o per comportamenti che violano i doveri fondamentali connessi al rapporto di lavoro non è indispensabile, per la validità del licenziamento, che vi sia stata la pubblicazione del Codice disciplinare all'interno dell'azienda, pubblicazione per contro necessaria quando il licenziamento sia stato intimato per specifiche ipotesi giustificatrici del recesso previste da...
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Le comunicazioni “vanno in scena”

20/06/2009 Il decreto legge 112/2008 ha reso equiparati i vari rapporti di lavoro. Così da consentire l’unificazione degli adempimenti in capo alle imprese. L’armonizzazione si è resa definitiva eliminando l’Ufficio di collocamento per i lavoratori dello spettacolo. Perciò dal 25 giugno dello scorso anno il personale artistico e tecnico non è tenuto ad iscriversi, come nel passato, alle relative liste speciali. Previsione confermata dal Lavoro nella circolare 25/08. I datori trasmetteranno in via...
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In rete i “tabulati” del patronato

17/06/2009 Il ministero del Lavoro – circolare 21/2009 – sostiene che il bilancio dell’attività degli istituti di patronato sarà tenuto con procedure informatiche. Nel periodo transitorio, la verifica delle attività dei patronati da parte degli ispettori del lavoro “si baserà prevalentemente sul riscontro cartaceo”. Dunque, presto saranno pronti i nuovi registri di apertura e chiusura pratiche, insieme ad appositi modelli di rilevazione statistica. In questo modo, il sistema informatico consentirà di...
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I contratti di solidarietà verificati dal libro unico

17/06/2009 La domanda per chiedere il contributo Inps, ad integrazione dello stipendio, dei contratti di solidarietà deve essere inviata alla Direzione provinciale del Lavoro competente rispetto alla sede legale dell’impresa, nel caso in cui si tratti di aziende con unità produttive distribuite in diverse province. Ai fini dello sveltimento dei controlli, nella domanda dovrà essere riportata l’indicazione del professionista o del centro che tiene il libro unico del lavoro (nel caso non lo faccia...
LavoroLavoro subordinatoMisure per l'occupazione

Accertamenti ispettivi per i contratti di solidarietà difensivi

17/06/2009 La Direzione generale per l’Attività Ispettiva, del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, ha emesso una nota in data 15 giugno 2009 (protocollo n. 25/segr/8781), con cui sono state offerte indicazioni operative concernenti gli accertamenti ispettivi in ordine ai contratti di solidarietà difensivi (ex articolo 5, comma 5, della legge n. 236/1993). Si tratta di una sorta di vademecum per gli accertamenti ispettivi riguardanti alcune tipologie di contratti di solidarietà:...
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Il recesso disciplinare si comunica senza ritardi

15/06/2009 La contestazione degli addebiti deve avvenire – sentenza di Cassazione n. 13167/2009 – “in immediata connessione temporale con il fatto disciplinarmente rilevante”, pur dovendo il principio dell’immediatezza esser interpretato “con ragionevole elasticità”. Così la Cassazione ha accolto il ricorso di un direttore di banca licenziato per giusta causa, che ha chiesto che il recesso fosse dichiarato illegittimo perché contestato dopo tre mesi (e comunque infondato).
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