Mercato di capitali, riordino del sistema sanzionatorio: Legge in Gazzetta

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Mercato di capitali, riordino del sistema sanzionatorio: Legge in Gazzetta

Al via l'aggiornamento della delega per la riforma dei mercati dei capitali: prorogato a 24 mesi il termine per l’adozione dei decreti, delega estesa alla riforma del sistema sanzionatorio del TUF, adeguamento ai regolamenti UE sui bonifici istantanei e nuove disposizioni per intermediari e consulenti finanziari.

E' stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 66 del 21 marzo 2025, la Legge n. 28 dell'11 marzo 2025, recante "Modifiche alla Legge 5 marzo 2024, n. 21, per l'aggiornamento della delega ivi prevista e per il conferimento della delega al Governo per la riforma organica e il riordino del sistema sanzionatorio e di tutte le procedure sanzionatorie recati dal testo unico di cui al Decreto legislativo n. 58 del 1998, nonché ulteriori disposizioni in materia finanziaria.

Il provvedimento - in vigore dal 21 marzo 2025 - è stato approvato in via definitiva dalla Camera, nella seduta del 4 marzo 2025.

Riforma TUF 2025: nuove regole su sanzioni, bonifici istantanei e vigilanza finanziaria

Il provvedimento, oltre ad aggiornare e modificare la delega contenuta nella Legge n. 21/2024 in materia di mercati dei capitali, conferisce altresì la delega per la riforma organica e il riordino del sistema sanzionatorio e di tutte le procedure sanzionatorie contenuti nel Decreto legislativo n. 58/1998 (Testo unico della Finanza - TUF), nonché ulteriori disposizioni in materia finanziaria.

Proroga dei termini per la riforma del Testo Unico della Finanza

Una delle principali novità riguarda la proroga da dodici a ventiquattro mesi del termine per l’adozione di decreti legislativi destinati alla riforma organica del mercato dei capitali.

Di conseguenza, viene prorogato da diciotto a ventiquattro mesi anche il termine per l’emanazione di eventuali decreti correttivi e integrativi.

La modifica è accompagnata dall’introduzione di una delega specifica per la regolamentazione dell’arbitrato societario, che prevede l’adeguamento del Codice di procedura civile.

Riforma del sistema sanzionatorio

Ulteriore intervento di rilievo riguarda la revisione del sistema delle sanzioni previsto dal Testo Unico della Finanza (TUF), con l'obiettivo di rafforzarne l’efficacia, garantire maggiore proporzionalità delle pene e migliorare la trasparenza delle procedure.

Il Governo è delegato a ridefinire l’intero impianto normativo in materia, distinguendo con maggiore precisione tra sanzioni amministrative e penali in base al criterio di offensività delle condotte illecite.

Un principio cardine della riforma è l’applicazione del ne bis in idem, volto a evitare la duplicazione delle sanzioni per lo stesso fatto tra l’ambito amministrativo e quello penale. Inoltre, viene introdotto il principio della lex mitior, che garantisce l’applicazione della norma più favorevole in materia di sanzioni amministrative.

La revisione delle procedure sanzionatorie prevede l’introduzione di meccanismi che assicurano il rispetto del contraddittorio, la pubblicità degli atti e la distinzione tra funzioni istruttorie e decisorie, con l’obiettivo di garantire certezza dei tempi e maggiore tutela per i destinatari delle sanzioni.

Si introducono strumenti di definizione alternativa dei procedimenti amministrativi sanzionatori, favorendo meccanismi di risoluzione anticipata per ridurre il contenzioso.

Un altro elemento rilevante è la ridefinizione delle competenze giurisdizionali: viene attribuita al giudice amministrativo la giurisdizione esclusiva su tutte le controversie derivanti dall’emanazione di sanzioni finanziarie, con competenza funzionale del TAR della Lombardia, sede di Milano.

La riforma prevede anche una revisione del ruolo delle autorità di vigilanza, con un rafforzamento dei poteri di accertamento delle violazioni, garantendo l’adeguamento ai principi stabiliti dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Inoltre, si introducono sanzioni alternative a quelle pecuniarie, incluse misure di carattere ripristinatorio, e si rivedono gli istituti della confisca e del sequestro del profitto dell’illecito, fino alla possibile soppressione di alcune misure.

Infine, viene aggiornata la disciplina relativa all’acquisto irregolare di azioni, con l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza e tutela degli investitori nel mercato finanziario.

Intermediari finanziari

Per quanto riguarda gli intermediari finanziari, il documento prevede l’estensione degli obblighi di prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo anche ai gestori esterni di SICAV e SICAF.

L'obiettivo è garantire una maggiore trasparenza nelle operazioni finanziarie e di rafforzare la tracciabilità dei movimenti di denaro, allineando la normativa italiana agli standard europei.

Adeguamento normativa nazionale ai regolamenti UE sui bonifici istantanei

Ulteriore novità si sostanzia nell’adeguamento della normativa nazionale al Regolamento (UE) 2024/886, relativo ai bonifici istantanei in euro.

L’aggiornamento normativo prevede la modifica di alcune disposizioni del Testo Unico Bancario (TUB) e del Testo Unico Finanziario (TUF), con l’integrazione di nuove definizioni e l’introduzione di sanzioni per le violazioni delle regole sui bonifici istantanei.

L'intervento mira a bilanciare i benefici economici della rapidità nei pagamenti digitali con la necessità di tutele contro rischi e truffe. Sono previste garanzie sui termini di revoca del mandato e norme tecniche per regolamentare l’accesso ai sistemi di pagamento da parte di istituti di credito, pagamento e moneta elettronica.

Vigilanza sui consulenti finanziari

Nel contesto della vigilanza sui consulenti finanziari, è introdotta un’importante modifica al regime dell’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari.

Con l’attuazione delle nuove disposizioni, l’attività dell’Organismo sarà regolata esclusivamente dal diritto privato, escludendo l’applicazione delle normative in materia di contratti pubblici e pubblico impiego.

Inoltre, vengono ampliati i poteri dell’Organismo, consentendogli un accesso più diretto ai dati e ai documenti necessari per esercitare un controllo più efficace sul mercato finanziario.

Deroghe al TUF per le banche popolari e di credito cooperativo

Altre misure sono relative all’accesso ai servizi bancari e finanziari.

E' introdotta, in proposito, una deroga all’applicazione di alcune disposizioni del TUF per le banche popolari e di credito cooperativo.

Viene semplificato il processo di investimento per i piccoli azionisti, stabilendo soglie minime di investimento al fine di favorire una maggiore partecipazione alla governance delle banche cooperative.

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