PPT: dal Tribunale di Milano, nuova proroga per modalità analogica
Pubblicato il 01 luglio 2025
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Proroga dell’utilizzo del deposito analogico nel processo penale fino al 31 ottobre 2025.
Con provvedimento n. 103/2025 del 26 giugno 2025, il Presidente del Tribunale di Milano ha disposto una nuova proroga della sospensione temporanea dell’utilizzo obbligatorio dell’applicativo APP (Applicativo Processo Penale), estendendo fino al 31 ottobre 2025 la possibilità di procedere al deposito degli atti anche in modalità analogica.
Applicazione del regime “doppio binario”
Come indicato nel provvedimento, è autorizzata – in via temporanea – la redazione e il deposito di atti, documenti, richieste e memorie anche in forma cartacea, secondo il regime del cosiddetto “doppio binario”.
Tale facoltà è riconosciuta ai soggetti abilitati interni ed esterni con riferimento a specifiche fasi processuali, tra cui:
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l’udienza preliminare, disciplinata dal Libro V, Titolo IX del codice di procedura penale;
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i procedimenti speciali previsti dal Libro VI, Titoli II, V e V-bis, ovvero:
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l’applicazione della pena su richiesta delle parti (artt. 444 e ss. c.p.p.),
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il decreto penale di condanna,
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la sospensione del procedimento con messa alla prova;
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le fasi dell’udienza dibattimentale e pre-dibattimentale;
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i riti speciali di cui al Libro V, Titoli I, III e IV, tra cui:
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il rito abbreviato,
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il giudizio direttissimo,
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il giudizio immediato.
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Rimangono altresì fermi i precedenti provvedimenti riguardanti la definizione delle richieste di archiviazione relative ai modelli n. 44.
Fondamento normativo della proroga
La decisione trova fondamento nell’art. 175-bis, comma 4, del codice di procedura penale, il quale attribuisce al Dirigente dell’Ufficio Giudiziario la facoltà di adottare misure organizzative specifiche in caso di accertato malfunzionamento dei sistemi informatici.
Tale potere può essere esercitato anche in assenza di certificazione formale da parte del Direttore Generale per i Servizi Informativi Automatizzati del Ministero della Giustizia, al fine di assicurare la continuità operativa dell’ufficio e tutelare l’efficienza del servizio giustizia.
Motivazioni tecnico-organizzative
Nel provvedimento si evidenzia che l’applicativo APP presenta ancora criticità strutturali tali da rendere prematuro l’obbligo di utilizzo esclusivo. In particolare, vengono segnalate:
- lentezza operativa dell’applicativo e difficoltà di integrazione con altri sistemi in uso (TIAP e SICP);
- ritardi nella digitalizzazione dei flussi documentali, con ripercussioni sulla rendicontazione degli obiettivi PNRR;
- insufficiente formazione tecnica del personale giudiziario e dei magistrati;
- rischi per la tempestività nella celebrazione di procedimenti con termini stringenti, come i giudizi direttissimi.
Alla luce di tali elementi, la proroga si configura come misura necessaria per garantire una transizione graduale e sostenibile verso il processo penale telematico, in attesa della piena funzionalità del sistema e della completa formazione degli operatori.
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