Modello Redditi 2025: novità per settore agricolo e cripto-valute

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Modello Redditi 2025: novità per settore agricolo e cripto-valute

La riforma fiscale introdotta con la Legge di Bilancio 2025 e le modifiche ai modelli dichiarativi 2025 portano significativi cambiamenti sia per il settore agricolo che per la tassazione delle cripto-attività.

Da un lato, i produttori agricoli vedranno l'introduzione di una franchigia per i redditi fondiari, che porterà a una nuova modalità di tassazione per i terreni agricoli, con specifiche esenzioni e aliquote applicabili a seconda degli scaglioni di reddito.

Dall'altro, per quanto riguarda le cripto-attività, con la variazione dei 2.000 da soglia a franchigia, rappresenta una modifica rilevante, che riduce il carico fiscale per i piccoli investitori.

Entrambi questi cambiamenti, seppur in ambiti diversi, mirano a modernizzare il sistema fiscale italiano, rispondendo alle nuove esigenze del mercato e alle sfide ambientali e tecnologiche, ma sollevano anche alcune questioni interpretative che necessitano di ulteriori chiarimenti per una corretta applicazione.

Tassazione dei redditi fondiari e delle colture innovative nel Modello Redditi 2025

Nel modello Redditi 2025, entra in vigore una nuova normativa che riguarda la tassazione dei redditi derivanti dalla proprietà fondiaria, con l'introduzione di una franchigia per i produttori agricoli.

A partire dal 2024 e fino al 2025, i redditi fondiari relativi ai terreni agricoli, che appartengono a coltivatori diretti (Cd) e imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti alla previdenza agricola, saranno esenti dall'IRPEF, ma questa esenzione si applicherà solo all'interno di determinati scaglioni di reddito.

In aggiunta, si prevede una tassazione specifica per le colture innovative, come quelle realizzate in vertical farm, skyfarming e tramite coltivazioni idroponiche. Per calcolare il reddito di queste colture, sarà necessario utilizzare una valutazione catastale speciale, che sarà basata sulla tariffa d'estimo più alta della provincia, con un incremento del 400%. Questa misura transitoria si applicherà per il periodo indicato, puntando a supportare la crescita delle tecniche agricole innovative.

I modelli dichiarativi 2025 riflettono sia le disposizioni della riforma fiscale (D.Lgs. n. 192/2024) sia le indicazioni del comma 3-bis dell'art. 13 del D.L. n. 215/2023. Quest'ultimo ha prorogato, per gli anni 2024 e 2025, l'esenzione dall'IRPEF sui redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola (IAP). Tuttavia, è importante notare che, in assenza di ulteriori proroghe, l'esenzione non si applicherà oltre il periodo indicato.

L’art. 1, del dlgs. 13.12.2024, n. 192, ha introdotto significative novità, a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2024, per il settore dell’agricoltura con l’obiettivo di sostenere e valorizzare colture innovative, quali le vertical farm e le colture idroponiche, per adeguarsi all’evoluzione dei mercati, influenzando la tassazione dei redditi dominicali e agrari.

Attività agricola - La definizione di attività agricola è stata aggiornata per includere la cura e lo sviluppo di cicli biologici vegetali e animali, utilizzando terreni, boschi o acque interne e marine. Le attività connesse comprendono ora anche la manipolazione, conservazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti ottenuti prevalentemente dall'agricoltura o dall'allevamento. Sono state introdotte attività come la fornitura di beni o servizi mediante l'uso prevalente di attrezzature o risorse aziendali normalmente impiegate nell'attività agricola, e la valorizzazione del territorio o del patrimonio rurale e forestale.

Novità nella tassazione dei redditi agrari - La riforma prevede l'introduzione di nuove classi e qualità di coltura per riflettere i più avanzati sistemi di coltivazione. Questo riordina il regime di imposizione catastale, stabilendo limiti oltre i quali l'attività è considerata reddito d'impresa. Tuttavia, non è stata prevista l'incentivazione dell'attività agricola da parte di pensionati o di soggetti con reddito complessivo modesto, né l'introduzione di imposte sostitutive per terreni e partecipazioni societarie.

Tassazione delle colture innovative - Per le colture innovative, come le vertical farm e le coltivazioni idroponiche, la riforma stabilisce che il reddito dominicale sia determinato applicando la tariffa d'estimo più alta in vigore nella provincia, incrementata del 400%. Questo incentivo mira a sostenere un'agricoltura tecnologica e moderna, allineando il Paese alle sfide contemporanee.

Le modifiche introdotte dalla riforma fiscale rappresentano un passo significativo verso l'innovazione e la modernizzazione del settore agricolo, adattandosi alle nuove esigenze del mercato e alle sfide ambientali.

Nuova normativa rispetto al periodo 2017-2023

A differenza delle disposizioni applicate dal 2017 al 2023, l'esenzione dai redditi fondiari per il 2024 si estende solo a determinati scaglioni di reddito. I modelli dichiarativi del 2025, che si riferiscono all'anno fiscale 2024, sono stati aggiornati per riflettere questa novità, in particolare per quanto riguarda la compilazione del quadro “RA”.

Nel 2024, i redditi fondiari dei produttori agricoli, se considerati insieme, concorrono alla formazione del reddito complessivo. Tuttavia:

  • è prevista una franchigia che offre un'esenzione totale fino a 10.000 euro;
  • per la parte di reddito che supera questa soglia ma non oltrepassa i 15.000 euro, l'esenzione si riduce al 50%;
  • oltre i 15.000 euro, questi redditi sono tassati integralmente.

Determinazione degli scaglioni e della franchigia

Per stabilire gli scaglioni di reddito applicabili e calcolare l'esenzione spettante, è fondamentale che i valori catastali siano adeguatamente rivalutati utilizzando i coefficienti previsti per la determinazione dei redditi fondiari dei terreni.

Nel caso in cui questa condizione riguardi solo una parte dell'anno, è necessario compilare due righe separate nel modello dichiarativo, segnando la casella "Continuazione" e la casella "Coltivatore diretto o IAP" nel rigo che corrisponde al periodo durante il quale è avvenuto tale evento.

Se durante l'anno fiscale si sono verificati cambiamenti nel possesso del terreno, come variazioni nelle quote o se il terreno è stato dato in affitto, la casella "Coltivatore diretto o IAP" va barrata in ogni rigo in cui persiste la condizione di agevolazione.

Per quanto riguarda la compilazione delle colonne successive, bisogna calcolare la percentuale dell'ulteriore rivalutazione per ciascun terreno. L'ulteriore rivalutazione ammonta al 30% se la casella nella colonna “10” non è selezionata, mentre è pari a zero se la casella di tale colonna è barrata.

Rivalutazione degli importi fondiari

I produttori agricoli - coltivatori diretti (Cd) e imprenditori agricoli professionali (Iap) - sono tenuti ad applicare una rivalutazione dell'80% sui redditi dominicali e del 70% sui redditi agrari derivanti dal catasto terreni, in conformità con quanto previsto dal comma 50, dell’articolo 3, della legge n. 662/1996. È importante notare che non dovranno essere applicate le ulteriori rivalutazioni del 30%, stabilite dal comma 512 dell’articolo 1 della legge n. 228/2012.

Successivamente, i redditi dominicali e agrari così ottenuti vanno sommati.

A partire dal periodo fiscale che termina il 31 dicembre 2024, ovvero con l'entrata in vigore del decreto legislativo 192/2024, e per gli anni successivi, il reddito agrario e dominicale delle colture realizzate su terreni che risultano censiti nel catasto dei fabbricati (secondo la lettera b-bis, comma 2, dell'articolo 32 del Tuir), sarà determinato applicando, sulla superficie catastale dell'immobile, la tariffa d’estimo più alta disponibile nella provincia in cui si trova il terreno.

Tale tariffa sarà incrementata del 400%, in base alle disposizioni dei commi 4-ter dell'articolo 28 e 4-bis dell'articolo 34 del Tuir. In ogni caso, il reddito non potrà essere inferiore alla rendita catastale dell'immobile destinato alla produzione vegetale. Se la rendita catastale supera il reddito dominicale delle colture, dovrà essere indicata la rendita catastale dell’immobile.

Estensione dei regimi forfetari alle società agricole

Una recente variazione al comma 4, dell'articolo 56-bis, del Tuir ha esteso l'applicabilità dei regimi forfetari anche alle società agricole disciplinate dal decreto legislativo n. 99/2004, che hanno scelto l'opzione per la tassazione fondiaria, come previsto dal comma 1093 dell'articolo 1 della legge 296/2006.

Di conseguenza, le società, siano esse di persone, a responsabilità limitata o cooperative, che decidono di adottare il sistema di tassazione fondiaria secondo l’articolo 32 del DPR 917/1986, nel rispetto dei limiti stabiliti, possono beneficiare dei regimi forfetari per la determinazione dei redditi derivanti dalle attività agricole connesse, come descritto nel citato articolo 56-bis del Tuir.

Cripto-attività, istruzioni Modello Redditi 2025: franchigia al posto della soglia

Una novità importante nelle istruzioni per la compilazione del modello Redditi 2025 riguarda le plusvalenze derivanti dalle cripto-attività.

Per il periodo d’imposta 2024, le plusvalenze superiori ai 2.000 euro annui saranno soggette a tassazione solo per l'importo che supera questa franchigia, non sull'intero ammontare. Questo cambiamento segna una differenza fondamentale rispetto alle istruzioni dell’anno precedente, dove i 2.000 euro erano considerati una soglia e non una franchigia.

Inoltre, quest’anno le plusvalenze derivanti da cripto-attività potranno essere dichiarate anche nella sezione V del modello 730.

Dunque, a partire dai redditi 2024, la soglia di 2.000 euro viene trattata come una "franchigia" e non più come una soglia fissa. Questo significa che solo l'importo che supera i 2.000 euro sarà tassato al 26%, mentre l'eccedenza delle minusvalenze superiori alle plusvalenze, oltre i 2.000 euro, potrà essere dedotta negli anni successivi.

Il cambiamento, purtroppo, ha creato confusione, poiché l'interpretazione della soglia dei 2.000 euro è stata modificata senza alcuna norma; ma è comunque coerente con i chiarimenti dati dalla circolare 30/E/2023, dove si affermava che i 2.000 euro dovessero essere considerati come una franchigia.

ESEMPIO: Per comprendere la differenza tra soglia e franchigia, Immaginiamo che nel 2024 un investitore abbia realizzato plusvalenze da cripto-valute pari a 2500 euro.

Soglia di rilevanza (regola precedente). Secondo la vecchia normativa, l'intero importo di 2.500 euro sarebbe stato tassato con un'aliquota del 26%.

Franchigia (nuova regola per il 2025). Con le nuove istruzioni, il contribuente dovrà ora tassare solo 500 euro (2.500 meno la franchigia di 2.000 euro), pagando quindi imposte significativamente inferiori (130 euro invece di 650 euro).

Implicazioni per i contribuenti

Il passaggio dalla "soglia di rilevanza" alla "franchigia", se confermato, rappresenta un cambiamento favorevole per i piccoli investitori. Infatti, significa che le imposte sulle plusvalenze da cripto-valute diventeranno meno pesanti per tutte le operazioni che superano i 2.000 euro.

Modifiche alla tassazione delle cripto-attività nella legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), ai commi 23-25, introduce alcune modifiche rilevanti:

  • per l'anno fiscale 2025, le plusvalenze derivanti dalla cessione di cripto-attività saranno soggette a un'imposta sostitutiva del 26%;
  • l'aliquota aumenterà al 33% dal 1° gennaio 2026;
  • a partire dal 1° gennaio 2025, verrà eliminata la soglia di non imponibilità di 2.000 euro.

Le recenti modifiche, che rimuovono questa soglia di esenzione, complicano l'interpretazione della normativa, poiché l'eliminazione della soglia non è accompagnata da ulteriori chiarimenti.

Inoltre, non è chiaro come il reddito derivante dalle cripto-attività debba essere trattato per gli anni precedenti (2023-2024), poiché non ci sono stati cambiamenti legislativi in quel periodo.

NOTA BENE: La soppressione della soglia farà sì che anche le plusvalenze di importo più basso siano soggette a tassazione, influenzando anche chi possiede cripto-valute senza fini speculativi.

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