Modello 730/2025 definitivo: tutte le novità fiscali, istruzioni e scadenze

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Modello 730/2025 definitivo: tutte le novità fiscali, istruzioni e scadenze

Con il provvedimento n. 114763 del 10 marzo 2025 il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha approvato la versione definitiva del Modello di dichiarazione 730/2025 concernente la dichiarazione semplificata dei soggetti che si avvalgono dell’assistenza fiscale, corredato dalle relative istruzioni per la compilazione.

Analogamente, con lo stesso documento di prassi, sono stati approvati anche i seguenti modelli con le relative istruzioni:

  • 730-1, concernente le scelte per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’IRPEF;
  • 730-2 per il sostituto d’imposta e 730-2 per il CAF e per il professionista abilitato, che contengono la ricevuta dell’avvenuta consegna della dichiarazione da parte del contribuente;
  • 730-3, relativo al prospetto di liquidazione riguardante l’assistenza fiscale prestata;
  • 730-4 e 730-4 integrativo, concernenti la comunicazione, la bolla di consegna e la ricevuta del risultato contabile al sostituto d’imposta;
  • bolla per la consegna dei modelli 730 e/o 730-1 (Allegato 1).

Si dovrà attendere, invece, un successivo provvedimento agenziale per la definizione delle specifiche tecniche per l’invio telematico all’Amministrazione finanziaria da parte dei Caf, dei professionisti abilitati e dei sostituti d’imposta del modello 730-4 e del modello 730-4.

NOTA BENE: L'approvazione definitiva arriva entro i termini previsti dall'articolo 1, comma 1, del DPR 322/1998, che stabilisce la pubblicazione dei modelli semplificati entro il mese di febbraio dell'anno di utilizzo. Tuttavia, per il solo anno 2025, il termine è stato prorogato al 17 marzo, in conformità con l'articolo 3-bis, comma 3, del Decreto legge n. 202/2024 convertito (Milleproroghe 2025).

Il modello 730/2025 presenta numerose novità fiscali, tra cui la modifica delle aliquote IRPEF, le nuove regole sulle detrazioni edilizie, le agevolazioni per i lavoratori dipendenti e la tassazione delle locazioni brevi. Inoltre, sono stati introdotti due nuovi quadri – il quadro M per la tassazione separata e il quadro T per le plusvalenze finanziarie – con l'obiettivo di ampliare il perimetro applicativo del modello e semplificare l’adempimento dichiarativo per i contribuenti.

Le nuove istruzioni forniscono un quadro dettagliato delle modifiche normative intervenute e delle modalità di compilazione della dichiarazione, assicurando maggiore chiarezza ai contribuenti e ai professionisti fiscali.

Vediamo quali sono le principali novità che sono entrate a far parte del Modello 730/2025.

Rimodulazione delle aliquote IRPEF e nuove fattispecie reddituali

Il modello 730/2025 introduce significative novità in ambito IRPEF, confermando la riduzione del numero degli scaglioni di reddito da quattro a tre. Le nuove aliquote applicabili sono:

  • 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro;
  • 43% per i redditi superiori a 50.000 euro.

Questa riformulazione ha l’obiettivo di semplificare il sistema fiscale e ridurre il carico tributario per i contribuenti con redditi medio-bassi.

Un’altra importante modifica riguarda l’ampliamento delle tipologie di reddito dichiarabili con il modello 730, che ora include alcune fattispecie in precedenza gestibili esclusivamente tramite il Modello REDDITI PF. Per accogliere queste nuove tipologie reddituali, sono stati inseriti due nuovi quadri nel modello:

  • Quadro M, destinato alla dichiarazione dei redditi soggetti a tassazione separata, imposta sostitutiva e rivalutazione dei terreni;
  • Quadro T, introdotto per dichiarare le plusvalenze di natura finanziaria.

Queste innovazioni ampliano il perimetro applicativo del modello 730, rendendolo più flessibile e permettendo a un numero maggiore di contribuenti di utilizzarlo per la propria dichiarazione dei redditi, senza dover ricorrere al Modello REDDITI PF.

Modifiche al Superbonus e alle agevolazioni edilizie

Il modello 730/2025 recepisce importanti modifiche in materia di agevolazioni edilizie, riguardanti il Superbonus, il Sismabonus, l’eliminazione delle barriere architettoniche e il Bonus mobili.

  • Superbonus 2024: per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024, la detrazione è ridotta al 70% e deve essere rateizzata in 10 rate annuali di pari importo. Questa modifica comporta una riduzione della percentuale di detrazione rispetto agli anni precedenti, rendendo il beneficio meno vantaggioso per i contribuenti.
  • Opzione per il Superbonus 2023: per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, è possibile optare per la ripartizione in 10 rate annuali di pari importo, presentando una dichiarazione integrativa per il periodo d’imposta 2023. L’opzione è irrevocabile, e l’eventuale maggiore imposta dovuta deve essere versata entro il termine per il saldo delle imposte sui redditi del 2024, senza applicazione di sanzioni e interessi.
  • Sismabonus ed eliminazione delle barriere architettoniche: per le spese sostenute nel 2024 relative a interventi rientranti nel Sismabonus o finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche (art. 119-ter del D.L. 34/2020), la detrazione è anch’essa rateizzata in 10 rate di pari importo, in linea con il nuovo regime di ripartizione dei benefici fiscali.
  • Bonus mobili: per il 2024, il limite massimo di spesa detraibile per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici è stato ridotto a 5.000 euro. Si tratta di un ulteriore abbassamento rispetto agli anni precedenti, limitando l’importo su cui calcolare la detrazione fiscale per chi effettua ristrutturazioni edilizie.

Queste modifiche rientrano in una più ampia revisione del sistema delle agevolazioni fiscali nel settore edilizio, con l’obiettivo di razionalizzare la spesa pubblica e garantire una maggiore sostenibilità dei benefici fiscali nel tempo.

Detrazioni per redditi da lavoro dipendente e per il personale del comparto sicurezza e difesa

Il modello 730/2025 recepisce importanti modifiche in materia di detrazioni per redditi da lavoro dipendente, con un incremento del beneficio fiscale per i lavoratori con redditi più bassi e un’agevolazione specifica per il personale del comparto sicurezza e difesa.

Per il solo periodo d’imposta 2024, la detrazione prevista per i contribuenti titolari di redditi da lavoro dipendente – escluse le pensioni e gli assegni ad esse equiparati – e per alcuni redditi assimilati, è stata innalzata da 1.880 euro a 1.955 euro, a condizione che il reddito complessivo non superi i 15.000 euro. Questo intervento mira a garantire un sostegno fiscale aggiuntivo ai lavoratori con redditi medio-bassi.

Inoltre, per il personale appartenente al comparto sicurezza e difesa, è stata confermata per il 2024 una specifica detrazione fino a un massimo di 610,50 euro. Tale beneficio è riconosciuto ai lavoratori che, nel 2023, hanno percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 30.208 euro. Questa misura rappresenta un ulteriore supporto per le categorie professionali impegnate nella tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza nazionale.

Queste modifiche si inseriscono nell’ambito della rimodulazione del sistema di detrazioni fiscali, con l’obiettivo di sostenere il reddito disponibile dei lavoratori dipendenti e ridurre il carico fiscale per i soggetti con redditi più bassi.

Agevolazioni per redditi agricoli e novità sul lavoro sportivo

Il modello 730/2025 accoglie importanti aggiornamenti in materia di agevolazioni sui redditi dominicali e agrari per coltivatori diretti (CD) e imprenditori agricoli professionali (IAP). Per gli anni 2024 e 2025, tali redditi, considerati congiuntamente, non concorrono o concorrono solo parzialmente alla formazione del reddito complessivo, garantendo un regime fiscale più favorevole per il settore agricolo.

Un’altra novità riguarda il lavoro sportivo dilettantistico e professionistico: a partire dal 31 luglio 2024, i compensi derivanti da questa attività non potranno più essere assimilati ai redditi da lavoro autonomo, segnando un'importante modifica nel trattamento fiscale per gli operatori del settore sportivo.

Cedolare secca sulle locazioni brevi e obbligo di codice identificativo nazionale (CIN)

Il modello approvato con il provvedimento n. 114763 del 2025 recepisce anche le novità in materia di cedolare secca sulle locazioni brevi, introdotte dalla Legge di Bilancio 2024. A partire dai redditi del periodo d’imposta 2024, l'aliquota della cedolare secca per i redditi derivanti da contratti di locazione breve è stata elevata al 26% per gli immobili oltre il primo. Tuttavia, i contribuenti possono applicare l’aliquota ridotta del 21% su una sola unità immobiliare, da individuare in sede di dichiarazione dei redditi.

Inoltre, dal 2025, per tutti i contratti di locazione breve e per quelli stipulati per finalità turistiche, il locatore o il titolare della struttura turistico-ricettiva dovrà obbligatoriamente indicare nella sezione III del quadro B il Codice Identificativo Nazionale (CIN), assegnato dal Ministero del Turismo. Questa misura è volta a garantire una maggiore trasparenza e tracciabilità delle locazioni brevi nel settore turistico.

Bonus Natale e trattamento integrativo

Tra le novità del modello 730/2025 è prevista l’introduzione di un Bonus tredicesima per l'anno 2024, destinato ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro. L’agevolazione consiste in un’indennità una tantum di 100 euro, proporzionata al periodo di lavoro nell’anno, che non concorre alla formazione del reddito complessivo. Tale misura è finalizzata a fornire un sostegno economico aggiuntivo ai lavoratori con redditi medio-bassi.

Sempre per il 2024, è confermato il trattamento integrativo, riconosciuto in base al periodo di lavoro nell'anno. L’agevolazione spetta se l’imposta lorda determinata sul reddito da lavoro dipendente e su alcuni redditi assimilati è maggiore della detrazione per lavoro dipendente ridotta di 75 euro.

Queste misure fiscali sono state introdotte per sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori, fornendo un beneficio economico diretto in un contesto di inflazione e aumento del costo della vita.

Altre novità del Modello 730/2025

Il modello 730/2025 introduce diverse altre novità fiscali, tra cui:

  • Riduzione delle detrazioni per oneri: per i contribuenti con un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, è prevista una riduzione di 260 euro dell’ammontare della detrazione spettante.
  • Lavoro dipendente prestato all'estero in zona di frontiera: la franchigia per il reddito da lavoro dipendente prestato all'estero in zona di frontiera o in altri Paesi limitrofi al territorio nazionale sale da 7.500 a 10.000 euro. Inoltre, i lavoratori frontalieri residenti in comuni italiani situati a 20 km dal confine svizzero, che soddisfano determinati requisiti, possono optare per un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali, pari al 25% delle imposte applicate in Svizzera sui redditi percepiti.
  • Lavoratori impatriati: dal 2024, i redditi dei lavoratori impatriati che trasferiscono la residenza fiscale in Italia concorrono alla formazione del reddito complessivo solo per il 50% del loro ammontare. Tale percentuale si riduce al 40% in presenza di un figlio minore o in caso di nascita, adozione o affidamento di un minore durante il periodo di fruizione del regime agevolato.
  • IVIE e IVAFE: l'aliquota dell’imposta sul valore degli immobili situati all'estero (IVIE) è fissata all’1,06%, mentre per i prodotti finanziari detenuti in Stati o Territori a regime privilegiato (IVAFE) l’aliquota è del 4 per mille annuo.

Queste modifiche ampliano il quadro delle agevolazioni fiscali disponibili e aggiornano il trattamento tributario di specifiche categorie di contribuenti.

Le due versioni del Modello 730/2025: precompilato e ordinario

Per la dichiarazione dei redditi 2025, i contribuenti possono scegliere tra due versioni del modello 730: quella precompilata, più rapida e automatizzata, e quella ordinaria, per chi preferisce o necessita di compilare autonomamente la propria dichiarazione

Modello 730 precompilato: cos'è e come funziona

Il modello 730 precompilato è una dichiarazione dei redditi predisposta dall’Agenzia delle Entrate, disponibile dal 30 aprile 2025 sul sito www.agenziaentrate.gov.it. È rivolto a lavoratori dipendenti e pensionati e permette di presentare la dichiarazione dei redditi in modo più semplice e veloce. Il contribuente può accettare, modificare o integrare i dati già inseriti dall’Agenzia attraverso un sistema guidato.

L’Agenzia delle Entrate elabora il modello utilizzando dati provenienti da diverse fonti, tra cui la Certificazione Unica (CU), comunicazioni di banche, assicurazioni ed enti previdenziali, informazioni sugli oneri detraibili e deducibili, come spese sanitarie, interessi sui mutui, premi assicurativi, spese scolastiche e universitarie, detrazioni edilizie e contributi previdenziali.

L’accesso al 730 precompilato avviene tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). È possibile presentarlo autonomamente, tramite datore di lavoro, CAF o un professionista abilitato, con scadenza fissata al 30 settembre 2025. Chi accetta la dichiarazione senza modifiche beneficia di controlli fiscali semplificati sugli oneri già comunicati all’Agenzia.

Questa modalità di dichiarazione consente una gestione più agevole e sicura degli adempimenti fiscali, riducendo il rischio di errori e semplificando il rapporto tra cittadini e amministrazione fiscale.

Modello 730 ordinario: a chi è rivolto

Il modello 730 ordinario è un’alternativa al modello precompilato, disponibile per i contribuenti che preferiscono compilare autonomamente la dichiarazione dei redditi o che non possono utilizzare il modello precompilato, ad esempio, perché hanno percepito redditi d’impresa o altri redditi non dichiarabili con il 730.

Se l’Agenzia delle Entrate non ha predisposto il modello precompilato per un contribuente (ad esempio, per assenza di dati utili), quest’ultimo deve utilizzare il modello 730 ordinario o, se necessario, il modello REDDITI.

Il modello 730/2025 e le relative istruzioni sono disponibili esclusivamente sul sito web dell’Agenzia delle Entrate. Può essere presentato al sostituto d’imposta, a un CAF o a un professionista abilitato. I lavoratori dipendenti senza un sostituto d’imposta devono rivolgersi a un CAF o a un professionista per la presentazione.

La scadenza per la presentazione è il 30 settembre 2025. Se presentato al sostituto d’imposta, il contribuente deve consegnarlo già compilato, mentre nel caso di presentazione tramite CAF o professionista abilitato, potrebbero essere richiesti ulteriori dati, come quelli relativi alla residenza anagrafica.

Caratteristica Modello 730 Precompilato Modello 730 Ordinario
Disponibilità Dal 30 aprile 2025 Dal mese di aprile 2025
Dove si trova Sito web dell'Agenzia delle Entrate Sito web dell'Agenzia delle Entrate
Chi può utilizzarlo Lavoratori dipendenti e pensionati Chi non può o non vuole usare il precompilato
Modalità di compilazione Precompilato dall'Agenzia delle Entrate con dati modificabili Compilazione autonoma con dati inseriti manualmente
Modalità di presentazione Online tramite SPID, CIE o CNS, oppure tramite CAF o professionista Tramite sostituto d’imposta, CAF o professionista abilitato
Scadenza 30 settembre 2025 30 settembre 2025
Allegati

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