Memorandum scadenze lavoro dal 16 al 30 giugno 2024 (con podcast)
Pubblicato il 14 giugno 2024
In questo articolo:
- Inps, regolarizzazione delle retribuzioni convenzionali entro il 17 giugno
- Inps: versamento contributi operai agricoli entro il 17 giugno 2024
- Ferie maturate nel 2022: fruizione entro il 30 giugno
- Adeguamento degli statuti di ASD e SSD entro il 30 giugno
- Istruttori sportivi e direttori tecnici: opzione previdenziale entro il 30 giugno
- Assegno unico universale: domanda con arretrati entro il 30 giugno
Condividi l'articolo:
In calendario nella seconda quindicina del mese di giugno 2024 alcuni importanti appuntamenti: vediamo quali sono e come adempiere senza tralasciare nulla.
Inps, regolarizzazione delle retribuzioni convenzionali entro il 17 giugno
Cominciamo con il 17 giugno 2024: entro tale data vanno infatti effettuate le regolarizzazioni contributive con riferimento alle retribuzioni convenzionali per i lavoratori all’estero del primo trimestre.
Come chiarito dall’Inps con la circolare n. 49 del 25 marzo 2024, per la compilazione della denuncia Uniemens i datori di lavoro devono seguire le seguenti modalità:
-
calcolare le differenze tra le retribuzioni imponibili in vigore al 1° gennaio 2024 e quelle effettivamente assoggettate a contribuzione per lo stesso mese;
-
aggiungere le differenze calcolate alle retribuzioni imponibili individuali del mese in cui si sta effettuando la regolarizzazione da riportare nell’elemento “Imponibile” di "Dati Retributivi” di “Denuncia Individuale”, calcolando i contributi dovuti sui totali ottenuti.
Inps: versamento contributi operai agricoli entro il 17 giugno 2024
Sempre il 17 giugno 2024 è previsto il versamento all’Inps dei contributi per gli operai del settore agricolo a tempo indeterminato e determinato e per compartecipanti individuali.
Si tratta di un adempimento, avente cadenza trimestrale, cui sono tenute le aziende agricole ed eseguito attraverso il modello F24 utilizzando i codici LAS (OTI, OTD, CI) e PCF (PC/PCF).
Ferie maturate nel 2022: fruizione entro il 30 giugno
Scade invece il 30 giugno 2024 il termine entro cui i datori di lavoro devono concedere ai propri dipendenti l'effettia fruizione dei periodi di ferie maturati nel 2022 e non ancora goduti nei 18 mesi successivi.
Ogni lavoratore ha diritto a un periodo annuale di ferie retribuite di almeno 4 settimane. Questo periodo deve essere usufruito come segue, salvo diverse disposizioni della contrattazione collettiva:
-
almeno 2 settimane devono essere godute nel corso dell'anno di maturazione, consecutive se richiesto dal lavoratore;
-
le restanti 2 settimane devono essere godute entro i 18 mesi successivi alla fine dell'anno di maturazione.
Se le ferie dell'anno 2022 non vengono usufruite, le imprese devono versare la contribuzione previdenziale relativa.
In caso di mancata fruizione delle ferie nei termini stabiliti, il datore di lavoro è soggetto a:
-
sospensione del DURC per 3 mesi dalla data di ultimo rilascio, se la violazione riguarda più del 20% del personale dipendente;
-
sanzione che va da 120 a 720 euro per ciascun lavoratore cui è riferita la violazione (da 480 a 1.800 euro per ciascun lavoratore, se la violazione è commessa per più di 5 lavoratori ovvero si è verificata per almeno 2 anni e da 960 a 5.400 euro per ciascun lavoratore, se la violazione si riferisce a più di 10 lavoratori ovvero si è verificata per almeno 4 anni).
Adeguamento degli statuti di ASD e SSD entro il 30 giugno
Sempre entro il 30 giugno 2024 (il termine originario era fissato al 31 dicembre 2023) devono essere adeguati alle nuove regole gli statuti delle associazioni e società sportive dilettantistiche.
La mancata conformità dello statuto ai nuovi criteri comporta l’inammissibilità della richiesta di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e, per gli Enti sportivi dilettantistici già iscritti, la cancellazione d'ufficio dallo stesso Registro.
Istruttori sportivi e direttori tecnici: opzione previdenziale entro il 30 giugno
Fissata al 30 giugno 2024 la possibilità di scelta per il mantenimento dell’iscrizione al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo per i lavoratori iscritti al 30 giugno 2023.
Nel prevedere infatti l’obbligo di iscrizione al Fondo Pensione dei Lavoratori Sportivi per tutti i lavoratori sportivi subordinati dal 1° luglio 2023, l’art. 35 comma 3 del decreto legislativo n. 36/2021 consente alle sole figure degli istruttori presso impianti e circoli sportivi di qualsiasi genere, dei direttori tecnici, e degli istruttori presso società sportive di optare per il mantenimento dell’iscrizione e versamento della relativa contribuzione al Fondo Pensione Lavoratori Spettacolo dell’Inps.
La facoltà di opzione è esercitabile dai soggetti interessati attraverso la seguente procedura telematica: accedere tramite SPID (almeno di Livello 2, CNS o CIE 3.0) al portale, selezionare la scheda “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” > “Utilizza lo strumento” > “Esercizio dell’opzione per il mantenimento della gestione pensionistica al Fondo lavoratori dello spettacolo”.
Assegno unico universale: domanda con arretrati entro il 30 giugno
Per concludere, il 30 giugno 2024 è il termine ultimo entro cui i nuclei familiari che inizieranno a percepire l’Assegno Unico Universale nel 2024 devono presentare, oltre all’ISEE, la domanda per ottenere, dal mese successivo, l'assegno e gli arretrati dal mese di marzo 2024.
La domanda può essere presentata:
-
accedendo dal sito web www.inps.it al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID almeno di livello 2, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
-
contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
-
rivolgendosi agli enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi.
Va compilato in particolare il Modulo MV70, reperibile sul sito dell’INPS alla sezione “prestazioni e servizi” > “moduli”.
I nuclei beneficiari dell'Assegno dal 1° marzo 2023 al 29 febbraio 2024 non devono presentare un’istanza di rinnovo ma solo un ISEE valido 2024 per mantenere l’assegno nell’importo commisurato alla propria fascia economica
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: