La Raccomandazione del Consiglio d’Europa sulla privacy dei lavoratori

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Il Consiglio d’Europa in data 1 aprile 2015 ha adottato la Raccomandazione CM/Rec(2015)5 sul trattamento dei dati personali nel contesto dell’occupazione.

La Raccomandazione parte dalla constatazione che il trattamento dei dati da parte dei datori di lavoro debba essere guidata da principi volti a ridurre al minimo i rischi che i metodi utilizzati possano comportare per i diritti dei lavoratori e le libertà fondamentali, con particolare attenzione al diritto alla privacy.

Il trattamento dei dati sensibili è consentito solo in casi particolari in cui è indispensabile per il reclutamento o per adempiere ad obblighi di legge connessi al rapporto di lavoro e dovrebbero essere adottate adeguate garanzie per prevenire i rischi che il trattamento di tali dati possano presentare per i diritti e le libertà fondamentali del lavoratore interessato, in particolare il rischio di discriminazione.

Indicazioni specifiche vengono fornite per il trattamento dei dati biometrici e quelli inerenti la salute dell’aspirante lavoratore o del lavoratore dipendente, nonché in merito a:

- informazioni da fornire ai dipendenti;

- diritto di accesso, rettifica e opposizione;

- sicurezza e conservazione dei dati;

- uso di internet e comunicazioni elettroniche sui luoghi di lavoro;

- sistemi informativi e tecnologie per il controllo dei dipendenti, videosorveglianza compresa;

- test psicologici e procedure analoghe.
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