Lavoro e alte temperature: come attivare la CIGO

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Lavoro e alte temperature: come attivare la CIGO

L’ondata di caldo eccessivo che sta colpendo il Paese ha riacceso l’attenzione sul ricorso alla cassa integrazione salariale per sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per motivi climatici. In tali casi, il datore di lavoro, laddove non sia possibile adottare ulteriori misure a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, può accedere agli ammortizzatori sociali secondo le modalità riepilogate dall’INPS nel messaggio 3 luglio 2025, n. 2130.

Le domande, a seconda della fattispecie concreta, possono essere presentate con causale riferita a ordine di pubblica autorità per cause non imputabili all’impresa o ai lavoratori, ovvero con causale eventi meteo, temperature elevate.

Parallelamente, molte Regioni hanno adottato ordinanze contingibili e urgenti che vietano lo svolgimento dell’attività lavorativa nelle ore più calde della giornata per specifici settori ad alto rischio, in particolare agricoltura ed edilizia.

Le domande di accesso agli ammortizzatori sociali possono essere presentate una sola volta per ciascun periodo e lavoratore e non è ammessa la cumulabilità tra causali.

I trattamenti CIGO, FIS e dei Fondi di solidarietà bilaterali riconducibili alle causali sopra menzionate sono qualificati come eventi oggettivamente non evitabili (EONE) e quindi esonerati da alcuni tipici requisiti stringenti dei trattamenti ordinari.

Tutte le istruzioni e un'utile infografica nell'Approfondimento che segue.

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