INPGI: comunicazione dei redditi 2023 entro il 30 settembre 2024
Pubblicato il 05 settembre 2024
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Con la circolare n. 7 del 5 settembre 2024, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (Inpgi), rammenta la scadenza dell’invio della comunicazione obbligatoria dei redditi percepiti per attività giornalistica autonoma nel corso del 2023.
La dichiarazione dovrà essere inoltrata all’Ente entro e non oltre il 30 settembre 2024.
I soggetti obbligati alla trasmissione
La comunicazione obbligatoria dei redditi conseguiti nel 2023 deve essere trasmessa dai giornalisti iscritti all’Inpgi che, nel predetto anno abbiano prestato attività giornalistica autonoma:
- libero-professionale con partita IVA;
- come attività “occasionale”;
- come partecipazione in società semplici o in associazioni tra professionisti;
- mediante cessione di diritto d’autore.
Modalità di presentazione
I soggetti interessati devono provvedere all’invio della comunicazione dei redditi esclusivamente in modalità telematica collegandosi al sito dell’ente dedicato, previa autenticazione digitale tramite SPID o CIE.
Ai fini dell’attribuzione di un’anzianità contributiva pari ad un anno (12 mesi), i contribuenti dovranno versare un contributo soggettivo minimo – compreso l’eventuale contributo aggiuntivo – pari al 12% del reddito minimo previsto per l’anno 2023 fissato in 17.504,00 euro.
Diversamente, nel caso in cui non si raggiunga detto importo, la procedura online indicherà le mensilità attribuite in relazione al reddito dichiarato e l’eventuale contributo aggiuntivo (facoltativo) ai fini dell’attribuzione di un’anzianità pari a 12 mesi. In assenza del predetto adeguamento sarà attribuita la sola anzianità connessa al reddito giornalistico dichiarato.
Casi particolari e dichiarazione per il contributo soggettivo
Per quanto attiene i redditi oggetto della dichiarazione utile al calcolo del contributo soggettivo, l’Inpgi evidenzia che:
- sono tenuti alla comunicazione tutti i contribuenti a prescindere che abbiano o meno conseguito redditi da attività giornalistica libero professionale, salvo che non abbiano chiesto la sospensione degli adempimenti contributivi per l’anno 2023;
- i giornalisti che abbiano cessato l’attività libero professionale entro il 31 dicembre 2022 possono sospendere gli adempimenti contributivi Inpgi per gli anni 2023 e seguenti, compilando ed inoltrando all’ente l’apposito modulo di cessazione. Comunicazione che dovrà essere inoltrata entro il 30 settembre 2024;
- i giornalisti che abbiano svolto attività professionale esclusivamente in forza di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa non sono tenuti all’invio della comunicazione reddituale, in quanto gli adempimenti contributivi sono posti interamente a carico del committente. Al fine di ottenere l’esonero dall’obbligo di inoltro della comunicazione reddituale in argomento, il giornalista precedentemente assicurato presso l’Inpgi per altra attività libero professionale dovrà inviare il modulo “Dichiarazione di attività” all’ente per specificare come l’attività venga effettivamente esercitata.
ATTENZIONE: Nel caso in cui il giornalista libero professionista dichiari l’assenza di reddito di lavoro autonomo potrà comunque procedere al versamento del contributo minimo e aggiuntivo utile all’acquisizione dell’anzianità contributiva riferita all’anno 2023 ovvero dichiarare di non voler versare la contribuzione, sospendendo, di fatto, la posizione assicurativa per il solo anno 2023.
Modalità di versamento
Si evidenzia che l’importo del contributo a saldo spettante dovrà essere versato in unica soluzione entro il 31 ottobre 2024, fermo restando che il giornalista potrà richiedere il pagamento dilazionato in tre rate mensili (31 ottobre 2024; 30 novembre 2024; 31 dicembre 2024).
Sanzioni per tardiva comunicazione reddituale
Nel caso di ritardo nella comunicazione reddituale si applicheranno le seguenti sanzioni:
- nel caso di presentazione tra il 1° e il 30 ottobre 2024, la sanzione sarà pari a 14,16 euro;
- nel caso di presentazione tra il 31 ottobre e il 29 novembre 2024, la sanzione sarà pari a 28,33 euro;
- nel caso di presentazione tra il 30 novembre e il 29 dicembre 2024, la sanzione sarà pari a 42,50 euro;
- nel caso di presentazione dal 30 dicembre 2024 in poi, la sanzione sarà pari a 56,67 euro.
NOTA BENE: La sanzione sarà ridotta del 50% per gli iscritti all’Albo da meno di 5 anni e per i titolari di pensione.
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