Il dipendente non può diventare un drone

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Il dipendente non può diventare un drone

È ormai da oltre un decennio che l’azienda “Sotto controllo srl” ha il fatturato in aumento; sempre più clienti richiedono l’installazione di sistemi antifurto, videosorveglianze “user friendly” e rilevatori GPS. Da una parte il crescente bisogno di sicurezza, dall’altra le innate capacità di Vladimiro, l’amministratore unico della società, che ha costruito una vera e propria fortuna basandosi sulle paure della gente: “Lenin sosteneva che la fiducia è bene, ma il controllo è meglio”, ripeteva fino allo sfinimento agli acquirenti.

Ma è pericoloso giocare con le ossessioni, il rischio di diventarne parte è sempre dietro l’angolo. Ne sa qualcosa Winston, dipendente di origine indiana con un nome di chiaro influsso coloniale britannico.

“Non ne posso più, per questo mi sono rivolto a voi – dichiara agli ispettori il lavoratore – Vladimiro non aiuta solo i clienti a tenere sotto controllo i propri beni, mi tiene sotto osservazione h24!”.

“Che cosa significa esattamente? Ci faccia qualche esempio…”, ribattono allarmati i funzionari ministeriali.

“Settimanalmente scarica i dati dal GPS installato sul furgone che utilizzo per lavorare, li incrocia con quelli provenienti dal tablet che mi ha dato in dotazione per testare gli impianti e li confronta con un’app che si trova nello smartphone aziendale e che ha il compito di monitorare costantemente la mia attività, mi sento sempre più simile a un drone…”.

Gli ispettori acquisiscono compiutamente la denuncia e spiegano a Winston che la materia è tutelata dallo Statuto dei Lavoratori (art. 4, L. 300/1970 come modificato dall’art. 23 D.lgs. 151/2015). Il lavoratore non può essere sorvegliato a distanza; quando si utilizzano apparecchiature, che incidentalmente possono controllarlo, ma che sono dirette a monitorare i beni aziendali, occorre un accordo sindacale o l’autorizzazione dell’Ispettorato (Circolare INL n. 2/2016).

“Pensi caro Winston – concludono gli ispettori – il protagonista del libro “1984” di George Orwell si chiama proprio come lei. Lo legga, capirà qualcosa in più del suo titolare, anche per lui chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.

Le considerazioni espresse sono frutto esclusivo dell’opinione degli autori e non impegnano l’amministrazione di appartenenza

Ogni riferimento a persone esistenti e/o a fatti realmente accaduti è puramente casuale

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