Fondazione imprese e competenze per il made in Italy: statuto, obiettivi e struttura operativa
Pubblicato il 28 gennaio 2025
In questo articolo:
- Valorizzazione e tutela del Made in Italy, normativa
- Nascita della Fondazione “Imprese e Competenze per il Made in Italy”
- Statuto della Fondazione "Imprese e Competenze per il Made in Italy"
- Aspetti principali dello Statuto
- Denominazione e natura giuridica
- Membri fondatori e vigilanza
- Membri partecipanti
- Sostenitori
- Patrimonio
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), con un comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio 2025, ha annunciato la pubblicazione del decreto interministeriale del 26 novembre 2024. Tale decreto, adottato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il MEF, approva lo statuto della fondazione “Imprese e competenze per il Made in Italy”.
Lo statuto della Fondazione definisce in maniera dettagliata la sua organizzazione e il funzionamento, disciplinando i seguenti aspetti principali:
- compiti e struttura organizzativa;
- funzioni di vigilanza;
- categorie di partecipanti;
- organi di amministrazione e tecnici;
- durata degli incarichi;
- ambiti di attività;
- controlli di gestione e di risultato;
- criteri per la determinazione dei compensi.
Questa articolazione organizzativa e normativa è stata concepita per garantire che la Fondazione operi in modo efficiente e coordinato, contribuendo al raggiungimento dei suoi obiettivi strategici legati alla valorizzazione e promozione del Made in Italy.
Prima di esaminare nel dettaglio i punti salienti dello statuto, è opportuno richiamare brevemente l’origine della Fondazione e gli scopi che le sono stati affidati nell’ambito della legge quadro sul Made in Italy.
Valorizzazione e tutela del Made in Italy, normativa
La Legge 27 dicembre 2023, n. 206, intitolata “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy”, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 2023 ed è entrata in vigore l’11 gennaio 2024. Composta da 59 articoli, la normativa mira a valorizzare e promuovere le eccellenze italiane, considerate elementi identitari e motori di crescita economica, sia a livello nazionale che internazionale. Tra gli obiettivi principali figurano il sostegno alle filiere strategiche nazionali, il contrasto alla contraffazione e la formazione di nuove competenze legate al Made in Italy, con particolare attenzione alla trasmissione del sapere tradizionale e tecnologico alle nuove generazioni.
La Legge quadro adotta un approccio trasversale che abbraccia numerosi ambiti strategici. Le principali iniziative includono:
- l’istituzione del Fondo nazionale per il Made in Italy, volto a finanziare progetti strategici;
- il rafforzamento della tutela e incentivazione della proprietà intellettuale, per proteggere i prodotti di eccellenza;
- il supporto alla transizione verde e digitale, con un focus particolare sul settore della moda;
- l’istituzione del “Liceo del Made in Italy”, per formare giovani capaci di preservare e innovare le tradizioni produttive italiane;
- l’utilizzo della blockchain, per garantire la tracciabilità delle filiere produttive e promuovere la trasparenza.
Questa normativa rappresenta un passo importante verso la tutela e la promozione del Made in Italy, contribuendo a rafforzare il posizionamento dell’Italia nei mercati globali.
Nascita della Fondazione “Imprese e Competenze per il Made in Italy”
La Fondazione "Imprese e Competenze per il Made in Italy" nasce come strumento strategico per rafforzare il legame tra il sistema imprenditoriale e quello educativo, con l'obiettivo di preservare e valorizzare l'eccellenza italiana. Istituita dall'articolo 19 della Legge 27 dicembre 2023, n. 206, essa si configura come un ente promosso congiuntamente dal MIMIT e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ne sono membri fondatori.
A tal fine sono autorizzate la spesa in conto capitale di 1 milione di euro per l'anno 2024, per la costituzione della Fondazione, nonché la spesa di 500.000 euro annui a decorrere dall'anno 2024, per il funzionamento della stessa.
La Fondazione si propone di creare un raccordo tra le imprese leader nel Made in Italy, incluse quelle titolari di marchi storici, e i licei del Made in Italy, favorendo la diffusione della cultura d’impresa tra i giovani e agevolando il loro inserimento rapido nel mondo del lavoro.
La stessa, inoltre, conferisce annualmente il premio “Maestro del made in Italy” agli imprenditori che si sono particolarmente distinti per la capacità di tramettere competenze e conoscenze del settore alle nuove generazioni.
Statuto della Fondazione "Imprese e Competenze per il Made in Italy"
Come anticipato, con il decreto del 26 novembre 2024 è stato approvato lo statuto della Fondazione "Imprese e Competenze per il Made in Italy", che costituisce parte integrante del decreto stesso. Lo statuto disciplina nel dettaglio il funzionamento della Fondazione, regolando vari aspetti riguardanti i compiti e la struttura organizzativa. Inoltre, nello statuto sono definite anche le funzioni di vigilanza sulla stessa Fondazione, sono nominati gli organi sociali, sono determinati i compensi e sono anche disciplinati i criteri e le modalità per l'adesione di enti pubblici e soggetti privati alla fondazione e per la loro partecipazione alle attività della stessa.
Obiettivo dello statuto è fornire una base normativa e operativa solida, assicurando che la fondazione possa svolgere efficacemente il suo ruolo strategico di promozione e valorizzazione del Made in Italy.
NOTA BENE: Gli organi di amministrazione e di controllo saranno nominati con un decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, in accordo con il Ministro dell'Istruzione e del Merito e il Ministro dell'Economia e delle Finanze, entro 30 giorni dalla comunicazione dell'esito positivo dei controlli sul presente decreto.
Aspetti principali dello Statuto
Analizziamo di seguito i punti salienti dello statuto della Fondazione "Imprese e Competenze per il Made in Italy".
Denominazione e natura giuridica
La Fondazione “Imprese e Competenze per il Made in Italy” è un ente di diritto privato, che ha una durata è illimitata, salvo estinzione disciplinata dallo statuto. Ha sede legale a Roma, con possibilità di istituire sedi secondarie per garantire un’operatività più efficace sul territorio. Essa può svolgere una vasta gamma di attività per raggiungere i propri scopi istituzionali, tra cui stipulare convenzioni con enti pubblici e privati, effettuare operazioni finanziarie e immobiliari, raccogliere fondi e donazioni, promuovere ricerche e costituire o partecipare a società e reti sinergiche. Alcune operazioni, come quelle finanziarie rilevanti o relative alla ricerca, richiedono l’autorizzazione preventiva del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Sono organi della Fondazione:
- il Presidente;
- il Consiglio di amministrazione;
- il Comitato tecnico;
- il Collegio dei revisori.
Membri fondatori e vigilanza
I Membri fondatori della Fondazione sono il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che definiscono congiuntamente gli obiettivi strategici attraverso un atto di indirizzo, soggetto a revisione almeno ogni due anni. La Fondazione è sottoposta alla vigilanza del MIMIT, che esamina budget, bilancio d’esercizio e risultati delle attività approvati dal Consiglio di Amministrazione. Le iniziative per diffondere la cultura d’impresa tra gli studenti sono vigilate anche dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ogni anno, la Fondazione trasmette il budget, il bilancio e una relazione annuale ai membri fondatori, che possono richiedere ulteriori documentazioni. La Corte dei conti esercita il controllo nelle modalità previste dalla legge. La supervisione sui modelli di organizzazione e gestione è affidata a un organismo interno dotato di autonomia, che informa il Ministero delle modifiche o dell’adozione di nuovi modelli gestionali.
Membri partecipanti
I Membri partecipanti sono enti pubblici e privati che contribuiscono agli scopi della Fondazione per almeno tre anni, fornendo competenze, risorse o apporti economici. La partecipazione è formalizzata tramite istanza al Presidente e approvata dal Consiglio di amministrazione, con l’obbligo di rispettare statuto, regolamenti e obblighi contributivi. In caso di inadempimento, il partecipante può essere sospeso o escluso, previa diffida ad adempiere entro un termine stabilito. La partecipazione non dà diritto ai risultati della Fondazione, e il recesso è possibile con preavviso di tre mesi, senza diritto al rimborso delle quote versate.
Sostenitori
I Sostenitori sono enti pubblici e privati che condividono le finalità della Fondazione e contribuiscono con servizi o attività professionali rilevanti, destinabili anche a progetti specifici. Le modalità per ottenere lo status di Sostenitore e le cause di esclusione sono definite dal regolamento del Consiglio di amministrazione. Il sostegno non dà diritto a beneficiare dei risultati delle attività della Fondazione.
Patrimonio
Il patrimonio della Fondazione si compone di un Fondo di dotazione (1 milione di euro per il 2024, vincolato agli scopi statutari) e di un Fondo di gestione (500.000 euro annui a partire dal 2024, destinato alle spese operative). Il Fondo di dotazione è alimentato da contributi statali, dei Membri Fondatori e Partecipanti, da beni mobili e immobili, da elargizioni e finanziamenti pubblici o privati. La Fondazione può ricevere in comodato gratuito beni immobili dello Stato, inclusi quelli di valore artistico o storico, previa autorizzazione dell’amministrazione competente e del Ministero della Cultura.
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