Transizione ecologica e digitale nel settore moda: domande Cfp dall'11 dicembre
Pubblicato il 13 novembre 2024
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L’8 agosto 2024 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con il Ministero dell'Economia, ha emanato un decreto che stabilisce le modalità attuative per sostenere gli investimenti nel settore tessile, della moda e degli accessori, focalizzati sulla transizione ecologica e digitale delle imprese italiane. L’intervento, che si colloca nel quadro dell'articolo 11, comma 2, della Legge "Made in Italy" (206/2023), mira a potenziare la competitività e la sostenibilità di un settore chiave dell'economia nazionale attraverso un finanziamento complessivo di 15 milioni di euro, suddivisi tra le annualità 2023 e 2024.
La gestione tecnica e amministrativa delle misure agevolative è affidata a Invitalia, che opera per conto del MIMIT, garantendo una distribuzione efficiente delle risorse e il rispetto degli obiettivi legislativi.
Attraverso questa iniziativa, il Governo italiano intende accelerare il percorso di innovazione e di responsabilità ambientale delle aziende italiane, consolidando il marchio "Made in Italy" come sinonimo di eccellenza sostenibile a livello globale.
Transizione green e digitale settore moda, date apertura sportello
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in attuazione del decreto interministeriale dell'8 agosto 2024, di concerto con il MEF, ha fissato i termini e le modalità per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni destinate alla transizione ecologica e digitale delle imprese del settore tessile, della moda e degli accessori su tutto il territorio nazionale.
Come si legge in una news pubblicata sul sito istituzionale il 12 novembre 2024, le domande potranno essere presentate dall’11 dicembre 2024 al 31 gennaio 2025, esclusivamente tramite lo sportello online di Invitalia.
Beneficiari dell’agevolazione
I beneficiari delle agevolazioni previste dal decreto sono le imprese operanti nel settore del tessile, della moda e degli accessori su tutto il territorio nazionale. Per essere ammissibili, le imprese devono soddisfare i seguenti requisiti:
- operare nel settore tessile, della moda o degli accessori, come definito dal codice ATECO 2007 prevalente comunicato all'Agenzia delle entrate o in Camera di commercio;
- qualificarsi come PMI (Piccole e Medie Imprese);
- essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese della Camera di commercio competente;
- essere in contabilità ordinaria e avere approvato almeno due bilanci di esercizio;
- non aver ricevuto aiuti non rimborsati o non depositati individuati come illegali o incompatibili dalla Commissione europea e devono aver restituito eventuali agevolazioni ricevute per cui è stato disposto un ordine di recupero.
Le imprese escluse dalle agevolazioni includono quelle:
- sanzionate con misure interdittive specifiche;
- coinvolte in condizioni ostative secondo la normativa antimafia;
- in stato di liquidazione o soggette a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
- che si trovano in altre condizioni legali che impediscono la ricezione di agevolazioni finanziarie pubbliche;
- i cui i legali rappresentanti o amministratori hanno ricevuto condanne definitive per reati che precludono la partecipazione a procedure di appalto o concessione pubblica.
Settore moda, tessile e accessori: contributi a fondo perduto
Il decreto del 8 agosto 2024 del MIMIT offre aiuti significativi al settore della moda, del tessile e degli accessori, con un budget totale di 15 milioni di euro per promuovere la transizione ecologica e digitale.
Queste agevolazioni sono erogate sotto forma di contributi a fondo perduto, che possono coprire fino al 50% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 60.000 euro per impresa.
Inoltre, i contributi sono concessi in conformità con il regolamento de minimis e possono essere cumulati con altri aiuti di Stato, rispettando i limiti stabiliti dalle normative europee sugli aiuti di Stato.
Questo sostegno finanziario mira a facilitare l'adozione di tecnologie innovative e pratiche sostenibili tra le imprese italiane del settore, rinforzando così il loro posizionamento competitivo e la loro responsabilità ambientale nel contesto globale.
Le agevolazioni sono destinate all'acquisizione di prestazioni specialistiche come:
- formazione del personale dipendente;
- implementazione di tecnologie avanzate come cloud computing, big data, intelligenza artificiale, blockchain, robotica, manifattura additiva, stampa 3D, Internet of Things, realtà aumentata, e altre soluzioni digitali per il miglioramento dei processi aziendali;
- ottenimento di certificazioni di sostenibilità ambientale;
- servizi di analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment - LCA), conformi alle norme Uni En Iso 14040:2021 e Uni En Iso 14044:2021.
Le spese qualificabili per i contributi sono quelle derivanti da contratti stipulati dopo la presentazione della domanda di contributo.
Settore moda, procedura per la richiesta di agevolazioni per la transizione ecologica e digitale
Le domande di agevolazione per il supporto alla transizione ecologica e digitale devono essere presentate esclusivamente in modo elettronico attraverso la piattaforma online di Invitalia, disponibile sul sito www.invitalia.it.
La documentazione necessaria per la domanda include:
- dichiarazioni sostitutive di atto notorio attestanti il possesso dei requisiti richiesti e i dati contabili degli ultimi due esercizi approvati;
- una relazione descrittiva del percorso di sviluppo previsto per la transizione ecologica o digitale, con indicazione dei soggetti erogatori delle prestazioni e i curricula dei professionisti coinvolti;
- i preventivi per le prestazioni richieste;
- una dichiarazione in merito all’eventuale possesso del rating di legalità e della certificazione della parità di genere.
Le domande saranno valutate e ammesse alla fase istruttoria basandosi su specifici criteri finanziari e di gestione aziendale, descritti nel decreto. Un punteggio sarà attribuito a ciascuna impresa basandosi su parametri quali l'indipendenza finanziaria e l'incidenza della gestione caratteristica sul fatturato. Ulteriori bonus percentuali possono essere applicati se l'impresa possiede certificazioni di legalità o parità di genere.
Le domande verranno ordinate per valutazione e quelle prive di copertura finanziaria saranno sospese fino a nuove disponibilità. Le istanze prive di ulteriori risorse disponibili saranno considerate decadute, con comunicazione specifica da parte del Soggetto gestore.
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