Dichiarazione Iva come confessione stragiudiziale

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I giudici di Cassazione, con la sentenza n. 24987 del 21 giugno 2012, hanno confermato la condanna comminata dalle precedenti corti di merito nei confronti del liquidatore di una srl, imputato per distruzione di scritture contabili; lo stesso,aveva omesso il versamento dell'Iva nonostante avesse precedentemente presentato la dichiarazione relativa all’imposta medesima.

Secondo la Suprema corte, in particolare, la dichiarazione Iva era da ritenere alla stregua di una confessione stragiudiziale “nella parte in cui espone fatti e circostanze a sé sfavorevoli, della cui attendibilità non v'è ragione di dubitare, attesa la norma di esperienza che insegna come nessuno abbia ragione di esporre fatti a sé sfavorevoli”; confessioni di per sé utile e sufficiente per confermare la condanna irrogatagli.
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