Credito d’imposta Transizione 4.0. Sospensione temporanea ricevute di versamento
Pubblicato il 20 giugno 2024
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Nella FAQ del 19 giugno 2024, pubblicata sul sito web dell'Agenzia delle Entrate, è stato specificato il motivo per cui le imprese non trovano la ricevuta di versamento per il modello F24, utilizzato per compensare il credito d'imposta concesso per gli investimenti 4.0: ciò è dovuto alla sospensione temporanea del rilascio di tali ricevute.
La sospensione è stata attuata in attesa che l'Agenzia riceva tutti i dati relativi alle comunicazioni inviate dalle imprese fino al 17 giugno.
Il motivo principale di questa decisione riguarda i tempi tecnici necessari per l'elaborazione delle comunicazioni da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Pertanto, per evitare di scartare i modelli F24 a causa dell'assenza di comunicazioni che sono state inviate dall'impresa al GSE ma che quest'ultimo non ha ancora trasmesso all'Agenzia delle Entrate, l'invio delle ricevute è stato temporaneamente sospeso.
Vediamo quale è la normativa che regola tale adempimento e come si è arrivati alla sospensione decisa dall’Amministrazione finanziaria.
Bonus Transizione 4.0, misure per il monitoraggio
Il Decreto legge n. 39 del 29 marzo 2024, all’articolo 6, sancisce che ai fini della fruizione dei crediti d’imposta per investimenti “Transizione 4.0”, le imprese devono seguire procedure dettagliate di comunicazione per poter beneficiare dei crediti d'imposta per investimenti, assicurando così trasparenza e tracciabilità nel loro utilizzo e monitoraggio.
In particolare, secondo la normativa, gli step sono i seguenti:
- Comunicazione Preventiva: le imprese sono obbligate ad inviare preventivamente una comunicazione telematica indicando l'ammontare totale degli investimenti previsti, la distribuzione stimata del credito d'imposta negli anni e il suo utilizzo effettivo. Questa comunicazione deve essere inviata a partire dalla data di entrata in vigore del decreto e aggiornata al completamento degli investimenti.
- Aggiornamento dei Modelli: i modelli di comunicazione sono stabiliti da un decreto direttoriale del 6 ottobre 2021 del Ministero dello Sviluppo Economico. Modifiche a questi modelli possono essere apportate tramite un decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per adattarsi ai requisiti specificati dalla legge.
- Comunicazione dei dati al MEF: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy deve inviare mensilmente i dati relativi agli investimenti al Ministero dell'Economia e delle Finanze per il monitoraggio delle politiche attuate.
- Compensazione dei crediti per il 2023: per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati nel 2023, la compensazione dei crediti d'imposta maturati ma non ancora utilizzati è condizionata all'adempimento delle modalità di comunicazione previste dal decreto direttoriale.
Riguardo alla comunicazione preventiva, le imprese devono inviare anticipatamente, tramite via telematica e utilizzando i modelli specifici aggiornati con il decreto direttoriale del 24 aprile 2024, una comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questa comunicazione deve includere l'importo totale degli investimenti previsti, una stima della distribuzione del credito d'imposta negli anni e il modo in cui sarà utilizzato. Tali informazioni sono, poi, elaborate dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse) e inviate all'Agenzia delle Entrate.
Mancata ricevuta di versamento sul portale GSE
All’Agenzia delle Entrate sono arrivate richieste di spiegazione riguardo all'assenza delle ricevute di pagamento per i modelli F24 usati per l'impiego dei crediti d'imposta, dopo che le necessarie comunicazioni sono state effettuate.
In pratica, per usufruire del credito d’imposta Transizione 4.0, alcune imprese hanno inviato la comunicazione al MIMIT per il tramite del Gse ma, a seguito della presentazione, dal 17 giugno 2024, del modello F24 per la compensazione dei crediti, non hanno ancora a disposizione la ricevuta definitiva del versamento.
Nella FAQ del 19 giugno 2024, l’Agenzia delle Entrate specifica che considerando i tempi richiesti per l'elaborazione delle comunicazioni da parte del GSE e la loro successiva trasmissione all'Agenzia delle Entrate, per prevenire lo scarto dei modelli F24 dovuto alla mancanza di comunicazioni già inviate dall'impresa al GSE ma non ancora ricevute dall'Agenzia, si è deciso di sospendere il rilascio delle ricevute per i modelli F24 (che includono i codici tributo per i crediti "Transizione 4.0") per 30 giorni, a partire dal 17 giugno 2024. Durante questo periodo, l'Agenzia controlla periodicamente se le informazioni dal GSE sono state ricevute e, se confermate, procede a sbloccare la delega F24 mantenendo valida la data di versamento originale. Se non ci sono conferme entro i 30 giorni, la delega F24 verrà rifiutata.
Comunicazioni utilizzo bonus investimenti 4.0 tramite portale GSE: due nuovi modelli
La modalità di invio delle comunicazioni richieste dall'articolo 6 del DL 39/2024 per l'utilizzo del bonus per investimenti 4.0 e dei crediti d'imposta per ricerca, sviluppo e innovazione è cambiata.
ATTENZIONE: Non è più possibile inviare queste comunicazioni tramite PEC, come inizialmente stabilito. Ora, le comunicazioni devono essere effettuate utilizzando una specifica procedura disponibile sul portale del GSE.
Il contenuto e le modalità di invio dei modelli di comunicazione sono stati precisati con un decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, datato 24 aprile 2024.
In precedenza, la comunicazione poteva essere inviata al GSE tramite l'indirizzo PEC transizione4@pec.gse.it. Tuttavia, come annunciato in un comunicato stampa sul sito del GSE, a partire dalle 10:00 del 18 maggio 2024 è stata introdotta una nuova funzionalità semplificata sul sito del GSE che consente l'invio dei moduli direttamente tramite il portale.
Si ricorda che con il decreto del 24 aprile 2024, il Ministero ha approvato due modelli distinti per la comunicazione dei dati e altre informazioni:
- Modulo 1: per gli investimenti in beni strumentali nuovi, mirati alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese;
- Modulo 2: per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
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