Piano Transizione 4.0: al via la compensazione. Ok ai nuovi modelli
Pubblicato il 29 aprile 2024 | Aggiornato il 21/05/2024
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Dal 29 aprile 2024 sul sito del Gestore dei servizi energetici (GSE) sono disponibili i modelli per le comunicazioni necessarie ai fini dell’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta relativi agli investimenti del Piano Transizione 4.0.
Da un comunicato del 25 aprile 2024 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy si apprende che, su indicazioni del Ministro Urso, è stato emanato un apposito decreto direttoriale che rimette in moto le compensazioni dei Bonus Investimenti 4.0 e R&S, dopo la sospensione temporanea della possibilità della loro utilizzazione tramite il modello F24 operata dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 19 del 12 aprile 2024.
NOTA BENE: Il provvedimento definisce il contenuto e le modalità di invio dei modelli di comunicazione di dati e informazioni che le imprese devono fornire, per consentire il monitoraggio degli incentivi.
Vediamo l’evoluzione normativa che ha portato alla suddetta sospensione in attesa delle nuove regole per adempiere all'obbligo di legge.
Piano transizione 4.0 e blocco della compensazione
La sospensione temporanea della possibilità di utilizzare i crediti d'imposta in compensazione tramite il modello F24 è stata attuata a seguito dell’emanazione della risoluzione agenziale n. 19/E/2024 con la quale erano stati temporaneamente sospesi i seguenti codici tributo:
- i codici tributo 6936 e 6937 per gli anni di riferimento 2023 e 2024;
- i codici tributo 6938, 6939 e 6940 per l'anno di riferimento 2024.
Tale risoluzione è stata emanata proprio in attesa di un apposito decreto del ministero delle Imprese e del Made in Italy che doveva definire le modalità per inviare tutta la serie di comunicazioni di cui all’articolo 6 del Decreto legge n. 39 del 29 marzo 2024.
Si tratta del cosiddetto Decreto Agevolazioni fiscali che all’articolo 6, rubricato “Misure per il monitoraggio di transizione 4.0”, ha previsto proprio una serie di comunicazioni preventive che telematicamente le imprese sono tenute ad inviare ai fini della fruizione:
- dei crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 (articolo 1, commi da 1057-bis a 1058-ter della Legge n. 178/2020);
e
- dei crediti d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo (articolo 1,comma 200 ss. della Legge n. 160/2019).
La normativa in oggetto richiede alle imprese di comunicare preventivamente, in via telematica:
- l’ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare;
- la presunta ripartizione negli anni del credito;
- la relativa fruizione;
- oltre ad una comunicazione da inviare alla conclusione degli investimenti.
NOTA BENE: Il Decreto legge n. 39/2024 ha disposto che le suddette comunicazioni obbligatorie devono avvenire sulla base di un modello definito dal MIMIT, tramite l’emanazione di un apposito decreto direttoriale, recante le regole per l’invo dei dati e la ripresa della compensazione dei crediti d’imposta che, nel frattempo, veniva momentaneamente sospesa.
Bonus transizione 4.0, nuovi modelli sul sito GSE
Con il decreto direttoriale MIMIT del 24 aprile 2024, che dispone la ripresa delle compensazioni tramite F24 per gli investimenti effettuati nel 2023 e nel 2024, si approvano due diversi modelli di comunicazione dei dati e delle altre informazioni per l'applicazione dei crediti di imposta riguardanti:
- gli investimenti in beni strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese (Allegato 1);
- gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica (Allegato 2).
In un primo momento, infatti, si pensava alla creazione di una specifica piattaforma, che però avrebbe ulteriormente allungato i tempi e per questo motivo si è scelto di appoggiarsi, anche per i crediti di imposta 4.0, al GSE.
Lo spartiacque per l’applicazione delle nuove regole di comunicazione è il giorno successivo alla pubblicazione del decreto Agevolazioni fiscali: ossia il 30 marzo 2024.
Pertanto, per gli investimenti 4.0 e attività di R&S che “si intendono effettuare” dal 30 marzo 2024, la comunicazione è doppia: ex ante (dati programmati) e ex post (dati consuntivi).
Per gli investimenti 4.0 (materiali e immateriali) effettuati dal 1° gennaio 2023 al 29 marzo 2024 e per le attività di R&S effettuate nel 2024 fino al 29 marzo, occorre solamente la comunicazione ex post.
Duplice modulistica
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, come detto, mette a disposizione due diversi modelli.
Il primo modello Beni strumentali materiali e immateriali, si compone di un frontespizio e di due sezioni, una per i beni materiali e una per quelli immateriali. In entrambi i casi c’è una prima parte in cui vanno inseriti i dati identificativi dell’impresa e una seconda in cui indicare periodo di realizzazione degli investimenti, totale costo agevolabile, totale credito d’imposta, ripartizione annuale del credito d’imposta (fino al 2028).
Il secondo modello Investimenti in ricerca e innovazione è, invece, diviso in cinque sezioni, corrispondenti alle cinque tipologie di investimento incentivabile. Ognuna delle sezioni richiede di specificare:
- il periodo di realizzazione dell’investimento;
- il totale costo agevolabile;
- la tipologia di spese eleggibile, ripartite tra spese sostenute direttamente e spese infragruppo;
- il totale base di calcolo del credito d’imposta.
Infine, vi è una ultima parte che riguarda la fruizione del credito d’imposta, fino al 2030, da riportare complessivamente cioè tenendo conto di tutte e cinque le tipologie di investimento possibili.
NOTA BENE: I due nuovi modelli approvati dal decreto atteso andranno a sostituire, per espressa previsione, i vecchi moduli approvati con il Decreto ministeriale del 6 ottobre 2021.
Il modello di comunicazione va trasmesso in via preventiva dall’impresa al fine di comunicare l’ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare a decorrere dal 30 marzo 2024 (senza ulteriori indicazioni) e la presunta ripartizione negli anni del credito.
Tale modello, poi, va trasmesso al completamento degli investimenti, al fine di aggiornare le informazioni comunicate in via preventiva.
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