Corrispettivi telematici. Fase 2, guida Entrate su novità decreto Rilancio

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Corrispettivi telematici. Fase 2, guida Entrate su novità decreto Rilancio

Alla luce delle novità per gli esercenti attività di commercio al minuto previste dal decreto Cura Italia e dal successivo decreto Rilancio, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida “L’emergenza Coronavirus e i corrispettivi telematici”.

Il Vademecum, disponibile nella sezione online guide fiscali “l’Agenziainforma”, è un valido ausilio per gli esercenti commerciali e i loro intermediari fiscali, per aiutarli a risolvere i disagi e le problematiche connessi alle relazioni con gli uffici del Fisco, causati dal periodo di lockdown.

Gli esercizi commerciali sono stati sicuramente tra i soggetti più colpiti dalle disposizioni per il contenimento del contagio. Il distanziamento sociale, però, ha recato ai vari esercenti difficoltà nel rivolgersi agli uffici dell’Agenzia delle Entrate per risolvere i problemi che la situazione eccezionale ha comportato.

La Guida si propone di fornire tutte le indicazioni necessarie per ridurre al minimo le preoccupazioni degli esercenti e dei loro intermediari circa gli adempimenti fiscali legati ai corrispettivi telematici.

Al riguardo, dunque, vengono affrontati i seguenti temi:

  • le attività commerciali e i corrispettivi telematici durante l’emergenza Covid-19;

  • i differimenti relativi ai corrispettivi telematici;

  • la sospensione dei termini di invio dei corrispettivi;

  • le altre sospensioni dei termini.

Corrispettivi Telematici. Fase 2, trasmissione dati attraverso i registratori di cassa

La Guida prende in considerazione sia il caso di contribuenti che esercitano una o più attività per le quali è stata prevista la chiusura temporanea nel periodo di emergenza Coronavirus sia attività che sono state autorizzate a rimanere aperte e si trovano ad affrontare eventuali malfunzionamenti del registratore telematico.

Ai fini della trasmissione dei corrispettivi telematici, la chiusura della sede equivale ad un qualsiasi altro periodo in cui l’esercizio rimane chiuso: riposo settimanale, ferie o malattia.

L’esercente, pertanto, non è tenuto ad effettuare alcuna operazione sul registratore telematico, né ad effettuare alcuna comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

Alla fine della prima giornata di riapertura, con la chiusura della cassa, il registratore certificherà all’Agenzia delle Entrate l’assenza di corrispettivi nella fase di chiusura.

In alternativa, durante la chiusura, l’esercente può cambiare lo stato del registratore telematico da “in servizio” a “fuori servizio”, accedendo direttamente o per il tramite del proprio intermediario delegato al portale “Fatture e Corrispettivi”, seguire il percorso “vai a Corrispettivi → Gestore ed esercente → Ricerca dispositivo” e selezionare il dispositivo che si vuole mettere “fuori servizio”.

Nel giorno della riaccensione del registratore telematico dopo l’emergenza, al momento della chiusura giornaliera, sarà il registratore stesso a comunicare automaticamente all’Agenzia la variazione dello stato da “fuori servizio” a “in servizio”. Pertanto, l’esercente o il suo intermediario non dovranno effettuare alcun intervento nel portale “Fatture e Corrispettivi".

Nella Guida viene anche indicato il comportamento che l’esercente è chiamato ad adottare qualora negli esercizi che sono stati autorizzati a rimanere aperti si dovessero verificare malfunzionamenti del registratore telematico durante il periodo di emergenza Coronavirus.

Nel caso in cui l’esercente dovesse incontrare difficoltà ad ottenere un pronto intervento dei tecnici sul dispositivo che non funziona o del provider sulla linea internet, l’Agenzia fornisce le indicazioni per risolvere tali situazioni o adottare comportamenti che annullino il rischio di conseguenze negative.

Corrispettivi telematici. Decreto Rilancio: proroga del termine della fase transitoria

Il Dl n. 34/2020 ha previsto alcune importanti proroghe legate ai corrispettivi telematici.

In particolar modo è stata prorogata la fase transitoria, ossia il periodo di sei mesi di tempo necessario per dotarsi degli strumenti che consentono di adempiere all’obbligo della memorizzazione elettronica dei corrispettivi, per gli esercenti con volume d’affari inferiore a 400.000 euro. Per tali soggetti, infatti, la fase transitoria è cominciata il 1° gennaio 2020 ed era in corso quando si è verificata l’emergenza Coronavirus.

Date le condizioni di obiettiva difficoltà che gli esercenti ed i distributori di registratori telematici si sono trovati ad affrontare, il decreto Rilancio differisce al 1° gennaio 2021 la conclusione della fase transitoria per gli esercenti con volume d’affari inferiore ai 400.000 euro, consentendo loro di emettere ancora scontrini e ricevute fino a fine 2020, avendo come solo obbligo la trasmissione mensile dei corrispettivi giornalieri.

Allegati Anche in
  • edotto.com – Edicola del 24 febbraio 2020 - Invio telematico dei corrispettivi. Documento commerciale per il non riscosso – Pichirallo

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