Codice di comportamento dei dipendenti pubblici in vigore: attenzione ai nuovi obblighi

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Codice di comportamento dei dipendenti pubblici in vigore: attenzione ai nuovi obblighi

Dal 14 luglio 2023 entra in vigore il nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, come riformato dal regolamento di cui al D.P.R. 13 giugno 2023, n. 81, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 150 del 29 giugno 2023.

A modifica del D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 e in attuazione delle disposizioni di cui al decreto PNRR 2 (articolo 4, decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36 convertito con modificazioni dalla L. 29 giugno 2022, n. 79), il nuovo regolamento introduce due importanti novità.

Più nel dettaglio:

  • vengono stabilite norme per il corretto utilizzo delle tecnologie informatiche, dei mezzi di informazione e dei social media da parte dei dipendenti pubblici, anche al fine di tutelare l'immagine della pubblica amministrazione;
  • si prevede, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, lo svolgimento di un ciclo formativo obbligatorio, sia a seguito di assunzione, sia in ogni caso di passaggio a ruoli o a funzioni superiori, nonché di trasferimento del personale sui temi dell'etica pubblica e sul comportamento etico.

Cosa cambia nello specifico per i dipendenti pubblici dal 14 luglio 2023?

Misure per la sicurezza informatica della PA

A norma del Testo unico sul Pubblico Impiego (articolo 54, decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165) è stato emanato il D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 recante il codice di comportamento dei dipendenti pubblici.

A garanzia della sicurezza informatica della PA e a tutela della reputazione delle amministrazioni, dal 14 luglio 2023 il predetto codice è integrato con le disposizioni di cui all’articolo 11-bis rubricato “Utilizzo delle tecnologie informatiche” e all’articolo 11-ter dal titolo “Utilizzo dei mezzi di informazione e dei social media”.

Vediamo cosa prevedono e quali obblighi impongono al dipendente pubblico.

Utilizzo delle tecnologie informatiche

Il nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici riconosce ai responsabili di struttura la facoltà di svolgere gli accertamenti necessari e adottare le misure atte a garantire la sicurezza e la protezione dei sistemi informatici secondo le modalità stabilite dall'Agenzia per l'Italia Digitale, sentito il Garante per la protezione dei dati personali.

NOTA BENE: Gli eventuali accertamenti sui dispositivi elettronici personali continuano ad essere regolati dall’articolo 12, comma 3-bis, Codice dell'amministrazione digitale (decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82) che prevede che gli stessi siano svolti tenendo conto delle migliori pratiche e degli standard nazionali, europei e internazionali per la protezione delle reti informatiche, a condizione che il lavoratore sia adeguatamente informato sull'uso sicuro dei dispositivi, anche attraverso la diffusione di apposite linee guida, e disciplinando, tra l'altro l'uso di webcam e microfoni, previa informazione alle organizzazioni sindacali.

Il dipendente deve evitare, di norma, di utilizzare le caselle di posta elettroniche personali per attività o comunicazioni afferenti il servizio, salvo che, per forza maggiore, non possa accedere all'account istituzionale.

L’account istituzionale può essere utilizzato esclusivamente per fini connessi all'attività lavorativa o ad essa riconducibili e non può in alcun modo compromettere la sicurezza o la reputazione dell'amministrazione.

Il dipendente può utilizzare gli strumenti informatici messi a disposizione dall'amministrazione per sbrigare incombenze personali e senza doversi allontanare dalla sede di servizio, a condizione che tale attività sia contenuta in tempi ristretti e non pregiudichi lo svolgimento dei compiti istituzionali.

Il dipendente è responsabile del contenuto dei messaggi inviati. In ciascun messaggio in uscita devono potersi individuare il dipendente che lo invia e un recapito istituzionale di reperibilità.

Il dipendente è inoltre tenuto ad uniformarsi alle modalità di firma dei messaggi di posta elettronica di servizio individuate dall'amministrazione di appartenenza.

ATTENZIONE: Il nuovo Codice di comportamento vieta in modo assoluto l'invio di messaggi di posta elettronica oltraggiosi, discriminatori o che possano essere in qualunque modo fonte di responsabilità dell'amministrazione sia all'interno sia all'esterno dell'amministrazione.

Utilizzo dei mezzi di informazione e dei social media

Quanto all’utilizzo degli account personali di social media, il nuovo Codice di comportamento impone al dipendente di usare ogni cautela per evitare che opinioni e giudizi su eventi, cose o persone,  possano essere attribuiti direttamente alla pubblica amministrazione di appartenenza.

Inoltre vige il divieto assoluto per il dipendente di fare interventi o rendere commenti che possano nuocere al prestigio, al decoro o all'immagine dell'amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale.

Fatte salve attività e comunicazioni legate ad esigenze di carattere istituzionale, le comunicazioni riguardanti direttamente o indirettamente il servizio non possono svolgersi con conversazioni pubbliche su piattaforme digitali o social media.

Inoltre è fatto divieto ai dipendenti di divulgare o diffondere per ragioni estranee al loro rapporto di lavoro con l'amministrazione e in difformità alle disposizioni di cui al decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 33, e alla legge 7 agosto 1990, n. 241, documenti, anche istruttori, e informazioni di cui essi abbiano la disponibilità.

Le PA possono dotarsi di una social media policy.

Rapporti con il pubblico

L'articolo 12 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici viene integrato prevedendo che il dipendente in rapporto con il pubblico debba orientare, in ogni caso, il proprio comportamento alla soddisfazione dell'utente.

Disposizioni particolari per i dirigenti

A modifica dell’articolo 13, viene specificato l’obbligo del dirigente di adottare un comportamento esemplare, in termini di integrità, imparzialità, buona fede e correttezza, parità di trattamento, equità, inclusione e ragionevolezza.

Il nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici obbliga inoltre il dirigente a curare:

  • la crescita professionale dei collaboratori, favorendo le occasioni di formazione e promuovendo opportunità di sviluppo interne ed esterne alla struttura di cui è responsabile;
  • compatibilmente con le risorse disponibili, il benessere organizzativo della struttura che dirige, “favorendo l'instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra i collaboratori, nonché di relazioni, interne ed esterne alla struttura, basate su una leale collaborazione e su una reciproca fiducia e assume iniziative finalizzate alla circolazione delle informazioni, all'inclusione e alla valorizzazione delle differenze di genere, di età e di condizioni personali”.

La valutazione della performance del personale assegnato va effettuata misurando il raggiungimento dei risultati ed il comportamento organizzativo.

Vigilanza, monitoraggio e attività formative

Infine, il nuovo articolo 15 del Codice di comportamento sancisce l’obbligo di cicli formativi sui temi dell'etica pubblica e sul comportamento etico, da svolgersi a seguito di assunzione e in ogni caso di passaggio a ruoli o a funzioni superiori e di trasferimento del personale.

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